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Il misterioso Xólotl divinità canina Azteca

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view post Posted on 16/2/2024, 20:20
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Una delle figure più misteriose e poco conosciute del pantheon azteco è quella di Xolotl, divinità canina e al tempo stesso antropomorfa: la sua raffigurazione è quella di un corpo umano scheletrico, con testa di cane, come si vede in questa raffigurazione dal Codice Fejervary-Mayer, XV secolo, uno dei pochi codici aztechi preispanici sopravvissuti ai roghi post conquista, dipinto nel XV sec. e attualmente conservato nel World Museum di Liverpool

https://it.wikipedia.org/wiki/Xolotl#/medi...le:Xolotl_1.jpg

Per maggiori informazioni sul Codice Fejervary-Mayer vedi

https://it.wikipedia.org/wiki/Codice_Fej%C...codici%20Borgia.

Xólotl come divinità fu ereditato dagli Aztechi dal pantheon dei Toltechi, popolazione di origine Cicimeca, quindi affine agli Aztechi, che arrivò circa 400 anni prima degli Aztechi nell’attuale Messico centrale, in quella che era per loro la Valle dell’Hanáuac.
Quando gli Aztechi assunsero il controllo di tutta quella valle, compresa la città di Tollan capitale dei Toltechi, considerarono questi ultimi degni di grande rispetto, soprattutto in campo politico-religioso, tanto che era prassi per i principi aztechi di sangue reale sposare una principessa tolteca, al fine di legittimare la propria aspirazione all’ascesa al trono.
Per effetto di questa considerazione due tra le maggiori divinità tolteche, Quetzalcóatl e Xólotl vennero “inglobate” nel pantheon azteco.

Xólotl era il dio delle tempeste, in particolare dei lampi e l’essere divino psicompompo, cioè colui che accompagnava i morti nel viaggio verso Mictlan, il regno dei morti, aiutandoli a superare i pericoli che avrebbero incontrato prima di arrivare a destinazione.
Egli era figlio di Coatlicue, colei che porta la gonna di serpenti, e gemello di Quetzalcóatl.
In particolare rappresentava l’aspetto dell’astro Venere come stella della sera e pare soprassedesse al momento propizio alle attività belliche.
Il suo gemello, Quetzalcóatl, era invece l’aspetto di Venere stella del mattino ed entrambi erano compagni di Tonatiuh, il dio sole e contemporaneamente luna, che Xólotl accompagna nel suo viaggio notturno, Quetzalcóatl in quello diurno.
Oltre che a Venere vespertina, cioè astro della sera, Xólotl era legato anche alle stelle che noi chiamiamo Pleiadi: gli orecchini che pendono ai lati della testa della statuetta che si vede in queste foto

https://i.pinimg.com/236x/6d/98/81/6d98810...3c36644bff4.jpg

https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?...NJPTPw&usqp=CAU

rappresentano appunto le Pleiadi.

La statuetta, conservata nel Würtembergisches Landesmuseum di Stoccarda, mostra chiari i caratteri di scheletro personificato. Sui pendenti del suo copricapo e su quello della sua cintura sono incisi i glifi dei cinque giorni legati alle Cihuatéteo (Donna Divina in lingua azteca), le 5 nobili donne morte di parto, il cui spirito tornò tra gli esseri viventi. Le loro facce erano bianche e le mani e le braccia coperte di ticitl, i tatuaggi legati alla funzione di astrologo che delinea l’oroscopo natale. Al pari di Xólotl erano associate all’oscurità e all’inframondo sotterraneo.

Tutto questo, però, non spiega perché Xólotl sia spesso rappresentato con la testa di cane.
E questo è il tema della presentazione intitolata “Il mistero dei cani precolombiani con rotelle”.
 
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