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| Il 20 settembre scorso è stato pubblicato sulla rivista Nature un articolo relativo allo studio di alcuni reperti rinvenuti nelle acque del fiume Kalambo, in Zambia. Secondo gli autori dell'articolo i reperti mostrano chiare tracce di lavorazione umana e sono stati datati mediante luminescenza, con prove effettuate su 16 campioni di sabbia quarzifera prelevati dal sito, contenenti anche campioni di legno considerati significativi. Le prove hanno restituito una datazione ad almeno 476 ± 23 mila fa (ka). Alcuni di questi reperti sono stati considerati attrezzi da lavoro ma due sono definiti "tronchi ad incastro uniti trasversalmente da una tacca tagliata intenzionalmente". Questo li renderebbe i più antichi reperti lignei utilizzati da individui del genere Homo, in questo caso Homo helmei, una forma tipica dell'Africa meridionale, la cui classificazione è relativamente controversa: i più recenti studi considerano Homo helmei un Homo sapiens arcaico. Qui l'articolo www.nature.com/articles/s41586-023-06557-9
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