Ostraka - Forum di archeologia

Novità da Kozani (Grecia Settentrionale), simboli apollinei in una sepoltura femminile?

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icon14  view post Posted on 8/5/2021, 11:21
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- Γνῶθι σεαυτόν -

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Segnalo a tutti il caso di una interessante e ricca sepoltura femminile, datata al I secolo a.C. e rinvenuta nel territorio di Kozani (Grecia Settentrionale). Il ritrovamento era avvenuto nell'ambito di scavi condotti fra il 2018 e il 2020, ma solo l'anno scorso è stato tentato un primo intervento di restauro del letto funebre su cui la donna sarebbe stata adagiata al momento dell'inumazione. Una descrizione sommaria del contesto e dell'interpretazione che ne è stata data (insieme con poche immagini) potete trovarla sul Greek Reporter: https://greekreporter.com/2021/04/27/stunn...Bm28p0U43rrivGE.

Ora, anche sulla scorta della nostra discussione sul problema della comunicazione in archeologia, ci sono particolari nell'interpretazione di questa deposizione, e soprattutto della decorazione del letto, che mi hanno lasciato un po' perplesso, per cui ho pensato di condividerli qui con voi.
In primo luogo, c'è questo passaggio che (forse per ignoranza mia) mi suona un po' strano: "(...) there is evidence that people were often buried in their beds in ancient times". Confesso di non sapere se l'uso di seppellire i defunti (magari solo quelli di determinati ceti sociali) sui propri letti possa essere veramente attestato (es. dalle fonti letterarie), ma ho la sensazione che questo dettaglio possa anche essere imputabile a un mero errore del giornalista: detto così, infatti, suona quasi come se il letto fosse stato davvero quello di proprietà della defunta, poi reimpiegato nella sepoltura, ma io sarei portato a pensare a un letto appositamente realizzato per il funerale e la tomba (come di solito accadeva anche per almeno una parte degli oggetti di corredo).

Ancor più, però, mi intriga (e mi lascia in dubbio) il dato iconografico - mitologico e zoologico - desunto dall'analisi della decorazione del letto, che ha portato gli studiosi greci a interpretarlo come segno di un legame fra la defunta e il culto di Apollo.
Si parla in primo luogo di "heads of mermaids", che personalmente stento a riconoscere nella fotografia: al centro delle borchie decorative si vede infatti unicamente una testa (femminile?) dai capelli ondulati, senza alcuna caratterizzazione particolare. Inoltre, anche qui la terminologia sarebbe forse da comprendere al meglio: in inglese mermaid è infatti la "sirena", intesa nella sua accezione post-classica di donna-pesce. Nel suo significato di donna-uccello, invece, la sirena di tradizione classica dovrebbe essere siren e, se proprio volessimo pensare a quella, almeno il suo legame con la sfera sepolcrale sarebbe già più noto e documentabile, senza necessità di andare a scomodare il culto apollineo.

E' soprattutto la presenza di un generico "uccello acquatico" (acquatic bird) che stringe un serpente nel becco, tuttavia, a lasciarmi maggiormente perplesso. Il soggetto è infatti definito come "un noto simbolo del dio Apollo", in quanto, secondo il mito, Apollo avrebbe ucciso il serpente Pitone, che faceva la guardia al santuario delfico prima che il dio vi istituisse il suo culto. Ma come spiegare la presenza dell'uccello acquatico? Innanzitutto, in assenza di immagini, non si specifica di quale uccello si tratti (ma questo potrebbe invece essere molto utile per tentare di comprendere il senso della raffigurazione); inoltre, che io sappia, gli unici uccelli che hanno un legame maggiormente documentabile con Apollo sono il cigno e il corvo. Il cigno è in effetti un uccello acquatico, ma non ho presenti iconografie antiche di cigni rappresentati nell'atto di ghermire serpenti con il becco. Al massimo, potrebbero esserci immagini di altri uccelli acquatici - come il trampoliere - rappresentati nell'arte antica in questo modo. Un esempio l'ho in mente per la Sala degli Animali in Vaticano, dove nel XVIII secolo (forse a partire dal corpo di un trampoliere effettivamente d'età imperiale) fu realizzata una cicogna in marmo, intenta a stringere un serpente nel suo becco.

