Ostraka - Forum di archeologia

Novità dal litorale di Crotone, scoperta un'antica cava di pietra per macine

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view post Posted on 2/9/2020, 17:35

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Grazie, conoscevo quel link al sito del GAK, ma nei giorni scorsi la pagina non mi risultava accessibile.

Mi dispiace, apprezzo molto la serietà e l'impegno civico dei Gruppi Archeologici d'Italia, ma forse in questo caso meritano una tirata d'orecchie per aver intavolato una sterile diatriba sulla cava non di macine ma di colonne (immagino sull'esperienza di simili distinguo anche locali recentemente emersi in altri casi di segnalazione di tracce di cave antiche) prima di accertarsi se in quella posizione esiste davvero un banco roccioso a pelo d'acqua, quando a noi che non siamo del posto e non abbiamo effettuato sopralluoghi sono bastati pochi controlli per smentire quella eventualità.

A questo punto il mio caveat iniziale sulla datazione di quei manufatti circolari (manufatti quindi, semplicemete appoggiati o parzialmente piantati nell'attuale fondale e non tracce di cava scolpite in un presunto banco roccioso) assume una particolare ragione e persino la mia sparata sulla ipotetica possibilità che lì in mezzo ad altre cose riportate più o meno antiche e più o meno pregevoli ci possano magari anche essere financo delle basi di ombrelloni rischia di essere non un assurdo paradosso.

Tanto più che rileggendo lo studio dettagliato della Regione Calabria in materia di contrasto all'erosione costiera che già menzionavamo (mi pare non datato, ma direi piuttosto recente, di sicuro molto successivo alla realizzazione delle barriere di anni Ottanta)

CITAZIONE (maurizio66geo @ 1/9/2020, 18:53) 
. . .
qui c’è uno studio dettagliato delle motivazioni e degli interventi fatti (area CTR-2, pag. 23-25)
http://old.regione.calabria.it/abr/allegat...-%20Crotone.pdf

risulta a pag. 27 che esiste in questi anni un programma di "ripascimenti" con sabbia degli arenili del lungomare di Crotone dopo il completamento delle opere di protezione, che evidentemente presuppone azioni pesanti di intervento di macchine di movimento terra impegnate a riportare e a stendere, nel corso delle cui attività è molto ragionevole attendersi che trovanti grossolani di qualsiasi epoca e tipologia possano essere stati spostati ed allo scopo di allontanarli dalla zona destinata ai bagnanti concentrati alla base della barriera frangiflutti.
 
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view post Posted on 5/9/2020, 08:52

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Ancora un paio di aspetti da mettere meglio a fuoco e ormai mi pare che ci stiamo rapidamente avvicinando ad una conclusione piuttosto chiara.

CITAZIONE (LAVORI ARCHEOLOGICI @ 31/8/2020, 21:26) 
. . . mi ero fermato di fronte al fatto che altre immagini satellitari e forse anche la CTR (credo), evidenziano in quelle posizioni e per la verità soprattutto poche decine di metri più a Sud (nella nostra posizione altri simili potrebbero essere occultati al di sotto della barriera frangiflutti) possibili affioramenti che senza un sopralluogo difficilmente mi sentirei di spiegare se non come sporadici scogli: https://zoom.earth/#view=39.073068,17.1306...esri,crosshairs. Notare che poche centinaia di metri più a Sud è attualmente attestato il toponimo "Lido degli Scogli".

Qui devo puntualizzare parzialmente correggendomi: non so ricostruire quali cartografie avessi io in mente (a questo punto sospetto forse qualche carta nautica, che però non riesco a ritrovare, boh) ma non è la CTR ad indicare scogli semiaffioranti a poche centinania di metri verso Sud dalla posizione che stiamo esaminando.
La CTR del territorio di Crotone è disponibile online e si può scaricare gratuitamente in fromato .dwg (serve quindi per aprirla un programma di visualizzazione CAD) da questo sito web istituzionale: www.comune.crotone.it/flex/cm/pages...T/IDPagina/2716 . Il documento cartografico che ci riguarda è la Tav. 22 che corrisponde all'Elemento 571102 www.comune.crotone.it/flex/cm/pages...ID%3D2716/E/dwg però formazioni rocciose naturali semiaffioranti non sono riportate.



CITAZIONE (maurizio66geo @ 1/9/2020, 18:53) 
Dici del toponimo Lido degli Scogli; io non lo vedo; non è che gli scogli sono quelli delle barriere emergenti e soffolte?

