Ostraka - Forum di archeologia

Posts written by Usékar

view post Posted: 2/2/2024, 13:39 Fregio misterioso. - Archeologia Romana
CITAZIONE (LAVORI ARCHEOLOGICI @ 2/2/2024, 11:15) 
per esempio link ad altri Forum (ma non necessariamente a tutti) possono non venire accettati

Per quanto ho potuto constatare qui vengono accettati quelli che sono ospitati nella stessa nostra piattaforma, cioè forumfree.
Ho il sospetto che tutti gli altri non siano ben visti, ma non ne ho le prove.
view post Posted: 2/2/2024, 07:46 Fregio misterioso. - Archeologia Romana
La regola dei 5 post pubblicati prima di poter inserire immagini è stata eliminata da tempo, per gli indirizzi da quanto ho capito la piattaforma blocca quelli che i suoi algoritmi battezzano come concorrenziali.

Del resto, nel caso degli indirizzi allo stesso modo si comportano gli algoritmi di FB e questo probabilmente vale per tutti i cd social network.
view post Posted: 1/2/2024, 20:11 Fregio misterioso. - Archeologia Romana
Indirizzi
Internet Archive https://archive.org/
Persée www.persee.fr/
Arachne Dainst https://arachne.dainst.org/

Su academia ho già guardato, forse non ho beccato la combinazione giusta di parole nella ricerca, il fatto è che non ho trovato nulla di specifico. Sui due Google idem, lo stesso dicasi per Jstor.
Su Persée credo abbia già dato una occhiata Perseo, nomen omen, anche lui risultati zero.
A ResearchGate sinceramente non ho pensato, non sono iscritto.

Ho cercato liberamente in rete, concluso nulla.

Poi ho tentato con Google image, trovata una infinità di esempi di girali, idem per Vertumno e centauri vari in tantissime pose e mutazioni, nessuna che si attagli alla nostra...

Insomma, sembra non ci sia granché di specifico.
view post Posted: 1/2/2024, 18:13 Sedici città in cambio di un pezzo di giada? - Miti e leggende
Sedici città in cambio di un pezzo di giada?

Premessa.
Un masso di giada grezza, nel caso che segue giada nefrite, è spesso esternamente “coperto” da una specie di pelle che non permette il riconoscimento delle qualità interne della pietra stessa.
La giada “He” è la più famosa in Cina e la sua mitica storia fu messa per iscritto nel 650 a.C.
Si tratta appunto di un mitico masso di nefrite grezza, che sotto la pelle avrebbe “ospitato” una pietra di altissima qualità.
Da Shennongjia è la più alta montagna tra quelle che circondano la gola di Wuxia, all’interno dell’attuale riserva naturale di Shennongjia, prov. Hubei, Cina. Lo stato di Chŭ durò dal 722 al 221 a.C.


A quel tempo un uomo chiamato Bian He, dello stato di Chŭ osservò una fenice che si stava posando sul Da Shennongjia.
Si convinse allora che su quel monte si celasse un tesoro dato che secondo la mitologia cinese la fenice si posa unicamente su pietre di giada.
Dopo aver scalato la montagna e aver a lungo cercato, Bian He trovò finalmente un massiccio pezzo di giada grezza che portò nella capitale dello stato di Chŭ, per poi mostralo con onore al suo re Li.
Ma, nel momento in cui fu chiamato uno dei suoi artigiani per verificarne l’autenticità, credendosi esperto il re dichiarò che la pietra non aveva alcun valore. Fu allora amputato il piede sinistro di Bian He con lo scopo di punirlo per aver causato questa terribile delusione.
Quando salì al trono il nuovo monarca Wu, Bian He offrì nuovamente il suo tesoro al nuovo re, purtroppo, con lo stesso risultato. Dovette allora separarsi dal suo piede destro.
Quando venne il tempo di re Wen, Bian He portò nuovamente la pietra alle porte del suo castello e per sette giorni e sette notti rimase lì piangendo amaramente.
Re Wen inviò dunque un messaggero per sapere ciò che affliggeva tanto Bian, dato che all’epoca l’amputazione era considerata come una piccola punizione. Bian rispose che non piangeva per l’amputazione degli arti, ma che era disperato di constatare che il prezioso regalo che aveva cercato di offrire al suo monarca era stato considerato come una semplice pietra, e che lui, da onesto cittadino, era stato considerato come un impostore.
Re Wen ordinò quindi di tagliare la giada per poi scoprire al so interno una giada purissima. Venne chiamata Giada He, in onore della fedeltà di Bian He; si rispettò così tanto l’onore e la fedeltà di quest’uomo che lo stato di Qin gli espresse la sua volontà di cedere sedici delle sue città allo stato di Chŭ in cambio di questo tesoro magnifico.


