La collezione Palagi è confluita nelle collezioni del Museo Civico Archeologico di Bologna, comprende circa 3500 dei 4000 oggetti della sezione di quel museo.
Dal 1994 è esposta nelle sale del seminterrato.
Il primo nucleo venne venduto a Pelagio Palagi nel 1817, da Giuseppe Nizzoli, ex cancelliere del console austriaco ad Alessandria d'Egitto. Il Palagi da Nizzoli fece due altri grossi acquisti, l'ultimo forse nel 1831.
Numerosi altri pezzi gli vennero venduti dai fratelli Sanquirico e da Giuseppe Vallardi, che quasi sempre vengono definiti collezionisti ma erano in realtà commercianti e intermediari di antichità egizie.
Le trattative con la famiglia Belzoni, o meglio con Francesco Belzoni, fratello dello scomparso Giambattista, iniziarono nel 1826 ad opera di Giovanni de Min, allievo del Palagi e durarono almeno 3 anni. Furono complicate dalle diverse posizioni assunte in merito da Domenico, altro fratello, e dalla madre Teresa.
Qui, un lavoro degli stessi autori di quello indirizzato da ARDol, riportante gli esiti dei loro primi studi sulle carte conservate nell'archivio dell'Archiginnasio di Bologna, pubblicato qualche anno fa
http://badigit.comune.bologna.it/books/bol.../pdf/2019-8.pdfTra l'altro, è degna di nota una uscita attribuita alla madre dei Belzoni, Teresa, che si scrive abbia detto della necessità di "«far denari, perché con essi si mangia, e colle pietre non già».
Come si legge, l'opinione che con la cultura non si mangi è storia vecchia.
Edited by Usékar - 7/11/2021, 11:37