Ostraka - Forum di archeologia

Gruppo italiano afferma di sfatare la Sindone di Torino (Aggiornamento) (Ingl.)

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view post Posted on 20/8/2022, 08:55

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Gli scienziati hanno riprodotto (utilizzando materiali e metodi disponibili nel XIV secolo) la Sindone di Torino - venerata come il telo che copriva Gesù nella tomba - e affermano che l'esperimento dimostra che la reliquia è stata creata dall'uomo ....

https://phys.org/news/2009-10-italian-grou...roud-turin.html

(Mi scuso se questo non è il forum giusto.)
 
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view post Posted on 20/8/2022, 14:05
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Sono un matematico per formzione, ma sinceramente la questione mi sembra difficile da trattare dal punto di vista scientifico e per quanto ne so nessuno ha mai potuto presentare prove sperimentali convincenti.

In particolare, "l'esperimento" di cui si parla nell'articolo è quello di Luigi Garlaschelli, presentato dal CICAP nell'ottobre del 2009 ed è stato più volte confutato da molti ricercatori.
Garlaschelli ne ha pubblicati altri, compreso quello presentato, nel 2017, nel suo libro La Sacra Sindone.
Tutti i suoi "studi" ed esperimenti sono stati contestati vivacemente, però nel frattempo lui ha venduto libri e articoli, fatto lunghe e profumatamente pagate comparsate televisive etc. etc.

Il problema principale delle "prove" presentate da Garalaschelli è quello dello spessore delle tracce impresse sul lino di Torino, che sono spesse un quinto di millesimo di millimetro, mentre quelle impresse sul lino di Garlaschelli sembrano molto più spesse.
Sembrano, perché per quanto si sa, Garlaschelli non ha mai fatto esaminare il suo risultato da altri qualificati ricercatori, ne ha solo presentate alcune foto. E questo la dice già lunga.

Qui, una delle più documentate contestazioni https://www.ilsussidiario.net/news/cultura...le-prove/41191/
 
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view post Posted on 24/8/2022, 11:35

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Credo che questo argomento sia un falso problema.
La Sindone è una reliquia fabbricata, come tante altre, nel XIV secolo e probabilmente in Francia.
La prova scientifica è la datazione con il C14, fatta con criteri ben superiori alle datazioni usate in archeologia: tre laboratori, i migliori al mondo, campioni codificati,( gli scienziati che hanno eseguito la datazione non sapevano quale era quello derivato dalla Sindone), con campioni di tessuto di lino del I secolo d.C. e campioni di tessuto di lino del XIV secolo (periodo nel quale risalgono le prime notizie storiche della Sindone). I risultati pubblicati sulla rivista Nature (1989).

Come è noto, la Sindone fu datata nel XIV secolo senza ombra di dubbio. Non mi risulta che questo risultato sia mai stato confutato scientificamente. Non mi interessano affermazioni varie fatte anche da professori universitari su libri, blog o altro. Per confutazione scientifica intendo una pubblicazione su un giornale scientifico serio, (peer reviewed), in cui si espongano le ragioni per cui la famosa datazione non sarebbe valida. Finora non ho mai trovato una tale pubblicazione nella letteratura scientifica.

Dopo la pubblicazione della datazione, lo studio della Sindone,che fino a quel momento era stato abbastanza serio, è degenerato in una pletora di affermazioni pubblicate su libri, giornali non scientifici e poi (dopo la diffusione di Internet), in rete. Affermazioni tendenti a screditare la datazione al C14 (alcune con argomenti risibili, in cui si evinceva che gli autori non avevano mai letto l'articolo su Nature, nè avevano capito come viene fatta questa datazione da un punto di vista tecnico), oppure tendenti ad attribuire alla Sindone proprietà misteriose che in realtà, o non esistono o sono conclusioni tirate per i capelli.
L'elenco sarebbe troppo lungo per questo post (ma sono disponibile per ulteriori discussioni).

Per chi fosse interessato alla Sindone, dal lato della razionalità e della scienza, consiglio caldamente di leggersi questo bellissimo libro, considerato il miglior libro mai pubblicato sulla Sindone (e io sono assolutamente d'accordo), scritto da uno studioso serio:

Sindone. Storia e leggende di una reliquia controversa di Andrea Nicolotti, 2015 Einaudi.

In questo libro,l'autore (professore ordinario di storia del Cristianesimo e delle Chiese presso l'Università di Torino), espone in modo esauriente con una scrittura lineare, razionale ed avvincente, la storia della Sindone, inquadrandola nella fabbricazione e traffico delle reliquie nel Medioevo, incluse anche le altre Sindoni concorrenti, fino alle epoche successive e agli studi seri e meno seri.
 
