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Misteri della Piramide di Kukulcán, che continua a meravigliare anche gli archeologi

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Usékar
view post Posted on 18/4/2024, 06:52 by: Usékar
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Misteri della Piramide di Kukulcán, parte III
Discesa di Kukulcán: la sua benevolenza nei confronti del suo popolo

Il nome del sito Maya yucateco più famoso, che si dovrebbe scrivere Chi ch’en Itzá, significa “alla bocca (chi) del pozzo (ch’en) degli Itzá”: questi erano i membri di una confraternita o forse di una tribù di sacerdoti della pioggia e dell’acqua.
Si è sempre creduto che il pozzo in questione fosse quello chiamato attualmente Cenote de Sacrificios, presso il cui orlo in effetti venivano effettuate cerimonie molto importanti, relative al culto delle acque e degli dei dell’altro mondo.

Ho già evidenziato come i cenotes identificati sino ad ora in quella città siano almeno tre, di cui quello sul quale quasi si affaccia la scalinata principale del tempio detto L’Ossario probabilmente non era meno importante del precedente.
Tuttavia il suo fondale non è stato ancora indagato, per cui non sappiamo se presso il suo orlo si svolgessero cerimonie analoghe a quelle dell’altro.

La situazione è però cambiata recentemente, perché non si è più certi che il pozzo che dà il nome alla città sia il Cenote de Sacrificios.

Tra il 2015 e il 2017 le indagini archeologiche condotte nei pressi e al di sotto della cosiddetta Piramide di Kukulcán portarono alla scoperta che essa sorgeva su una imponente piattaforma, al di sotto della quale si trovava un tunnel che portava a un cenote totalmente sotterraneo.
In queste foto si vede una parte portata alla luce dei massicci muri della piattaforma sotterranea e la scalinata di accesso al tunnel

https://thumbs.dreamstime.com/z/scavi-arch...07041.jpg?w=576

https://previews.123rf.com/images/fotoworl...luglio-2010.jpg

www.jornada.com.mx/2009/07/25/fotos/a05n1cul-1_mini.jpg

Ora sono chiare alcune caratteristiche di questa costruzione piramidale.
Prima di questi scavi si riteneva che essa fosse stata costruita integralmente dopo la crisi della società Maya della zona del Petén, avvenuta a partire dal IX sec. e conclusasi nel X, che portò all’emigrazione nello Yucatán di molti degli abitanti di quella zona, i quali abbandonarono quasi completamente le loro città.
Ne ho parlato in queste due presentazioni

https://ostraka.forumfree.it/?t=80143925

https://ostraka.forumfree.it/?t=60354372

Ora, invece, si è accertato che almeno due costruzioni piramidali precedenti sono inglobate all’interno di quella attuale: una è datata agli inizi del IX sec., l’altra addirittura al V.
C’è di più: il tutto poggia sun un basamento molto anteriore, che ancora non si è riusciti a datare.
Benché fosse già noto che Chichén Itzá era un centro abitato in epoca precedente all’arrivo dei migranti, si pensava che il suo sviluppo fosse avvenuto dopo il loro arrivo e soprattutto che a causa dell’arrivo degli Itzá fosse grandemente aumentata la considerazione “religiosa” nei suoi confronti.
Al contrario, i recenti ritrovamenti dimostrano che essa era un grande centro religioso, dedicato al culto delle acque, almeno da cinque secoli prima.

Anzitutto vediamo cosa si pensa in proposito nei confronti dell’attuale edificio.
Come ho scritto in precedenza, il tempietto alla sua sommità è con tutta probabilità dedicato a Tlaloc, divinità della pioggia, alla quale erano devoti gli Itzá.
Ma la “discesa dal cielo” di Kukulcan sulla piramide durante i giorni dei due equinozi ci dice che anche questa divinità aveva la sua importanza.
Detto culto venne importato nello Yucatán settentrionale ai tempi delle grandi migrazioni, però non dalle genti provenienti dal Petén, che probabilmente si integrarono nelle città poste lungo la costa caribica della penisola, bensì da quelle che nello stesso periodo abitavano lungo la costa del Golfo del Messico, negli attuali stati di Veracruz, Tabasco e Campeche, tra le attuali città di Coatzacoalcos e Ciudad del Carmen (da non confondersi con la moderna Playa del Carmen, che si trova sulla costa caribica).

Fino a circa 40 anni fa queste genti venivano chiamate Maya-Tolteche, in realtà oggi si sa che erano Maya di etnia Putun e Chontal, commercianti di sale che sfruttavano le saline presenti sulla costa della zona da loro abitata, trafficando soprattutto con le genti dell’ Anáhuac, la valle centrale del Messico e avevano adottato gran parte degli stili di vita e religiosi di queste ultime.
La loro divinità principale era diventata l’azteco serpente piumato, Quetzalcóatl, in náhuatl Quetzalcōātl, che in realtà significa quetzal serpente, in Maya yucateco Kꞌuꞌukꞌul Kaan dove Kꞌuꞌukꞌul significa quetzal, e Kaan significa serpente, ma anche cielo o 6, a seconda della pronuncia.
Gli Itzá, sacerdoti importantissimi tra i nuovi arrivati, si stanziarono nella città che da loro prese il nome di Chichén Itzá.
Essi forse conoscevano l’esistenza del cenote sotterraneo e lo sfruttaronlo per condurre le loro cerimonie, dato che è probabile che la piattaforma e l’ingresso al tunnel che portava ad esso erano noti agli abitanti che della zona e finirono occultati dopo l’arrivo degli spagnoli.
Perciò innalzarono la loro piramide che inglobò quella precedente del IX sec., che a sua volta aveva inglobato quella del V,

Per le genti dell’Anáhuac Quetzalcóatl era dio del vento, di Venere come stella del mattino, dei mercanti e delle arti, dei mestieri e della conoscenza, mentre Kukulcan divenne la divinità che sta al vertice della Sacra Ceiba, l’axis mundi rappresentato nel cielo dalla Via Lattea.
Lo si vede per es. scolpito al vertice della Ceiba sulla lastra tombale di Pakal, il grande re di Palenque

https://mayaruins.com/palenque/sarcophagusImproved.jpg

La Sacra Ceiba era l’albero della creazione del Mondo, di conseguenza l’albero della vita.
Il quetzal che sta al suo vertice, incarnazione di Kukulcan che sotto questa forma nel Popol Vuh viene chiamato Gukumatz, ha le piume e le grandi penne caudali di colore verde smeraldo, il colore dell’acqua limpida e delle foglie della pianta di mais, in particolare quando sono bagnate dalla pioggia.
Il mais era il principale alimento dei Maya e per crescere necessita di irrigazione abbondante: ecco dunque che pioggia, acqua e quetzal sono tutti aspetti della natura legati alla vita e al suo sviluppo, come anche la giada verde, acqua limpida solidificata.

È quindi possibile che il fenomeno della “discesa di Kukulcan” sulla Terra, rappresentato dall’ombra proiettata sul parapetto della scalinata, significasse per il popolo comune la benevolenza e la benedizione nei suoi confronti da parte della divinità.

Arrivederci alla prossima puntata
 
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3 replies since 14/4/2024, 17:46   540 views
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