Ostraka - Forum di archeologia

Un quesito irrisolto, e forse irrisolubile.

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view post Posted on 12/1/2022, 14:32
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Dato che sul forum girella un utente che ha studiato matematica, delle cui capacità razionali ed analitiche tutti si sono potuti convincere grazie ad un gran numero di interventi e trattatelli e che per di più detiene anche non trascurabili poteri magici, mi son deciso di porre qui un quesito che di tempo in tempo mi travaglia. Naturalmente la risposta di ogni altro utente di buona volontà sarà più che ben accetta.

So che taluni hanno cercato una spiegazione richiamando gli eventi, o meglio li strumenti utilizzati, ai buchi neri, che avrebbero la deprecabile abitudine di inghiottire la materia, come Saturno *) insomma; altri tendono a far paragoni con una cassa in cui ci sarebbe, assieme a strani marchingegni, un gatto che non s'è mai capito sia più morto che vivo o più vivo che morto.

Premetto inoltre di aver sempre considerato come assioma che se si moltiplica il 2 (in lettere: due) per un qualsiasi altro numero, il risultato è sempre un numero pari ossia un multiplo di due, e di non aver trovato riscontro di teorie che affermino il contrario.

Premesso tutto questo, il quesito è: perché dalla lavatrice le calze escono sempre in numero dispari?

*)

Edited by dceg - 13/1/2022, 15:53
 
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view post Posted on 12/1/2022, 17:51
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Spero di non farti arrabbiare, come è successo con l'utente ravac...

Per prima cosa, bisogna considerare che è ormai accertata la presenza in tutte le case, abitate e non da esseri umani, di quello che qui in Romagna chiamano Mazapegul, membro della rinomata omonima tribù di folletti dispettosi.
Non è detto che sia l'unico, perché il territorio è conteso da altre 3 tribù, Mazapedar, Mazapigur e Calcarel.
E poi, anche loro tengono famiglia e cercano di ricongiungerla nella casa che trovano più adatta.

Nel tuo territorio, mi risultano essere attivi i membri della tribù degli Struwwelpeter, diffusi un po' in tutta la Germania e forse ancor più dispettosi dei romagnoli.

In casa mia, al mio arrivo anni fa di Mazapigul ce n'erano almeno 3 o 4, ora ne deve essere rimasto solo uno, i calzini estratti dalla lavabiancheria sono raramente singoli.
Mi sono dato molto da fare al proposito, ricorrendo ad arti note a pochi, non dovrei rivelarlo ma queste arti sono soprattutto vocali, includono l'uso ad altissima voce di parole che i più, quando le sentono, chiamano improperi e che talvolta dicono trascendano in espressioni ancor più forti, che richiamano attributi delle divinità.

Attualmente, in casa mia molto più frequente, comunque in limiti accettabili, è la sparizione di cucchiaini e di qualche oggetto dai moltissimi cassetti presenti in casa. In realtà, si scopre quasi sempre trattarsi di trasferimenti da un cassetto a un altro, lontano e il cui contenuto non è pertinente all'oggetto al quale è stato cambiato di posto.
A volte, oggetti trattati un questa maniera ricompaiono improvvisamente al loro posto originario, magari dopo mesi, talvolta addirittura dopo anni...

Tuttavia, pare che i terrapiattisti, benché non l'abbiano mai messo per iscritto, siano del parere che l'esistenza dei numeri pari e di quelli dispari sia nient'altro che un espediente inventato dai matematici, per confonder loro le idee. Alcuni arrivano addirittura ad affermare che nessun numero esiste, e anche i matematici più inclini alla filosofia sono propensi ad accettare quest'ultima affermazione.
Del resto, visto che è stato più volte dimostrato, in occasione di tornate elettorali, che in certe sezioni si è constata la presenza nelle urne di un numero di schede elettorali maggiore del numero dei votanti iscritti in quelle sezioni, la cosa si deve dare quasi per accertata. Oppure, si ritorna la fatto che la presenza dei folletti dispettosi è ormai accertata.

