CITAZIONE (gdl IU3IOU @ 26/12/2020, 14:59)
Salve a tutti. Non sono un grande esperto in materia.
Non sei nemmeno nato ieri, però
, se ben ricordo alcune interessanti discussioni con te, svolte altrove, che risalgono ad almeno una quindicina d'anni or sono.
E mi fa piacere riprendere il discorso oggi, quando le nostre conoscenze in ambito archeoastronomico si sono evolute (in meglio, spero!).
L'argomento è stato già trattato dal compianto Prof. Giuliano Romano, il quale non a caso è stato fra i promotori della costituzione della
S.I.A. (Società Italiana di Archeoastronomia) che attualmente ha sede presso l'Osservatorio Astronomico di Brera, Presidente: Prof. Elio Antonello.
Quello che mi manca, oggi, è un'esposizione più ampia del fenomeno dei Castellieri che mostri anche i rilievi fatti con gli azimut precisi (per quanto possibile) e l'ingombro dell'orizzonte in corrispondenza di questi azimut.
Naturalmente il fenomeno luminoso della levata del Sole al solstizio invernale è già di per sé una prova ma mi chiedo come siano state fatte indagini anche nella direzione opposta, dove si dovrebbe osservare il tramonto del Sole in corrispondenza al solstizio estivo.
Mi spiego meglio: dato per accertato che "
dall’alto della chiesa di Santa Lucia a Biadene si può osservare" il fenomeno, anzi ambedue i fenomeni, non si capisce bene che cosa significhi quell'espressione "
dall'alto".
Esiste un punto d'osservazione ben determinato? Che so, un campanile con due finestre contrapposte o qualcosa di simile?
Perché se esiste allora si può parlare di un'evidenza archeoastronomica, cioè di una struttura costruita "
volontariamente" per ottenere un risultato con valenza calendariale.
Altrimenti si deve pensare ad una casualità, affascinante se vuoi, ma assolutamente fortuita.
In pratica da qualunque punto della valle (si tratta di un fondo valle, vero?) sarebbe possibile individuare qualcosa del panorama che indichi le direzioni del sorgere e del tramontare del Sole ai due solstizi opposti.
Tu sei della zona, credo, e quindi forse puoi accertarti di persona, quando sarà terminata l'emergenza sanitaria, della vera natura del fenomeno.
Ti faccio un esempio: sui Pirenei esiste una cima denominata "
Pic du Midi" (42°56′11.9″N; 0°08′32.28″E), in prossimità della quale si trova un osservatorio astronomico.
Il nome ci fa capire che il Sole, al mezzogiorno vero locale, viene a trovarsi esattamente sulla cima del picco, sia pure ad altezze diverse a seconda della stagione. Questo rende il Pic du Midì un orologio solare naturale.
Ma per chi?
Evidentemente solo per un osservatore posizionato
esattamente a nord di quella montagna.
Ti è chiaro da quest'esempio che cosa si possa definire di interesse archeoastronomico e che cosa no?