Da ultimo, si pone infine la questione delle foglie di alloro dorate rinvenute nella sepoltura, che non sono certo si possano unicamente e inequivocabilmente legare al culto di Apollo... ma su questo punto in particolare mi dovrei almeno rileggere prima A. Bottini, Archeologia della salvezza (1992) (cosa che al momento non ho modo di fare). Tuttavia, credo che sia un caso su cui si possa pensare di imbastire un ampio e interessante dibattito.
 
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view post Posted on 8/5/2021, 15:09
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Parto dal letto, che non era il suo personale, ma un letto funerario, probabilmente quel "their" è frutto di una cattiva interpretazione dell'articolista. Un passo estratto dal comunicato ufficiale del Kozani Ephorate of Antiquities, la locale soprintendenza, come la chiamiamo noi, recita

"We still do not know if the bronze bed was made for this dead person or was it a burial custom of the era, of the late Hellenistic, early Roman times. Individual parts of the copper bed have been found in other parts of the country, but an entire bed as far as we have been looking for, no.

il che significa che allo stato delle attuali ricerche, dato che è il primo letto in bronzo di epoca ellenistica rinvenuto in una tomba della Grecia, non si sa se quel letto sia stato fatto appositamente per quella persona o se in quel periodo fosse uso comune tra le classi di livelo socialmente elevato.

In secondo luogo, gli oggetti d'oro rinvenuti sul o attorno al corpo sono più d'uno:
sul cranio e ai sui lati 10 doppie foglie d'oro, a forma di foglie d'alloro, che si pensa facessero parte di un diadema o fossero fissate su un velo, dato che sono forate;
nella bocca una piastra d'oro, si parla di gold plate, forse l'obolo per Caronte;
nella mano destra una serie di fili d'oro, forse i resti di un tessuto con fili d'oro nella trama.

Perseo è nel giusto affermando che nei testi di archeologia classica, mermaid è la donna-pesce, mentre siren è la donna-uccello,

https://forum.wordreference.com/threads/me...d-siren.581754/

e vedi più avanti la spiegazione del perché si è potuta fare confusione.

Qui, la foto di uno dei due perni del letto (Perseo, cosa si intende per perni di un antico letto in bronzo? In inglese scrivono "fulcrums"), con l'uccello acquatico che tiene un serpente nel becco, potrebbe effettivamente essere una cicogna, clickando sulla foto la si può ingrandire, tuttavia non capisco su cosa sia posata

https://i0.wp.com/www.keeptalkinggreece.co...86%2C1024&ssl=1

Il corredo comprendeva anche un ago d'osso, una conteria di pietra (a stone bead), un'anfora di terracotta, 4 incensieri di terracotta e uno di vetro.

Ho ricavato tutto questo da due articoli un po' più circostanziati di quello indicato da Perseo, ecco gli indirizzi

https://www.ancient-origins.net/news-histo...y-rites-0012441
https://www.keeptalkinggreece.com/2021/04/...eordaia-kozani/

Notare che anche nel secondo si parla di mermaid e di Apollo, mentre nel primo non se ne parla assolutamente.
Non sono riuscito a rintracciare il comunicato ufficiale dell'Eforato di Kozani, ho rintracciato questo filmato



il fatto che all'inizio del filmato compaia anche una casa moderna semidistrutta è spiegato qui, dove forse si capisce l'origine di quel "their", che è riferito alle tombe, non al letto, mentre parla di Apollo perché l'alloro era pianta a lui sacra e a lui "può essere collegato" il serpente nella bocca dell'uccello, facendo ipotizzare che la defunta avesse una posizione di autorità religiosa in relazione al culto di questa divinità

www.thehistoryblog.com/archives/61248

Anche nel blog che segue si parla di mermaid, ma sembra che si tratti di un'errata traduzione del termine utilizzato nel testo in greco. Infatti, nei commenti finali, Virginia chiede

"How can you tell that the head was that of a mermaid?"

e la risposta dell'autore del blog è

"very good question, Virginia.
The Greek term γοργόνα (gorgóna) translates as “mermaid”, but actually –here– they are older than the ones that we are usually familiar with.
In fact, what we speak of in this context is a “Gorgon” (from γοργός = grim, fierce, terrible; γοργονεία = coral)"".