Sulla teoria che vede protagonisti di queste sparizioni gli ingordi buchi neri, andrei cauto.
Vero è che è stata ipotizzata l'esistenza di buchi neri di dimensione molto piccola, che quindi dovrebbero agire su un'area compatibile con quella di queste sparizioni, ma non ne è ancora stata rilevata l'effettiva esistenza, per ora rimangono una pura ipotesi.

Sicuro è il fatto che i gatti hanno sette vite, per cui starei molto attento prima di affermare che un gatto è morto, ecco spiegato il perché non s'è mai capito se un gatto, chiuso in una scatola, sia più morto che vivo o più vivo che morto.

Morale: se in casa tua dalla lavabiancheria escono spesso calzini singoli, mentre tu sei umanamente certo di averli introdotti a coppie (e qui, scusami, ci si dovrebbe interrogare sul fatto che le coppie esistano o meno, come nel caso dei numeri), penso viva almeno uno Struwwelpeter,.
Quindi vedi di aggirarti per le stanze di casa, corridoi compresi, pronunciando con voce stentorea volgari improperi, i più volgari che conosci, spesso il sistema funziona.
 
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view post Posted on 12/1/2022, 18:14
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Purtroppo la mia lavatrice non è nell‘appartamento, ma in un locale sotterraneo in cui si trovano, l‘una sull‘altra le lavatrici e le asciugatrici di tutti gli inquilini, per cui se seguo il tuo consiglio, tenendo anche conto che di tanto in tanto ci sono anche dei bambini, potrei avere qualche reazione sgradevole.

Mi è però venuta, leggendo quanto hai scritto sui numeri, l’idea che potrei ingannare gli spiritelli (credo siano quelli che a Napoli si chiamano Monacelli e in Basilicata Monachicchi) mettendo sempre nella lavatrice le calze in una quantità corrispondente ad un numero primo. Che ne pensi da shamano e matematico? I numeri primi sono per loro natura dispari, tranne il due, e quindi se uno spiritello aggiungesse una calza per farmi dispetto, ne avrei sempre delle coppie! Geniale!
 
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view post Posted on 12/1/2022, 18:28
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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A volte lo Struwwelpeter può essere distratto, ma spesso ti ritroveresti con un numero pari o dispari, secondo quale numero primo scegli, di calze spaiate...

Ma se te ne freghi del numero e consideri i numeri primi dei numeri secondi come tutti gli altri, potrebbe funzionare, perché manderesti in confusione lo Struwwelpeter di turno.
Questo perché dovrebbe fare una scelta, segui il suo ragionamento: visto che a lui (cioè te) non interessa se siano pari o dispari, gli spaio quelle appaiate e gli lascio un numero pari di calze spaiate, o preferisco lasciargli un numero dispari di calze appaiate, spaiandone solo quelle necessarie a far tornare il conto come mi piace, pari o dispari? Quasi quasi, faccio testa o croce, così non ci penso più.
Ah, però, testa è un numero? E croce? mmmmh, aspetta che ci penso bene.
E intanto, il lavaggio termina: fregato!
 
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view post Posted on 12/1/2022, 19:01
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Io credo che se metto 282.589.933−1 calze nella lavatrice confondo lo spiritello!
 
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view post Posted on 12/1/2022, 20:02
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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È possibile, sì. Però la vedo dura, per la lavabiancheria, anche utilizzando tutte quelle del sotterraneo...
 
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view post Posted on 12/1/2022, 20:03
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Noooo, la mia è una Miele, sono le migliori.
 
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view post Posted on 12/1/2022, 20:07
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Ah, beh, tanto nomini, nullum par elogium!
Fammi sapere come andrà a finire il lavaggio e l'accoppiamento finale dei calzini. E non barare!
 
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view post Posted on 12/1/2022, 20:36
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L‘accoppiamento non è difficile, bisogna mettere dentro alternativamente i desti e i sinistri.
 
