Ostraka - Forum di archeologia

Nuove sepolture scoperte nel Peloponneso

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icon11  view post Posted on 3/12/2020, 09:57
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- Γνῶθι σεαυτόν -

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Nel settembre di quest'anno, nel territorio di Ilia (Elide, Peloponneso occidentale) sono state riportate alla luce otto antiche sepolture, datate complessivamente fra IV e II secolo a.C. L'annuncio è stato dato dal Ministero greco della Cultura e dello Sport, anche tramite un articolo comparso sul Greek Reporter.

La metà di queste sepolture era stata realizzata nel terreno allineando grossi blocchi di pietra lavorata, mentre tre erano state allestite all'interno di grandi pithoi e l'ultima, isolata, era stata dotata di una copertura con tegole e di una raffinata stele funeraria in marmo, rinvenuta spezzata alla base, e sormontata da un frontoncino e da acroteri. Il Ministero greco ha segnalato anche il recupero, da uno dei tre pithoi, di un'urna in bronzo, decorata con teste di leone in corrispondenza dei manici, e di uno specchio in rilievo, dello stesso materiale, entrambi databili fra IV e III secolo a.C.

Questi rinvenimenti si aggiungono alle oltre 200 sepolture già note per l'area necropolare di Ilia, la cui cronologia è analogamente inclusa fra la tarda età classica e il periodo ellenistico. Per una selezione di immagini relative a queste ultime scoperte potete considerare il già citato articolo del Greek Reporter: https://greece.greekreporter.com/2020/11/3...rn-peloponnese/.
 
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view post Posted on 9/12/2020, 18:09
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Sai per caso se è disponibile la vista dell'urna di bronzo restaurata o, almeno, ripulita?
L'immagine presente nell'articolo la presenta ancora così com'è stata trovata.
 
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view post Posted on 10/12/2020, 10:04
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- Γνῶθι σεαυτόν -

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CITAZIONE (Righel @ 9/12/2020, 18:09) 
Sai per caso se è disponibile la vista dell'urna di bronzo restaurata o, almeno, ripulita?
L'immagine presente nell'articolo la presenta ancora così com'è stata trovata.

Purtroppo no, ho solo letto la notizia su questo articolo (che peraltro mi aveva interessato soprattutto per la presenza della stele in marmo). Credevo di avere in mente anche un manufatto che poteva essergli avvicinato come confronto, ma sono andato a ricercarlo e ho visto che non corrisponde per tipologia, né per datazione.
 
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view post Posted on 10/12/2020, 17:07
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Altre immagini non ne ho trovare, ma questo articolo fornisce qualche informazione in più, in particolare questo virgolettato, attribuito al Ministro greco della Cultura

the urn “has a floral decoration on the handles and lion heads at the junction of the handles with the rim and a bronze folding mirror.”

Cioè

l'urna "ha una decorazione floreale sui manici e teste di leone nel punto in cui i manici sono attaccati all'orlo e uno specchio ribaltabile in bronzo."

Ho controllato, in realtà l'esatta citazione parla di "folded mirror", cioè "specchio piegato"...

Il ministro avrebbe anche aggiunto che le tombe sarebbero databili tra il 4° e il 2° sec. a.C.
 
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view post Posted on 10/12/2020, 17:29
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CITAZIONE (Usékar @ 10/12/2020, 17:07) 
l'urna "ha una decorazione floreale sui manici e teste di leone nel punto in cui i manici sono attaccati all'orlo e uno specchio ribaltabile in bronzo."

Ho controllato, in realtà l'esatta citazione parla di "folded mirror", cioè "specchio piegato"...

E che cavolo sarebbe uno specchio ribaltabile... in un'urna bronzea?
 
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view post Posted on 10/12/2020, 18:00
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Come ho scritto, l'articolo riportava una dizione errata, folding cioè pieghevole/ribaltabile, in realtà la dichiarazione ministeriale parla di folded, cioè piegato.
Mi par di capire che lo specchio fosse in fondo al vaso, intero non entrava, per cui è stato probabilmente piegato il manico, per farlo entrare nel vaso.
 
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view post Posted on 10/12/2020, 19:03
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No comment!
 
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view post Posted on 10/12/2020, 20:24
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Non capisco il tuo "no comment: ti sembra impossibile? Non credo che il ministro se lo sia inventato. Oppure ti rifersici al fatto che un giornalista abbia riportato una parola sbagliata?

La decorazione sulle maniglie sarebbe del tipo chiamato anthemion, vedi www.britannica.com/technology/anthemion, scorrere verso il basso per un esempio.
Inoltre, in base al suo contenuto quella tomba, in particolare, sarebbe datata tra la fine del 4° e l'inizio del 3° sec. a.C.