Che si tratti di una gorgone è più verosimile, vedi questo bronzo al MANN

https://www.vanillamagazine.it/wp-content/...oli-768x770.jpg
 
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view post Posted on 8/5/2021, 17:43
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Grazie per le precisazioni e per gli utili approfondimenti, Usékar.
Queste notazioni mi consentono di fare alcune brevi osservazioni:

CITAZIONE (Usékar @ 8/5/2021, 16:09) 
nella bocca una piastra d'oro, si parla di gold plate, forse l'obolo per Caronte

Non credo che possa essere un obolo di Caronte: a quel che ne so, infatti, questo "pedaggio" era un obolo in quanto tale (nel senso che si trattava effettivamente di una moneta). Qui si parla di plate, quindi potrebbe trattarsi anche di una targhetta o una semplice lamina d'oro, e il fatto che mi sia tornato in mente il saggio di Bottini non è casuale, perché queste lamine e foglie d'oro io le ho incontrate per la prima volta in questo suo studio (bellissimo fra l'altro, se lo recuperate ve lo consiglio caldamente) sulle sepolture di iniziati all'Orfismo in Magna Grecia. Qui siamo ovviamente fuori da questo territorio, ma il costume funerario orfico seguiva norme che più o meno tornano anche per sepolture poste in differenti località. Non so se la pista orfica sia stata eventualmente considerata dagli archeologi greci, ma forse potrebbe meritare almeno una riflessione.

CITAZIONE (Usékar @ 8/5/2021, 16:09) 
Qui, la foto di uno dei due perni del letto (Perseo, cosa si intende per perni di un antico letto in bronzo? In inglese scrivono "fulcrums"), con l'uccello acquatico che tiene un serpente nel becco, potrebbe effettivamente essere una cicogna, clickando sulla foto la si può ingrandire, tuttavia non capisco su cosa sia posata

Io non ho mai parlato di perni; ho detto semmai "borchie", in relazione agli elementi circolari con le teste femminili, per indicare appunto un tipo di elemento decorativo in metallo, applicato sulle superfici del manufatto.
Per quanto concerne l'iconografia dell'uccello acquatico, se effettivamente si trattasse di una cicogna (cosa verosimile, dal momento che anche le fonti le attribuiscono una dieta a base di piccoli serpenti e lucertole), allora la questione si farebbe interessante. Non ho mai approfondito l'iconografia di questo uccello, ma, a un rapido esame online, noto che era spesso associato ai concetti di fecondità e protezione della prole, e che per questo era considerato in primo luogo sacro a Hera/Giunone, e poi associato anche ad Afrodite/Venere.

CITAZIONE (Usékar @ 8/5/2021, 16:09) 
"very good question, Virginia.
The Greek term γοργόνα (gorgóna) translates as “mermaid”, but actually –here– they are older than the ones that we are usually familiar with.
In fact, what we speak of in this context is a “Gorgon” (from γοργός = grim, fierce, terrible; γοργονεία = coral)"".

Che si tratti di una gorgone è più verosimile, vedi questo bronzo al MANN

Non sapevo che in greco moderno il termine γοργόνα traducesse il nome delle sirene, intese come donne-pesce. Ecco dov'era l'equivoco.
Tuttavia, l'idea che queste teste possano essere identificate come gorgoneia mi lascia parimenti dubbioso. A partire dall'età classica (e soprattutto per tutta l'età ellenistica e imperiale) il gorgoneion dall'aspetto mostruoso cede pian piano il posto a un volto femminile sempre più umanizzato, talvolta caratterizzato da un'espressione assente, talvolta patetica, altre volte ancora minacciosa, ma si tratta sempre e comunque di una immagine antropomorfizzata (quindi niente più naso schiacciato, occhi sporgenti, zanne ferine etc.). Possono restare o meno alcuni serpentelli che spuntano fra le ciocche di capelli (e talvolta ancora un paio intrecciati fra loro, posti sotto al mento). Un elemento tutto sommato costante, tuttavia, mi pareva fosse la coppia di alette laterali, che di solito caratterizzano il gorgoneion e permettono di riconoscerlo agevolmente (e infatti, nell'esemplare napoletano che hai condiviso si vedono bene, insieme con due protomi di serpe). Qui in fotografia invece non mi sembra di riuscire a distinguere chiaramente né i serpenti nascosti fra i capelli, né tantomeno le ali che mi aspetterei in un gorgoneion (a meno che sia io a non riuscire a distinguerli, per la qualità della foto e per lo stato di conservazione del metallo).
 