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view post Posted on 13/1/2022, 07:00
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Comunque, resto del parere che una bella giaculatoria di improperi sia la soluzione migliore.

Visto che dove abiti tu non credo ci siano molte persone che conoscono l'italiano e forse meno ancora che conoscono il tuo dialetto natale, prova a recitare sottovoce una specie di rosario fatto di quelle "invocazioni" alle quali ho accennato negli interventi precedenti, se insisti a ripetere la partica abbastanza a lungo, forse funziona, anche senza declamare tutto con voce stentorea.
Questo potrebbe evitare che tu molesti gli altri abitanti del condominio, e soprattutto che i bambini non imparino le parolacce.
Certo, correresti il pericolo di passare per "uno non come un altro" (lo scrivo nel mio dialetto, sembra più chiaro il concetto, si dice "uno mia come un altro", uno psicoterapeuta credo che capisca), ma in fin dei conti, la gente che parla da sola non ha mai dato fastidio a nessuno, soprattutto se lo fa sottovoce.

Al contrario, gli Struwwelpeter non gradiscono che li si insulti a lungo, anche quando la pratica è svolta a bassa voce con le loro grandi orecchie appuntite percepiscono distintamente anche i più flebili sospiri.

Mi preoccupa soltanto il fatto che la lavabiancheria si trovi in un sotterraneo, non vorrei che si trattasse di uno di quegli esseri chiamati "talpe di Las Vegas", mitici umani che vivono nascosti nei tunnel scavati sotto le grandi metropoli.
È nota la loro abitudine di indossare più calzini uno sopra l'altro, non curandosi minimamente del fatto che i calzini siano appaiati...


PS: mica tanto mitici, purtroppo esistono eccome e sono anche un bel po' i senza casa che vivono nei tunnel dei cosiddetti sottoservizi, scavati sotto le strade delle metropoli degli USA... :(
 
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view post Posted on 13/1/2022, 08:35
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Grazie dei consigli, proverò a metterli in atto, anche perché, ripensandoci, la soluzione con il numero primo più grande sinora noto mi pone qualche problemino: che accade se mi sbaglio a contarle?

Come psicoterapeuta capisco bene che significhi „un mia come un altro“, sì, davvero bene. Questa discussione lo dimostra.

I senza tetto ci sono anche qui, sia proprio in centro, che nei parchi o sotto i ponti sul Reno. Si tratta di un fenomeno particolare, non dovuto, almeno qui, tanto alla mancanza di strutture assistenziali, quanto alla difficoltà di accettarle. Ho avuto un paziente che aveva una famiglia ed un lavoro normalissimi, senza problemi economici o, almeno apparentemente, di altro genere, e non era alcolista, eppure un giorno abbandonò tutto, compì a piedi un lungo percorso nutrendosi di frutta colta dagli alberi, visse poi in una città appoggiandosi in parte alle strutture assistenziali e riuscì poi piano piano a reintegrarsi almeno parzialmente nella società trovando un lavoro, se non erro di guardia notturna, ma non riprese, forse anche per vergogna, i rapporti con la famiglia. Che cosa lo avesse portato a tutto questo non lo sapeva neppure lui e non mi fu possibile, durante il soggiorno in clinica, di scoprirlo. Non ho poi saputo che ne sia stato di lui. Certo che l‘uomo è un animale davvero strano!
 
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view post Posted on 13/1/2022, 09:24
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Ti racconto una parte di me, della mia vita, che pochi conoscono: ho studiato da barbone... quindi ne ho conosciuti e li capisco, forse meglio di uno psicoterapeuta, solo perché ho vissuto con loro e quasi come loro.

Il loro primo problema, quello che causa il fatto di non voler usufruire delle strutture assistenziali, è che queste strutture sono in gran parte accessibili solo dopo schedatura e registrazione, cosa per loro assolutamente inaccettabile.