Questo racconto riflette il rispetto che provavano i cinesi per la giada e il concetto antico di lealtà (concetto che ormai è andato perdendosi). Si nota infatti il senso assurdo delle priorità di Bian He secondo le quali l’amputazione era poca cosa in confronto al fatto di dover consegnare il tesoro alla sola persona che ne era abbastanza degna, l’imperatore.

Vediamo a cosa ha dato origine questo rispetto per la giada da parte dei cinesi, in particolare quella ricavata dal mitico masso He.

Il più antico ideogramma cinese per la parola yù, giada ma anche pietra preziosa in generale, era composto da tre linee orizzontali, che rappresentavano 3 tavolette di giada, unite da un tratto verticale centrale, così 王.
Nel corso dei secoli, ne vennero cambiati sia il significato, che divenne quello di re o signore, sia la pronuncia, che divenne wáng.

Per indicare la giada venne aggiunta una piccola goccia in basso a destra all’ideogramma originario, che quindi divenne 玉.

Un ulteriore passo fu quello di contornare il nuovo ideogramma “giada” 玉, con un quadrato: è “la zona della giada” e si pronuncia guó.

Si narra che Qínshǐhuáng dì (秦始皇帝, lett. "Primo Imperatore della dinastia Qin", 259 – 210 a.C., a volte chiamato Imperatore Giallo) ordinò ai suoi artigiani gioiellieri di creare un sigillo di giada ricavandolo da He, il mitico masso di bellissima nefrite, e di incidervi gli otto caratteri che dichiaravano che il suo proprietario, cioè l’Imperatore stesso, era portatore del titolo di “Messaggero del Cielo, di longevità e prosperità eterna”, in altre parole, della potenza imperiale assoluta.
Di conseguenza, l’ideogramma acquisì il senso di “zona del potere imperiale” e quindi il significato di regno.

I due caratteri re e regno, scritti di seguito, 王, significano nazione, paese, e si pronunciano wángguó.

Riassumendo


Giada (antico)



Giada (moderno)


Wáng
Re


Guó
Regno


Wángguó
Paese

Con gli ideogrammi cinesi contemporanei, Cina si scrive 中 e si pronuncia Zhōngguó, che letteralmente significa “regno di mezzo” nel senso di “paese al centro di tutto”, ma “regno” è reso con “giada incasellata”, cioè “zona della giada”, quindi la Cina negli ideogrammi è “il territorio della giada, al centro dell’Universo”.
view post Posted: 1/2/2024, 05:53 Storia antica Sicilia - Presentazioni
Giusto per far capire a me e a tutti coloro che contribuiscono alla vita di questo forum: a che cosa dovrebbe essere dedicato un forum, secondo te, se non a chiacchierate e discussioni interne allo stesso?

Copio e incollo la definizione di forum che l'Oxford Dictionary gentilmente mette a disposizione in rete:

"Servizio Internet che permette di inviare e leggere messaggi su un argomento specifico, che restano a disposizione per i commenti altrui"

A che cosa dobbiamo la tua ironia? Cosa ti abbiamo scritto? Che hai pubblicato 3 interventi con testo identico, testo nel quale trascrivi semplicemente un indirizzo nel quale trovare contenuti che evidentemente interessano a te.

Ciò che ci si aspetta in questo e in qualsiasi altro forum, invece, è che si pubblichino contenuti propri o si propongano quesiti e interrogativi, a proposito dei quali si possano intavolare discussioni o fare commenti.
All'interno di questi non è vietato trascrivere indirizzi nei quali trovare contenuti interessanti, ma il primo e fondamentale passo è quello di pubblicare qualcosa di proprio, non semplicemente indirizzare gli utenti ad altri siti.