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view post Posted on 8/5/2021, 19:04
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CITAZIONE (Perseo87 @ 8/5/2021, 18:43) 
CITAZIONE (Usékar @ 8/5/2021, 16:09) 
Qui, la foto di uno dei due perni del letto (Perseo, cosa si intende per perni di un antico letto in bronzo? In inglese scrivono "fulcrums"), con l'uccello acquatico che tiene un serpente nel becco, potrebbe effettivamente essere una cicogna, clickando sulla foto la si può ingrandire, tuttavia non capisco su cosa sia posata

Io non ho mai parlato di perni;

Qui sbagli tu nell'interpetare le mie parole.

Ricito quanto ho scritto
<< Qui, la foto di uno dei due perni del letto (Perseo, cosa si intende per perni di un antico letto in bronzo? In inglese scrivono "fulcrums"), con l'uccello acquatico che tiene un serpente nel becco >>

Mai ho scritto che tu abbia parlato di perni, dato che io non mi riferivo, e mi sembra chiaro, alle borchie, ma ai due oggetti che hanno il bassorilievo dell'uccello con il serpente nel becco, oggetti che in inglese vengono chiamati "two bed fulcrums", che io ho tradotto con "due perni del letto", per cui ti chiedevo se sai cosa intendano gli archeologi con la parola inglese fulcrum, a proposito di un letto in bronzo di quel periodo.
In sostanza, mi chiedevo e mi chiedo cosa siano davvero e dove fossero inseriti quei due "perni", dato che a me sembrano delle piastrine decorate.
Tra l'altro, nell'articolo da cui questa discussione è partita, l'immagine di quei "perni" non c'è, e vengono descritti così
<< the decorations adorning the top of the bedstead hold particular significance. This part of the bed bears the symbol of an aquatic bird holding a snake in its mouth >>
Non capisco cosa significhi. Bedstead in inglese moderno significa "rete del letto", ma che senso ha?

La mia era una domanda vera, non un retorico richiamo ad un tuo presunto errore riguardo alle borchie con la testa femminile.
 
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view post Posted on 8/5/2021, 19:17
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CITAZIONE (Usékar @ 8/5/2021, 20:04) 
La mia era una domanda vera, non un retorico richiamo ad un tuo presunto errore riguardo alle borchie con la testa femminile.

... Mi credi se ti dico che io ho letto (almeno due volte) "cosa intendi per perni"?
E infatti ho pure cercato nel testo della pagina intera "perni" perché ero sicuro di non averlo scritto, e appunto me lo dava solo due volte nel tuo commento...

Com'era quella storia dell'età e dell'essere più vecchi di...? :P

Ti chiedo scusa, ora mi torna. Ma non so dirti del fulcrum inglese, nel senso che di letti come manufatti antichi non me ne sono mai occupato (forse avevo letto qualcosa anni fa, a proposito di un tumulo ateniese nella necropoli del Ceramico, dove ci sarebbero stati resti di un letto decorato con placchette in avorio, ma mai ho affrontato uno studio tipologico di questi elementi di corredo).

Il fulcrum potrebbe esser stato un elemento di giunzione?
 