In questo articolo
https://greece.greekreporter.com/2020/11/3...rn-peloponnese/
è riportata questa versione, riguardo allo specchio:

"A bronze mirror with a relief was also found in the funerary container" cioè "nel contenitore funerario è stato anche trovato uno specchio di bronzo [decorato, ndt] con un rilievo".

Dato che non è stata diffusa una foto della tomba n.ro 1, quella che appunto ospitava il vaso, può essere che il termine "funerary container", che in inglese indica tra l'altro l'urna funeraria, si riferisca al vaso bronzeo o alla tomba stessa, se questa è a cista.
Sta di fatto che tutti gli articoli che ho letto, ad esclusione di quest'ultimo, hanno fatto riferimento al vaso, come contenitore che ospitava lo specchio piegato.
Occorrerà attendere qualche notizia in più oppure trovare il testo originale della dichiarazione del ministro, che forse è stata diffusa anche in greco, oltre che in inglese. Io non ci sono riuscito.
 
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view post Posted on 11/12/2020, 08:42
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Allora, sembra che a cercare, qualcosa di più salti fuori.
Sono state rinvenute 8 tombe, 4 erano a cista, una a cassa con coperchio in ceramica e 3 costituite da pithoi.
La tomba 1, quella in questione, era una di queste ultime, copio e incollo da qui

www.thehistoryblog.com/archives/category/ancient

"One of the pithoi contained impressive grave goods: a richly decorated bronze vase with its original base and a bronze mirror. The vase has a floral design on its handles and is ornamented with lion heads between handles and rim. The mirror has a carved relief on the back. The style of the artifacts date the grave to the late 4th or early 3rd century B.C."

traduco

"Uno dei pithoi conteneva un notevole corredo funerario [lett. notevoli oggetti funerari, ndt]: un vaso di bronzo riccamente decorato con la sua base originale e uno specchio di bronzo. Il vaso ha un disegno floreale sui manici ed è decorato con teste di leone tra i manici e il bordo. Lo specchio ha un rilievo scolpito sul retro. Lo stile dei manufatti fa risalire la tomba alla fine del IV o all'inizio del III secolo a.C."

quindi lo specchio era nel pithos, non nel vaso...

A prima vista, dall'unica foto messa a disposizione non sembra di vedere i resti del pithos.
Tuttavia, guardando questa foto ingrandita, sulla lavagna si legge chiaramente pithos 1, seguito χάλκινο υδρία, cioè hydria di bronzo, un vaso per acqua, che veniva utilizzato anche come urna cineraria e si vedono nella parete in ombra tracce della ceramica del pithos, o così almeno sembra a me

www.thehistoryblog.com/wp-content/u.../Bronze-urn.jpg

Non si vede traccia dello specchio, forse era nello strato sottostante il vaso in bronzo.
 
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view post Posted on 11/12/2020, 12:54
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CITAZIONE (Usékar @ 10/12/2020, 20:24) 
Non capisco il tuo "no comment: ti sembra impossibile?

No, impossibile no.
Mi appare però assai strano che lo specchio sia stato piegato. Gli oggetti inseriti nelle tombe, di qualsiasi tipo, hanno una funzione ben precisa: essere utili al defunto nel mondo dell'aldilà, nell'Ade.
Ma quale utilità può avere uno specchio piegato? Distorcerebbe comunque l'immagine.
Una scelta di questo tipo dimostra una scarsa affezione al morto, oppure un totale scetticismo sulla sua sorte.
A questo punto tanto varrebbe seppellirne i resti senza nessun corredo, tanto per toglierseli dai piedi e per non venir criticati dalla gente.
Se poi lo specchio si sia piegato nell'atto dell'inserimento o che fosse danneggiato anche prima, non cambia nulla. Resta inutile.

Naturalmente non si può escludere l'ipotesi che quest'oggetto sia stato danneggiato volutamente per non essere più utilizzabile dai vivi e quindi per non sollecitare l'appetito dei tombaroli, che anche a quell'epoca non mancavano di certo.
Non è insolito trovare vasi, anche di un certo pregio, o armi o altri oggetti, danneggiati volutamente per scopi "rituali", tuttavia questa logica interpretativa mi lascia perplesso.
In genere cerco di immedesimarmi nel modo di pensare dei popoli che studio ma in casi come questo penso che se fossi stato al loro posto avrei ragionato diversamente.
Questo, forse, è un mio limite.
 
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view post Posted on 11/12/2020, 15:19
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Il rendere inutilizzabili oggetti, ad esempio armi, offerti alle divinità o dati ai defunti è una pratica che si trova, se non erro nell‘Europa centro-settentrionale, accanto naturalmente alle pratiche di dotare i defunti di quanto avevano in vita in condizioni tali da poterne usufruire anche nell‘aldilà. Non mi risulta però che rendere inservibili gli specchi fosse una pratica documentata in Grecia. Si può anche supporre che lo specchio sia stato piegato o accidentalmente o per ragioni fortuite o contingenti. M naturalmente sono supposizioni.
 