Detto questo, uno dei tuoi "contributi" l'abbiamo lasciato, cosicché chi tra i nostri lettori è interessato all'argomento trattato all'indirizzo che hai trascritto passa farsi una cultura in merito...
view post Posted: 30/1/2024, 20:45 Storia antica Sicilia - Presentazioni
Gli shamani sono due: uno è specialista in apparizioni, l'altro, più esperto, in scomparse... :lol: :lol: :lol:
view post Posted: 30/1/2024, 19:40 Storia antica Sicilia - Presentazioni
L'altro, ancora presente, si trova in Archeologia delle Magna Grecia...
view post Posted: 30/1/2024, 18:06 Storia antica Sicilia - Presentazioni
Hai scritto già 3 interventi tutti uguali a questo. E solo quelli.
Se sei entrato nel forum solo per fare pubblicità a una pagina di fb, probabilmente la tua, e non intendi dare alcun contributo diretto al forum stesso, puoi anche andartene: non è corretto né educato comportarsi in questo modo
view post Posted: 28/1/2024, 16:36 Nuova maschera Maya in giadeite dal sito di Chochkitam - America Centrale
Il sito di Chochkitam è uno dei cosiddetti siti Maya minori, scoperto pochi anni fa.
National Geographic ha pubblicato in rete l'anticipazione di un articolo in merito alla scoperta e all'assemblaggio ricostruttivo di una maschera Maya in giadeite, trovata nella tomba di un sovrano di quella città, che governò attorno al 350 d.C., in pieno Periodo Maya Classico (200 d.C. - 800 d.C.)

qui si può leggere l'articolo di NG, che credo non resterà disponibile a lungo, dato che ne è prevista la pubblicazione sul numero del prossimo mese di marzo della rivista

https://www.nationalgeographic.com/history...H0OO675Yf_omNyI


mentre un lavoro che illustra il sito si può scaricare a questo indirizzo

https://www.cambridge.org/core/journals/la...B3F42785E19155C

Dato che entrambi sono in lingua inglese, a beneficio di coloro che non conoscono questa lingua riporto in corsivo la mia traduzione del riassunto di quest'ultimo, aggiungendo alcune note mie in stampatello

Grazie ai numerosi riferimenti epigrafici raccolti negli ultimi 35 anni, si registra un crescente consenso tra i mayanisti sull'esistenza di stati egemonici nelle pianure Maya durante il periodo Classico, in particolare quello che fu guidato dal regno Kaanu'l.

Kaanu'l significa "testa di serpente" ed è il nome della dinastia che governò l'importantissima città che gli archeologi, all'atto della scoperta e non conoscendone ancora il nome corretto, battezzarono Calakmul, che a sua volta significa "due colline" perché a quel tempo emergevano dalla selva solo le due altissime piramidi principali, che erano coperte dalla vegetazione e sembravano appunto due colline.

Tuttavia, molti aspetti della sua organizzazione sono ancora scarsamente documentati. Molte domande importanti rimangono senza risposta, soprattutto riguardo al modo in cui il potere veniva esercitato e trasmesso all’interno di questo sistema politico che potrebbe essere diverso dal più piccolo regno Maya.

In effetti, Kaanu'l era molto di più che un regno Maya: era un regno che ne aveva altri "sottomessi", cosa che riuscì solo alla sua grande rivale Tikal e che scatenò importanti guerre tra le due "confederazioni", se così si può chiamarle.


In questo articolo presentiamo nuovi dati, studi archeologici ed epigrafici relativi a Chochkitam, un sito poco conosciuto nel nord-est di Petén.

Il Petén è la regione pianeggiante che si trova a cavallo tra gli stati del messicani di Chiapas e Campeche e la omonima provincia del Guatemala.
Calakmul/Kaanu'l si trova nel messicano Campeche, Chochkitam e Tikal si rovano in Guatemala.

Nonostante Chochkitam fosse un centro di dimensioni minore, i testi epigrafici rivelano la sua posizione politica: era la capitale di un regno con importanti legami con i re della dinastia Kaanu'l e con altre potenze regionali in diversi momenti importanti del periodo classico, inclusi prima, durante e dopo l'egemonia di Kaanu'l.

In pratica fu soggetta alternativamente a Kaanu'l, che prese il sopravvento nel 636 e lo tenne per poco più di un secolo, e Tikal, che primeggiò dopo la sconfitta della rivale, avvenuta attorno al 740.
Tuttavia Kaanu'l non cadde totalmente in disgrazia, pur ridimensionata continuò a essere regno molto potente a capo di una federazione fino al 909 circa.

Sebbene frammentarie, queste ricostruzioni storiche forniscono dettagli preziosi per valutare le ipotesi emergenti su come i re Kaanu'l ottennero e amministrarono il potere.
view post Posted: 27/1/2024, 18:46 Archeologia e antropologia - Scienza e Archeologia
Sono d'accordo con te, Mario, chi non sembra esserlo e ancor di meno sembra d'accordo con LA è Vitali
view post Posted: 27/1/2024, 06:37 presentazione - Presentazioni
Buongiorno Peleset e ben arrivato! Archeologicamente parlando la Sardegna è una terra affascinante e per molti versi ancora poco indagata e incompresa.