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view post Posted on 8/5/2021, 19:38
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Eh caro mio, gli anni passano per tutti, mica solo per me. :lol: :rolleyes:

Si, hai ragione, in effetti potrebbero essere gli elementi di giunzione tra le aste in legno, perdute, e i sostegni in bronzo.
Però se è così, ne mancano due, dovrebbero essere 4, chissà gli altri due dove sono, forse è meglio che approfondiscano il livello dello scavo. O no? :rolleyes:

Per capire cosa intendo, le due aste in legno sono quelle che sostengono le traverse lignee centrali, in pratica la rete a doghe, vedi ricostruzione in 3D

https://lh3.googleusercontent.com/proxy/vh...rbZz1EAiQezC4Xc
 
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view post Posted on 9/5/2021, 07:34
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Per capire la funzione dei due oggetti sarebbe anche importante sapere in che posizione essi furono rinvenuti, dato che la tomba sembra non essere sconvolta. Se davvero fossero quattro gli altri due dovrebbero trovarsi in una posizione simmetrica a quella dove giacevano i due rinvenuti. Se però gli oggetti avevano una funzione più decorativa che funzionale è immaginabile che decorassero ad esempio la testiera mentre la parte opposta era coperta ad esempio da una stoffa, senza necessariamente avere un corrispondente simmetrico. Ma naturalmente queste sono solo congetture buttate lì.
Un‘altra ipotesi sarebbe che gli elementi decorativi ornassero solo la parte visibile del letto funebre, mentre la parte accostata alla parete del sepolcro ne era priva.
 
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view post Posted on 9/5/2021, 08:23
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Se sono dei perni, ed è questo il problema che ho sollevato, dalla ricostruzione presentata non vedo come fosse possibile che ce ne fossero due dalla parte "visibile" e nessuno dalla parte non visibile perché accostata alla parete.
Forse quelli dalla "parte non visibile" erano di legno.
Tuttavia, non vedo in questo caso il perché ci possa essere stata una parte non visibile in quanto accostata ad una parete, come nel caso di un letto domestico.
Forse costruivano anche i letti funerari con la stessa struttura di quelli domestici?

Uno degli articoli citati, questo

https://www.keeptalkinggreece.com/2021/04/...eordaia-kozani/

recita, copio e incollo

<< The two fulcrums of the bed are decorated with a mermaid, -the head of the mermaid- while the upper part of the fulcrum also had an aquatic bird holding a snake in its mouth. >>

Quindi, le placche con le teste femminili decoravano la parte "bassa" dei "fulcrums-perni", mentre la parte alta degli stessi era decorata con gli uccelli acquatici.
Dalla ricostruzione e dall'immagine della fosse completa, prima dell'asportazione dei reperti, mi sembra di capire che i "fulcrums-perni" erano quelli che collegavano le testiere lignee, perdute, alla struttura bronzea che tratteneva le prime doghe e sosteneva i travetti che portavano le doghe centrali (ecco il perché di quella parola inglese, bedstead, rete da letto).
In sostanza, guardando questa immagine

https://i2.wp.com/www.keeptalkinggreece.co...768%2C432&ssl=1

si tratta di quel lungo pezzo di bronzo, uno dei due rinvenuti, che si vede in basso a dx, quello che arriva vicino alla testa della donna e che all'altra estremità, vicina alla "gamba" del letto, mostra chiaramente un perno.
Il suo gemello si vede rovesciato, all'altra estremità della fossa e si vede chiaramente la scanalatura nella quale era inserita l'asse della corrispondente testiera.
 
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view post Posted on 14/5/2021, 09:34
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Sto seguendo con attenzione, anche se dispongo di poco tempo in questi giorni.
Per ora tutto quello che posso dire è che dissento decisamente dall'interpretazione del serpentello in bocca alla cicogna come legato al mito della conquista di Delfi da parte di Apollo.
Il serpente in questione (la δράκαινα se non ricordo male) doveva essere, nell'immaginario greco, piuttosto grosso e minaccioso, non quel serpentello minuscolo, che ricorda più un grosso verme, posto nel becco dell'uccello.
Né, a mia memoria, la cicogna trova un posto eminente nelle versioni che conosco del nel mito stesso.
 
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CITAZIONE (Righel @ 14/5/2021, 10:34) 
Né, a mia memoria, la cicogna trova un posto eminente nelle versioni che conosco del nel mito stesso.