In particolare, il mio maestro era un ex elettrotecnico milanese, che era un accanito melomane.
Aveva abbandonato la famiglia perché stufo della burocrazia (di 20 anni fa, pensa adesso, in Italia è una situazione da tregenda, non so in Germania) e colto anche da una crisi di claustrofobia.
Per questo motivo, girava un po' per tutta Italia su un Ape 50 furgonato, nel furgone abitava il suo cane, mentre lui, quando faceva tappa, dormiva all'aperto, su una sedia a sdraio, al riparo di una delle pareti laterali del furgone, che era dotata di cerniera, quindi si poteva sollevare e gli faceva solo da tetto.

Da appassionato melomane qual era, arrivava nella mia città all'inizio della stagione lirica, per assistere alle recite.
L'ente lirico metteva e mette ancor oggi a disposizione, in vendita al botteghino al mattino prima della rappresentazione, un certo numero di biglietti a 5€, per posti in posizione laterale.
Benché sia una cosa nota a pochi, lui si metteva alla porta del botteghino ben prima dell'apertura e riusciva sempre ad acquistare uno di quei biglietti, se la rappresentazione del giorno era una di quelle che lo interessavano.

Da lui ho imparato molto, riguardo le tecniche di sopravvivenza e le ho anche messe in pratica, almeno parzialmente, descriverti i particolari è lungo e forse noioso, per chi li legge, oltretutto anche poco comprensibile, come atteggiamento, da chi questo mondo non l'ha mai frequentato dal di dentro.
Perché un conto è ascoltare i loro racconti, un conto è vivere sulla strada, con loro e come loro.

Ho iniziato per gradi, il primo passo è stato far crescere barba e capelli, barba incolta alla cappuccina, più di 40cm, e capelli lunghissimi, più di 60 cm, raccolti in un nodo dietro la nuca.
L'unica differenza, rispetto ai veri clochard, è che io una casa l'avevo, quindi mi lavavo e mi tenevo pulito, molti di loro nemmeno si lavano.
In pratica, per dirla con uno spiritualmente ben al di sopra dei comuni mortali, il loro Mondo non è di questo Mondo. E lo fu in gran parte e per alcuni anni anche il mio.

Poi, mi sono trasferito, sempre con il bagaglio di quanto avevo appreso, in America centrale, dove mi sono mescolato ai locali, vivendo tra loro e come loro, cosa che è stata molto apprezzata, tanto che venni accettato e veramente integrato, non solo visto come un originale μέτοικος.

Sono tornato a questo mondo quando ho conosciuto quella che attualmente è mia moglie.
E non considero più alcun essere umano "strano", diverso sì, e magari non condivido né apprezzo la sua diversità, strano no, ne ho visti troppi, di umani "strani", la cosiddetta normalità, come ben sai, è una questione di media...
La mentalità e i comportamento di noi occidentali "medi" sono sicuramente strani per un orientale, tanto quanto lo sono i loro per noi.

PS: ho scritto queste ultime considerazioni per chi ci legge, non certo per te, non dubito del fatto che anche tu condivida quanto ho scritto.
 
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view post Posted on 13/1/2022, 09:53
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Grazie per la testimonianza. Ti confesso che talvolta ho anch'io fantasticato queste cose, ma sia perché amo la vita comoda, sia perché già in gioventù legato affettivamente a quella che per mezzo secolo è stata mia moglie, sono rimaste fantasie in un angolino del cervello (ma essendo tondeggiante, ha davvero angolini?).
Il termine strano lo ho usato in senso descrittivo, non certo come giudizio di valore, intendendo qualcosa simile a vario, complesso, multiforme.
 
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view post Posted on 13/1/2022, 11:37
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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CITAZIONE (dceg @ 13/1/2022, 09:53) 
Il termine strano lo ho usato in senso descrittivo, non certo come giudizio di valore, intendendo qualcosa simile a vario, complesso, multiforme.

L'avevo capito, vedi mio PS finale
 
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view post Posted on 13/1/2022, 11:48
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Ma così lo capiscono anche gli ipotetici altri 23 lettori.
 
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