|
|
| La Cueva de Ardales nella provincvia spagnola di Malaga conserva pitture rupestri risalenti a millenni diversi; la caverna lunga circa 1600 metri venne scoperta nel 1916, dopo che un terremoto ne aveva scoperto l'ingresso. Due anni più tardi vennero scoperte le pitture pappresentanti diversi animali e figure simboliche. Nei pressi dell'ingesso della caverna si trovano pigmenti rossi alle pareti la cui origine, naturale o dovuta ad esseri umani era sinora controversa. Un team dell'università di Barcellona guidato da Africa Pitarch Martí ha potuto stabilire che non si tratta di prodotti di processi naturali e che neppure possono essere dovuti allo sfregamento casuale con oggetti, eventualmente indumenti, colorati o pitture corporee, anche perché alcune si trovano in cavità più profonde lella lunghetta di un braccio. La struttura inoltre fa pensare che esse suano state ottenute soffiando o spruzzando il colorante, che non si ritrova all'interno della grotta. Alcune prove sono state datate a un'epoca 65.000 anni fa, in cui in Europa l'uomo anatomicamente moderno non era presente, per cui devono essere state fatte dai Neanderthaler. Non si tratta di figurazioni ma di marcature che avevano provabilmente un valore rituale e che si sono susseguite per periodi lunghi. Qui i link all'articolo in cui vengono presentati ri risultati degli studi e a quello da cui ho tratto la notizia: www.pnas.org/content/118/33/e2021495118https://www.wissenschaft.de/geschichte-arc...t.de_02_08_2021 |
| | |