Sto pensando se, oltre alla cicogna, l'uccello acquatico in questione possa essere identificato anche con un altro tipo di volatile. Mi viene in mente (ma dovrei chiedere prima il parere di uno zoologo) il caso della gru (in greco, γέρανος), da cui prende il nome la celebre danza ballata da Teseo e dai giovani ateniesi scampati al Minotauro, di ritorno da Creta. Per questo uccello un legame con il mondo apollineo (anche se un po' stiracchiato) potrebbe fra l'altro essere rintracciato nel fatto che la danza della γέρανος sarebbe stata ballata per la prima volta proprio a Delo, rinomato centro di culto del dio Apollo nelle Cicladi (e ripetuto poi annualmente, sempre su questa isola-santuario, in memoria dell'impresa compiuta dal giovane principe ateniese).
Tuttavia, non mi pare che in questa danza possa ravviarsi un qualche legame diretto della gru con il dio. Diversamente, la nascita della prima gru sembra poter essere ancora ricondotta alla dea Hera e alla maledizione con cui questa avrebbe colpito la regina del popolo dei Pigmei, rea di essersi insuperbita per la sua bellezza, anche a causa dell'eccessiva venerazione tributatale dai suoi sudditi (cfr. Eliano, Nat. Anim. 15, 29).

A mio avviso va però fatta anche una precisazione: alcune di queste immagini, di carattere zoologico, potrebbero aver avuto anche un significato simbolico definito a partire da una osservazione di tipo naturalistico. Un esempio di un uccello acquatico che cattura (e mangia) un piccolo serpente potete vederlo anche in questo video trovato su Youtube:
. Si tratta dunque di una scena a cui gli antichi per primi potrebbero esser stati più o meno avvezzi. Con questo voglio dire che certi animali potrebbero anche esser stati assurti a simbolo di una virtù o di una qualità particolare dell'essere umano, senza necessariamente tirare in causa un qualche legame più o meno forzoso con una divinità o un mito del patrimonio culturale greco-romano.
 
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@Perseo87
Mi fai ricordare una vecchissima conversazione, avvenuta forse quindici o vent'anni fa, con un amico della Liguria che sosteneva la tesi di un Apollo Iperboreo collegato con dei cigni.
Purtroppo non ricordo più i particolari e l'amico, da molti anni, non è più fra noi.
Socrate avrebbe commentato che è andato a vedere di persona.

Magari ne sa qualcosa Ratapena
 
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view post Posted on 14/5/2021, 18:46
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CITAZIONE (Righel @ 14/5/2021, 18:14) 
Mi fai ricordare una vecchissima conversazione, avvenuta forse quindici o vent'anni fa, con un amico della Liguria che sosteneva la tesi di un Apollo Iperboreo collegato con dei cigni.

Ma questa direi che è più che una tesi: Apollo, nel suo aspetto di divinità iperborea, è legato infatti ai cigni, che lo avrebbero condotto nel suo viaggio verso la terra degli Iperborei, nell'estremo Nord del mondo, trainando il suo carro e accompagnando il giovane dio con il loro canto. Il cigno, fra l'altro, ha un forte legame con la sfera del canto e della morte: me ne occupai marginalmente qualche anno fa per lo studio di una lastra (forse funeraria) dalla Tunisia, d'età imperiale, sulla cui superficie si trovava rappresentata appunto una coppia di cigni, posti ai lati di un kantharos. Anche il corvo, come dicevo all'inizio, è un altro uccello legato alla figura di Apollo (in particolare al mito di Coronide, madre di Asclepio); ma di "uccelli acquatici" tipo trampolieri (cioè come quello qui discusso), riconducibili a questo dio, non conosco alcuna traccia, né nelle fonti letterarie, né fra i repertori iconografici.
 
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view post Posted on 17/5/2021, 11:24
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Sulle cicogne ho trovato un passaggio interessante in Plinio il Vecchio:

"E' così grande il rispetto che viene tributato a questi uccelli sterminatori di serpenti che in Tessaglia era considerato un delitto capitale ucciderle e la pena stabilita dalla leggi contro i colpevoli era la stessa che si applicava contro gli omicidi". (Plin. Nat. Hist. 10, 31).