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view post Posted on 24/8/2022, 17:03
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Premetto che non mi interesso attivamente della Sindone, per cui non ho una personale opinione riguardo alla sua datazione, tantomeno alla sua autenticità, nel senso che sia il sudario del Cristo, cosa che credo nemmeno la Chiesa Cattolica abbia mai ufficialmente affermato.

Detto questo, Archaeometry è una rivista pubblicata dalla Oxford University Press, se non erro rivista che pubblica articoli sottoposti a peer review, quindi attendibili, quanto meno dal punto di vista metodologico.
Nel vol. 61 dell'ottobre 2019, alle pp. 1223 - 1231 è stato pubblicato questo articolo

Radiocarbon Dating of the Turin Shroud: New Evidence from Raw Data
T. Casabianca,E. Marinelli,G. Pernagallo,B. Torrisi

scaricabile gratuitamente qui

www.researchgate.net/publication/3...e_from_Raw_Data

Copio e incollo l'abstract

"In 1988, three laboratories performed a radiocarbon analysis of the Turin Shroud. The results, which were centralized by the British Museum and published in Nature in 1989, provided conclusive evidence’ of the medieval origin of the artefact. However, the raw data were never released by the institutions. In 2017, in response to a legal request, all raw data kept by the British Museum were made accessible. A statistical analysis of the Nature article and the raw data strongly suggests that homogeneity is lacking in the data and that the procedure should be reconsidered."
 
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view post Posted on 27/8/2022, 17:55

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CITAZIONE (Usékar @ 24/8/2022, 18:03) 
Premetto che non mi interesso attivamente della Sindone, per cui non ho una personale opinione riguardo alla sua datazione, tantomeno alla sua autenticità, nel senso che sia il sudario del Cristo, cosa che credo nemmeno la Chiesa Cattolica abbia mai ufficialmente affermato.

Infatti, la Chiesa Cattolica considera la Sindone un'immagine sacra, cioè lo stesso status dei tanti bellissimi quadri che troviamo nelle chiese e nei musei italiani.

Ti ringrazio per l'articolo, che non conoscevo. Tuttavia non è certamente una confutazione della datazione al C14 della Sindone.Gli autori eseguono alcune analisi statistiche sui raw data della datazione pubblicata su Nature nel 1989, trovando più "rumore" di quanto affermato in precedenza, ma senza cambiare il risultato, per loro stessa ammissione:

Our statistical results do not imply that the medieval hypothesis of the age of the tested sample
should be ruled out


La datazione aveva collocato la tela di lino della Sindone nel periodo 1260-1390 d.C.
Le prime notizie storiche di questa Sindone (perchè non era la sola), detta di Lirey, in Francia, risalgono intorno al 1350.
La tessitura della tela, detta a spina di pesce, non era conosciuta durante il periodo romano, mentre appare in Italia e Francia nel Medioevo.

L'immagine della Sindone è ortogonale, quindi, se veramente fosse stata prodotta dal corpo sul quale il lenzuolo era avvolto (sangue, sudore, unguenti usati per trattare il morto), essa sarebbe stata deformata.
Quindi, o ha un'origine miracolosa oppure è stata prodotta da un artista.
Nel 1978, in occasione di un'importante ostensione, la Curia di Torino aveva permesso ad un certo numero di studiosi di eseguire delle analisi non distruttive sulla Sindone (era permessa l'asportazione di singole fibre). A parte l'asportazione di un piccolo riquadro di tessuto nel 1989 per la datazione al C14, nessun altro studio è stato ammesso sulla Sindone.
Pertanto, tutte le varie proprietà "irriproducibili" dell'immagine, derivano dalle osservazioni fatte nel 1978 e non sono più verificabili.

Un chimico americano, Walter McCrone, che aveva partecipato agli studi di Torino nel 1978, aveva trovato che le fibre dell'immagine contenevano rosso d'ocra, vermiglione e collagene (gelatina), implicando che l'immagine era stata dipinta con la tempera.

L'immagine attuale, come si vede anche nelle foto, è molto sbiadita, difficile da vedere da lontano. Invece in passato, l'immagine era molto ben visibile da lontano durante le ostensioni, che avvenivano anche all'aperto. Quindi è probabile che gran parte del colore si sia perso.
Secondo McCrone, l'immagine non sarebbe stata dipinta come nei quadri, ma pensandola come un'impronta impressa sulla tela, quindi con una colorazione più intensa dove s'immaginava premesse di più sul lenzuolo, come la fronte o la punta del naso. Questo avrebbe dato all'immagine le caratterisitche di un negativo fotografico, come scoperto dal primo fotografo della Sindone, Secondo Pia nel 1898.

Fu la prima proprietà "paranormale" attribuita all'immagine della Sindone (molte altre seguiranno). Un artista dell'antichità non avrebbe potuto dipingere un negativo perchè la fotografia non era stata ancora inventata. ...
 
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