In realtà -ma di nuovo va ricordato che si tratta di una posizione ad alcune centinaia di metri di distanza in direzione Sud rispetto a quella della quale stiamo discutendo- gli scogli di Lido degli Scogli esistono davvero, sono di materiale roccioso coeso e sono naturali. Tra l'altro a quanto vedo ora hanno implicazioni archeologiche che se capisco bene comportano la prossimità -appena ancora un ulteriore poco più a Sud- anche con aspetti di attività estrattiva in antico (ma in tale ben distinta posizione, non nel luogo oggetto della segnalazione della quale stiamo qui discutendo).

In FastiOnLine è pubblicato nel 2010 un illuminante lavoro a firma di Domenico Marino, Dante Bartoli, Margherita Corrado, Domenico Liperoti, Daniela Murphy intitolato "Prospezioni archeologiche subacquee a Crotone. Prima campagna 2009 tra le località Porto Vecchio e Tonnara" nel quale soprattutto a pag. 10 (si veda in particolare la fig. 9) viene documentata in maniera esaustiva la storica erosione costiera di quel tratto di litorale con la perdità (a Sud della posizione della quale stiamo discutendo) di un paio di piccoli promontori dei quali sopravvivono oggi solo scogliere semiaffioranti ove sono occasionalmente attestate anche antiche tracce antropiche.
www.fastionline.org/docs/FOLDER-it-2010-192.pdf

Nulla invece, assolutamente nulla (e questo va nella medesima direzione delle osservazioni che abbiamo fatto noi su questo Forum) nella posizione interessata dalla segnlazione della quale siamo partiti nella nostra discussione.
 
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view post Posted on 18/4/2021, 20:13

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del fatto che non poteva trattarsi di oggetti scavati in roccia affiorante in posto, come avevo sostenuto fin dall’inizio assieme anche ad LA, sembrano essersi convinti; l’ipotesi avanzata ora (nell’articolo: aggiornamento febbraio 2021) mi sembra alquanto azzardata, ma qui lascio la palla agli archeologi.

https://www.gruppoarcheologicokr.it/croton...-non-di-macine/
 
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view post Posted on 24/4/2021, 08:52

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chi conosce bene i luoghi aveva subito detto più o meno le stesse cose;
spunto interessante.

https://briganteggiando.it/2020/06/29/limp...llo-scopritore/

https://www.google.com/search?q=molazza+da...ih=625&biw=1366
 
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view post Posted on 24/4/2021, 09:03

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CITAZIONE (maurizio66geo @ 18/4/2021, 21:13) 
del fatto che non poteva trattarsi di oggetti scavati in roccia affiorante in posto, come avevo sostenuto fin dall’inizio assieme anche ad LA, sembrano essersi convinti; l’ipotesi avanzata ora (nell’articolo: aggiornamento febbraio 2021) mi sembra alquanto azzardata, . . .

Più che azzardata mi sembra una ipotesi erroneamente sostenuta dalla pura e semplice suggestione di un ben differente caso sul medesimo territorio.

CITAZIONE (maurizio66geo @ 24/4/2021, 09:52) 
chi conosce bene i luoghi aveva subito detto più o meno le stesse cose;
spunto interessante.

https://briganteggiando.it/2020/06/29/limp...llo-scopritore/

Ahah, allora quello che avevo buttato là subito suggerendo di prestare attenzione ale basi di ombrellone ci era andato veramente molto vicino!

CITAZIONE (LAVORI ARCHEOLOGICI @ 31/8/2020, 14:18) 
. . .
Materiali non necessariamente tutti antichi nè necessariamente di pari epoca (per cui occhio che lì in mezzo eventualmente anche a pregevoli manufatti archeologici non possa esserci fra le varie cose finita magari anche qualche base di ombrellone).
. . .

Che vergogna però che sia stato montato un annuncio mediatico così sensazionalista basato unicamente su una svista di tante proporzioni :wallbash.gif:
 
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Francesco Placco
view post Posted on 27/4/2021, 14:17




Salve, vi ringrazio per avermi citato e ne approfitto per aggiungere alla discussione alcuni dettagli che spero apprezzerete.

Come avete ben capito, al di sotto della spiaggia non c'è roccia nell'immediatezza, almeno nell'area urbana: consultando le foto aeree del Geoportale Nazionale o anche di Google Maps notere che a poca distanza dalla riva ci sono delle macchie scure, che corrispondono ad affioramenti di calanchi argillosi. In passato esistevano delle scogliere naturali, oggi "inglobate" dal porto, dalla passerella e dalla lega navale. Un esempio di tali massi, che non sono infrequenti andando verso sud e che si trovano anche poggiati sui calanchi a varie altezze, è visibile dietro al porto vecchio, ed è noto come "scoglio", "casa" o "passo" del gigante.