Nella mia gioventù ho passato quasi due mesi costaggiù, quando il servizio militare era obbligatorio e sono stato inviato per l'addestramento iniziale in una caserma quasi al centro dell'isola.
Ci sono poi tornato più volte, ho visitato un bel po' di siti nella parte settentrionale e visitato il museo di Sassari...
Va bene, non voglio annoiarti con i mei ricordi di vecchietto, che risalgono a mezzo secolo fa, anche se dall'ultima visita sono passati "solo" 5 anni.

Aspettiamo tue contribuzioni e quesiti, faremo certamente il possibile per commentare ed eventualmente rispondere, per me non sarà molto facile, dato che ho solo una "infarinatura" sull'argomento specifico, ma spero comunque di poter contribuire.

A presto, dunque!
view post Posted: 26/1/2024, 17:45 Archeologia e antropologia - Scienza e Archeologia
In effetti il nesso non si capisce, ma a me sembra molto chiaro quanto scritto da Vitali nelle ultime 3 righe, dopo la chiusura delle parole di Glanzmann

Il che significa - soprattutto guardando alle (pre)potenze che vogliono imporsi ancora in terre a noi vicine - resistenza a oltranza contro l'annullamenti delle identità, contro l'eliminazione delle radici, della storia, dell'arte e della cultura, per finire con quella della sovranità su un territorio che appartiene a chi lo vive e lo coltiva da secoli.

Queste sono parole di Vitali, un archeologo di fama e di valore, visto il suo curriculum, non di Glanzmann, un musicante locale e a noi sconosciuto.

Condivisibili o meno che siano le sue parole, Glanzmann rivendica con esse un suo legame con il territorio e con le genti che lo abitarono, benché non specifichi di che tipo di legame parli.

Ma la chiosa di Vitali a me sembra riconoscere la validità del ragionamento, dato che inizia scrivendo "il che significa", sviluppando e chiarendo quello che è il significato delle parole del "musicante" e scrivendo di "resistenza a oltranza contro l'annullamento ... della sovranità su un territorio che appartiene a chi lo vive e lo coltiva da secoli", riferendosi a chi ci vive oggi: più condivisione di questa delle parole di Glanzmann ...

Da quel che capisco, LA sta dicendo che condividere una siffatta visione in archeologia (e non solo) potrebbe essere pericoloso in quanto porterebbe all'avvio di una deriva razzista.
view post Posted: 25/1/2024, 07:56 Fregio misterioso. - Archeologia Romana
Come scritto in precedenza Brescia è "piena" di reperti di epoca romana, compresi quelli fatti a pezzi e riutilizzarti come materiale da costruzione e non mi stupisce vederne un altro utilizzato in un muretto.
Non abitando costì, tutto ciò che posso fare è girare per le strade utilizzando l'apposita funzione di google maps, ma chiaramente questo non è sufficiente, anche se m ha fatto rintracciare velocemente quello da cui questa discussione è partita.

Quest'ultima foto testimonia quanto rilevato da dceg: purtroppo non ci aiuta a situare correttamente nel tempo il primo.

Guardando con maps via Saleri vedo che l'angolo della casa con via Fiorentini è costituito fini a circa 3 mt di altezza da grosse pietre squadrate, a occhio di epoca romana, come anche l'angolo della casa dopo il voltone del n.ro 10.
Tra l'altro, il pezzo da te fotografato è murato proprio nella facciata della casa d'angolo con via Fiorentini, subito prima del n.ro 16: ho fatto un po' fatica a vederlo, perché è piccolo.

Tutte le case di quella strada che non hanno la facciata intonacata mostrano di essere state costruite almeno in parte con materiale di reimpiego, anche se non sono per ora riuscito a trovare altri pezzi di fregio.
view post Posted: 24/1/2024, 19:48 Fregio misterioso. - Archeologia Romana
CITAZIONE (ARDol @ 24/1/2024, 19:07) 
ognuna delle tre potrebbe rappresentare un viaggio impossibile per dceg.

Ancor di più che per ma ed LA... :( e penso che tu lo sappia ;)
view post Posted: 24/1/2024, 17:21 Fregio misterioso. - Archeologia Romana
dceg è lontanissimo da entrambe, io abbastanza, LA è lontano da Roma e relativamente vicino a Padova, ma non credo abbia tempo per andarci, causa lavoro, forse può tentare col prestito, ma non credo sia possibile perché il volume è classificato "non prestabile", il che significa consultabile solo in biblioteca...
3733 replies since 28/9/2010