Il territorio dell'antica Tessaglia si trovava a Sud di quello in cui ricade oggi il sito di Kozani, quindi non è da escludere che in antico l'apprezzamento per questo volatile e il simbolismo legato al suo ruolo di sterminatore di serpenti possano anche aver travalicato i confini della regione ed essere approdati nei paesi vicini. Sarebbe improbabile pensare che la figura della cicogna nell'Antichità possa essersi costituita anche come un mero simbolo di onore/rispetto (in forza di virtù praticate nella vita privata o magari anche per meriti conquistati agli occhi della comunità), senza necessariamente andare a ipotizzare un qualche nesso con Apollo o altre divinità?
 
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view post Posted on 19/5/2021, 16:42
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Aggiornamento dell'ultimissima ora (che è quasi uno spoiler): sto correggendo le bozze di un volume di archeologia relativo a una località del territorio lucano e nel catalogo è presente uno statere d'argento da Crotone, che sul dritto ha il tipico tripode apollineo al centro, con un airone a sinistra. Anche l'airone, come la cicogna e la gru, rientra fra gli uccelli acquatici più spesso indicati come trampolieri e dunque forse un legame di questa particolare tipologia di volatile con il mondo apollineo potrebbe essere rintracciabile (certo, non è qualcosa di molto rinomato, come per il cigno e il corvo, ma un nesso ci deve essere per forza, la presenza sullo statere non può essere casuale). Proverò ad approfondire con un po' di tempo a disposizione questo eventuale legame di Apollo con l'airone.
 
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view post Posted on 20/5/2021, 11:21
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CITAZIONE (Perseo87 @ 19/5/2021, 17:42) 
Proverò ad approfondire con un po' di tempo a disposizione questo eventuale legame di Apollo con l'airone.

Sono riuscito a prenotare un posto per tutta la giornata di oggi qui nella biblioteca del vecchio Dipartimento di Scienze dell'Antichità a Firenze, e ne ho approfittato per dare una prima occhiata alla questione del rapporto fra Apollo e gli uccelli acquatici.

Ho consultato dapprima il vecchio volume di G. M. A. Richter, Animals in Greek Art (1930), senza particolare successo, in quanto la studiosa si limita a evidenziare alcune rappresentazioni di gru e aironi isolati su impressioni di sigillo, senza fare alcun riferimento alle divinità greche e al loro rapporto con questi animali. Qualcosa di più ho trovato invece nell'opera di E. Bevan, Representations of Animals in Sanctuaries of Artemis and other Olympian Deities (1986): qui si fa riferimento alla categoria generale dei "water-birds", e si nominano in particolare i cigni e le gru. Gli uccelli acquatici sono ritenuti, in linea di massima, più pertinenti alle divinità femminili che a quelle maschili, in quanto legati all'acqua (e quindi ai concetti di vita, nascita, fertilità). Apollo sembra essere l'unico dio per cui sussista un qualche legame (anche se scarsamente documentato) con gli uccelli acquatici, in particolare nei suoi santuari di Delfi, Ptoion (Beozia) e ancora Delo, anche se soprattutto in ambito delio tale legame viene suggerito più per le divinità femminili dell'isola, che non per il dio in prima persona. Bevan nota infatti che su una stele del 279 a.C. si fa riferimento all'immagine di una gru fatta interamente d'oro, che tuttavia è annoverata fra le proprietà dell'Artemide Delia. In base alle sue ricerche, una delle divinità più associate in assoluto (per numero di attestazioni) agli uccelli acquatici in ambito cultuale risulta essere peraltro proprio Artemide, seguita a ruota da Atena e da Hera.

Se riesco, prima di venir via provo a dare una scorsa anche al LIMC, ma mi sembra di capire che il legame dei trampolieri con Apollo sia poco documentato e - nonostante la sua immagine sullo statere crotoniate resti da spiegare - forse sarebbe più opportuno cercare un eventuale connessione con un'altra divinità, magari femminile (anche se, come dicevo, non si può escludere neppure che l'iconografia di cui discutiamo possa anche aver avuto un valore semantico di per sé). Cerco di aggiornarvi se trovo qualcosa di nuovo.
 
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