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Ma qui c’è a mio avviso qualcosa di particolarmente preoccupante (direi grave), quasi un’inversione della logica e del ragionamento scientifico: siccome la struttura profonda (l’unità 4, come la chiamano) è “sicuramente” di origine antropica (ma non c’è nessuna prova diretta di questo se non, come dicevo, la ricostruzione di una forma vagamente conico-piramidale), allora il suolo che la ricopre postdata il “manufatto” a 27.000 anni. Ma poi ci sono altre considerazioni, queste più vicine al mio ambito, quello geologico: la “cavità” rilevata può senz’altro essere compatibile con la messa in posto di un duomo lavico (cavità reogenetiche); i basalti/andesiti colonnari non necessariamente sono costituiti da prismi colonnari verticali, ma possono disporsi anche con una geometria, non so come dire, “a fiore”, cioè con i prismi che si adagiano anche su superfici orizzontali rispetto all’asse verticale della cavità di alimentazione (vedi unità 2 degli autori)…
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