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| CITAZIONE (InchiostroEMente2 @ 28/9/2020, 09:52) Gli archeologi nel corso dei loro studi ma anche nel corso delle loro ricerche dopo il Dottorato, lavorano solo ed esclusivamente con altri archeologi od anche con biologi, fisici, chimici e scienziati vari? Assolutamente sì! O meglio, non è necessariamente la prassi (nel senso di una condicio sine qua non), perché in uno studio archeologico ci sono tutta una serie di valutazioni "tradizionali" che si possono tranquillamente continuare a fare anche senza il supporto di esami scientifici (es. analisi stilistica, tipologica, iconografica, stratigrafica etc.). Però una collaborazione interdisciplinare con i settori delle scienze chimiche, fisiche e naturali è sempre auspicabile (laddove possibile), poiché è in grado ampliare notevolmente il ventaglio dei dati che si possono raccogliere (e dunque delle considerazioni che se ne possono trarre). Io sono quasi alla fine del mio primo anno di dottorato, mi sto occupando di scultura greca e magnogreca in marmo, e proprio di recente ho avviato le prime collaborazioni con il Dipartimento di Scienze dell'ateneo in cui lavoro, per la realizzazione di esami agli UV sulle superfici scultoree, alla ricerca di tracce di pigmenti e di altre sostanze non visibili a occhio nudo. E i primi frutti si sono già visti con la prima prova effettuata giusto giovedì scorso su una piccola scultura. Edited by Perseo87 - 28/9/2020, 14:11
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