Le moderne scogliere hanno avuto un periodo di realizzazione piuttosto lungo. La realizzazione degli scogli in cemento e riempiti di ghiaia è materiali di risulta avvenne direttamente sulla spiaggia, all'interno di grandi cassoni metallici nei quali veniva versato il cemento. Una volta solidificato, gli scogli venivano messi lentamente a dimora. I frangiflutti sono di due dimensioni, e troviamo cubi da 1 metro e cubi da 1.5 metri. Solo nella parte finale a sud del lungomare sono state impiegate anche pietre naturali rinvenute in loco.

Ogni scogliera è composta da almeno due file di scogli, una prevalentemente interrata e l'altra poggiata al di sopra. Ciò vuol dire che si è proceduto a scavare almeno per un metro in profondità, senza contare che le caratteristiche "mezzelune" del litorale sono state realizzate, in parte, scavando con gru e macchinari. Al resto c'ha pensato il moto ondoso. Le scogliere vennero realizzate per "difendere" chi viveva in zona, in quanto esisteva una vasta baraccopoli nota come Shangai, oggi rione Carmine, e le abitazioni erano realizzate letteralmente fin sulla spiaggia. In inverno le mareggiate creavano parecchi danni, e si decise di realizzare i frangiflutti: come spesso però accade, nel corso del dopoguerra le baracche di legno divennero lentamente abitazioni in cemento, ed il lungomare venne rialzato di circa 8 metri rispetto al livello del mare.

Fatta questa premessa, è altamente improbabile che al di sotto del tratto di spiaggia indicato si trovi un sito che possa essere definito una "cava", che sia di macine, di rocchi di colonne o di ancore per imbarcazioni. Anche perché la totalità della documentazione storica riporta come il commercio di massi e materiali da costruzione fosse praticato solo tra Capo Colonna e Le Castella, dove si estraevano vari blocchi di rocce ed esistevano diverse cave anche a terra. In questo tratto di costa, incluso oggi in area marina protetta, il fondale è molto differente: sono numerosi gli scogli sommersi ed emersi, ma anche delle particolari "lastre" di pietra che sembrano sabbia, anche piuttosto estese.

A tal proposito, avendo menzionato il Lido degli Scogli, sappiate che tale nome non corrisponde ad un toponimo storico dell'area, ma solo al nome commerciale dell'attività. Tuttavia, venne scelto proprio perché a partire da quel punto è nota la presenza di numerosi scogli prevalentemente sommersi, alcuni dei quali emergono in periodo di bassa marea. Da li a pochi centinaia di metri, in concomitanza con Capo Donato e con la località nota come Irto, si trovano le prime tracce di cave utilizzate fino agli inizi del '900.

È improbabile che un pesante blocco in pietra riemerga a pelo d'acqua dopo essere stato sepolto nella sabbia marina, e sopratutto che ricompaia circondato tra frangiflutti di recente realizzazione. Ci sono dunque numerosi elementi non solo di natura geologica, ma anche storica, che non lasciano, a mio avviso, particolare spazio a dubbi. Sommandoci poi che i più grandi ricordano chiaramente l'impiego delle mulazze, ed alcuni di loro abbiano preso parte a diverse "spedizioni" per tentare di recuperare oggetti metallici o di scarto da vendere o riutilizzare, ma anche del fatto che frammenti di pietre circolari o di sassi bucati (usati come pesi e zavorre nelle imbarcazioni) si possano intravedere praticamente in ogni scogliera, personalmente credo che si tratti di un manufatto moderno gettato li, attorno al quale si è costruito un brutto film.

Di tutto ciò sarebbe stata informata la sovrintendenza, ma ad oggi non abbiamo alcuna novità al riguardo. In tempi più recenti è stata formulata una nuova ipotesi, che parla (ancora) di una cava emersa in tempi arcaici e successivamente ricoperta dalla sabbia a causa dell'innalzamento del mare. Quando si parla di tempi così antichi è facile produrre teorie, che per carità potrebbero anche rilevarsi fondate, ma mi fa sempre sorridere il fatto che non si prenda in considerazione l'ipotesi più plausibile: quella di un oggetto gettato li in tempi recenti.

Non ci resta che attendere un verdetto ufficiale, o quantomeno di un sopralluogo svolto da tecnici specializzati.
 
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view post Posted on 27/4/2021, 15:46
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Grazie per la precisazione.
 
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view post Posted on 1/5/2021, 08:13

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Grazie. Mi ricorda la storia della "scoperta" delle Americhe.
Chissà come è andata a finire invece (qualcuno ne sa qualcosa?), quest'altra faccenda?
https://ostraka.forumfree.it/?t=77092804&st=15#lastpost
buona giornata.
 
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