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- Γνῶθι σεαυτόν -

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Su questa specifica pratica nel mondo peloponnesiaco (e greco più in generale) confesso di non conoscere confronti specifici. In ambito etrusco, invece, la scelta di piegare il manico di uno specchio inserito poi in un corredo funerario è stata interpretata come un atto volontario, volto a rendere questo accessorio inutilizzabile per i vivi e a "consacrarlo" al solo utilizzo da parte del morto:

CITAZIONE
Sometimes, by bending the handle or scratching across the reflecting surface the word suthina, « for the grave », it was effectively destroyed for the living, and consecrated to a different level of reality – the world of the dead, of ancestors, and of the gods

(Cfr: https://books.openedition.org/efr/2741?lang=it).
 
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view post Posted on 12/12/2020, 13:38
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CITAZIONE (Perseo87 @ 11/12/2020, 15:37) 
Su questa specifica pratica nel mondo peloponnesiaco (e greco più in generale) confesso di non conoscere confronti specifici. In ambito etrusco, invece, la scelta di piegare il manico di uno specchio inserito poi in un corredo funerario è stata interpretata come un atto volontario, volto a rendere questo accessorio inutilizzabile per i vivi e a "consacrarlo" al solo utilizzo da parte del morto:

Certo dovevano avere una strana opinione sull'altra vita se dotavano i defunti di oggetti che avrebbero dovuto continuare ad usare, ma poi li rendevano inservibili.
E' questo il tipo di logica che conosco ma non riesco a capire.
Anche la presenza di un λουτροφόρος (citato nell'articolo che linki) mi fa venire in mente quello della tomba di Agathon e Sosykrates (vedi) che è addirittura finto!
 
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view post Posted on 12/12/2020, 19:29
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CITAZIONE (Righel @ 12/12/2020, 13:38) 
E' questo il tipo di logica che conosco ma non riesco a capire.
Anche la presenza di un λουτροφόρος (citato nell'articolo che linki) mi fa venire in mente quello della tomba di Agathon e Sosykrates (vedi) che è addirittura finto!

Queste logiche di cui tu parli, spesso e volentieri, non erano in effetti quelle degli antichi, ma sono quelle che noi - talvolta magari anche su basi preconcette - attribuiamo alla mentalità degli antichi, nel tentativo di decifrarne le azioni rituali.

La piegatura dello specchio (= il danneggiamento volontario di un bene del corredo funerario) potrebbe avere anche altre interpretazioni, per cui, prima di tutto, sarebbe opportuno avere chiaro un quadro il più possibile ampio relativo alla casistica di questi rinvenimenti, in relazione alle epoche, ai contesti geografici ed etnici e alla frequenza con cui sono attestati.
Non vorrei sbagliare, ma ho un vago ricordo del mio professore di Etruscologia che, quando parlava della presenza in tomba di vasi in ceramica con un'ansa "rotta ritualmente", la spiegava (o se la spiegava?) come un rimando alla vita del defunto che si era spezzata: dunque, come la persona non avrebbe più potuto partecipare alla vita familiare e comunitaria, così anche quell'oggetto del corredo non avrebbe più potuto essere utilizzato dai vivi, assolvendo allo scopo per cui era stato creato. Questa visione, per quanto difficile da provare, mi è sempre sembrata più plausibile rispetto a quella che vorrebbe quel bene immaginato per un uso esclusivo del morto (ma come avrebbe potuto utilizzarlo, se durante la cerimonia era stato volutamente danneggiato?). Ma le considerazioni dovrebbero e potrebbero essere molte altre, e purtroppo non sempre le fonti ci vengono in aiuto con una spiegazione soddisfacente.

Nel caso della λουτροφόρος, tuttavia, le cose potrebbero essere diverse. Quella che hai indicato non è infatti una λουτροφόρος "finta", ma è un sema (cioè un segnacolo) di marmo, usato per decorare i sepolcri ateniesi in età classica: lo si trova forse già dal tardo V secolo a.C., e per tutto il IV secolo a.C., fino alla promulgazione delle leggi suntuarie di Demetrio del Falero (che fra 317 e 307 a.C. colpiscono duramente tutto il comparto delle produzioni funerarie per le necropoli attiche). La sua presenza sul sepolcro ha una valenza particolare, e sono proprio le fonti in questo caso a dirci che le λουτροφόροι sulle sepolture servivano a indicare coloro che erano morti agamoi (e cioè prima di aver contratto il matrimonio). Quindi quel vaso in marmo sulle sepolture ha un valore ben specifico, che siamo in grado di decodificare però solo perché i testi degli antichi (anche solo indirettamente) ce ne parlano nello specifico.

Circa la presenza (e il trattamento) di molti altri materiali dei contesti funebri il senso può essere spesso solo ipotizzato sulla base di moderne congetture.
 
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13 replies since 3/12/2020, 09:57   112 views
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