Benvenuto Federico
So bene quanto ci si possa sentire disorientati quando si vede avvicinarsi il momento di compiere il salto dal liceo all'università. Cercherò di dare alle tue domande una risposta il più possibile completa, sulla base della mia personale esperienza.
CITAZIONE
Ecco quindi la prima domanda: l'Archeologia è legata indissolubilmente allo scavo? (...) Un' eventuale indagine storiografica fatta sulle tracce materiali "emerse" (studio di epigrafi, tipologie costruttive, simboli, testimonianze pittoriche... ai fini della ricostruzione della storia di un dato territorio) è da considerarsi ancora archeologia?
No. L'archeologia è
anche scavo stratigrafico, ma non solo.
Chi studia un territorio antico e ne ricostruisce l'aspetto, chi analizza le stratigrafie murarie di un edificio in rovina, chi esamina reperti fatti a pezzi nei magazzini di un museo e cerca di ricostruirli e di ridargli un'identità, chi valuta il frutto di un sequestro o cerca di distinguere un manufatto antico da un falso, non è certo meno archeologo di chi scava materialmente nella terra.
Quelle che ti ho nominato sono tutte attività che gli archeologi sono chiamati a svolgere quotidianamente nell'ambito della loro professione. E un'archeologia lontana dallo scavo si può fare tanto più facilmente nel settore dell'archeologia medievale, dove, come anche tu giustamente dicevi, l'archeologo ha spesso a che fare con strutture che non necessitano di essere sempre scavate, in quanto (seppur con qualche trasformazione) sono state di solito mantenute in uso fino ai nostri giorni.
A Firenze, per esempio, la cattedra di Archeologia medievale ha introdotto da qualche anno un laboratorio di "Archeologia leggera" (nome su cui si potrebbe discutere...), che, in sostanza, serve proprio a questo: analizzare le emergenze archeologiche e il paesaggio circostante, cercando di trarne il maggior numero di informazioni, senza dover mettere mano al piccone.
La ricostruzione archeologica si appoggia oggi su un ampio ventaglio di metodi e tecniche di indagine: ci sono gli studi topografici, quelli stratigrafici (relativi alla terra così come all'edilizia), quelli stilistico-iconografici, quelli tipologici, e ancora le analisi di tipo archeobiologico e diagnostico-archeometrico. A tutto questo si aggiunge poi, ovviamente, anche la valutazione del dato storico-epigrafico (laddove disponibile), imprescindibile talvolta per capire quale elemento si abbia davanti e che ruolo abbia avuto nel suo contesto storico e territoriale.
Come dice LA, i confini fra le differenti discipline che concorrono alla ricostruzione storica sono oggi molto più sfumati che in passato, e si tende sempre più a un approccio globale e interdisciplinare. Per fortuna, aggiungo io: perché in passato, spesso, è accaduto che l'archeologo studiasse e pubblicasse una certa statua sulle sue riviste di settore, l'epigrafista studiasse e pubblicasse la relativa base con l'iscrizione sulle sue riviste di settore, e così la comprensione di un'opera nel suo insieme finisse per essere compromessa (non irrimediabilmente, certo, ma al punto da costringere poi gli studiosi successivi a farsi un gran "mazzo" per rimettere insieme il tutto).
All'archeologo, a mio avviso, si deve richiedere oggi questo tipo di approccio multidisciplinare, che non significa assolutamente arrogarsi competenze altrui, né surrogare alla meglio le specificità dei colleghi (epigrafisti, chimici etc.), ma semmai integrare il loro parere e la loro esperienza, avendo chiaro fin da subito quanti e quali dati debbano essere presi in considerazione, per arrivare a una lettura il più possibile completa di un manufatto antico.
CITAZIONE
Seconda cosa: l'archeologo fa lo storico? E fino a che punto? Ovvero, è titolato (anche con l'ausilio della Storia) a ricostruire, sulla base dei ritrovamenti materiali, le dinamiche politiche, economiche, sociali e culturali di un dato tempo e in un dato luogo? Questo attiene al suo mestiere o si limita a quel tanto che basta per correlare e interpretare i propri reperti? (...)
A questa domanda se ne ricollegherebbe poi anche un'altra: lo storico, come figura professionale, esiste veramente? O esiste il giurista che fa la storia giuridica, l'archeologo che fa la storia della cultura materiale, ecc...?
L'archeologia è un tipo particolare di indagine, fra quelli a nostra disposizione, che concorre a ricostruire la storia - non sempre e necessariamente la grande Storia, molto spesso, anzi, è l'anonima vita quotidiana di gente comune (ma sempre di una ricostruzione del passato comunque si tratta). Non solo: anche nel caso di un'anonima storia di vita quotidiana, l'archeologo deve sì cercare di ricostruire sempre il singolo contesto, calandolo poi però nel più ampio ambito storico di pertinenza.
Immagina, per esempio, il rinvenimento di una statua di culto romana in bronzo, pressoché intatta, volontariamente occultata all'interno di un contesto d'epoca paleocristiana. Questo tipo di scoperta può raccontare molto di un periodo buio della civiltà romana, da un punto di vista politico (gli editti degli imperatori che favorivano e legittimavano la distruzione dei simboli pagani), economico (la ricerca di bronzi da rifondere per recuperare metallo prezioso), sociale (l'ascesa del Cristianesimo e la sua influenza sulla vita dell'Impero), culturale (l'idea di una intolleranza che porta a distruggere un'opera d'arte, perché non conforme al pensiero religioso dominante). Ma, al netto della fantasia, basterebbe nominare anche solo alcuni degli storici studi di Carandini, per rendere l'idea di quante informazioni si possano trarre da reperti molto più comuni e meno nobili (come i frammenti ceramici).
Anche da piccoli pezzi di vita quotidiana si possono ricavare dati di grande interesse, che assumono tuttavia maggior senso se calati nel loro contesto storico. Sono strade che partono da punti diversi, ma che alla fine finiscono per intrecciarsi e tendere tutte più o meno verso la stessa meta ideale.
CITAZIONE
nell'indecisione fra archeologia e storiografia, con preferenza -per ora- per la seconda- quale corso di laurea mi consigliate per la triennale? Io, personalmente, propenderei per Lettere classiche, che mi sembra più completo e maggiormente spendibile rispetto alle altre opzioni. Del corso in Storia che ne pensate? Insomma, qual'è, secondo voi, il corso che offre le nozioni e le competenze più utili in vista di un futuro nella ricerca storiografica? (la domanda si allarga poi anche alla magistrale, su cui però ho più tempo per riflettere).
Esiste, e se sì dove, una triennale in Archeologia?
Concordo sostanzialmente con la tua idea di partire da una triennale di Lettere Classiche (magari integrando qualche esperienza sul campo fin dai primi anni, come suggeriva LA, per capire se questa strada ti possa realmente piacere). Triennali in archeologia non credo che esistano (o almeno, non più): oggi mi sembra che si privilegi l'idea di lauree brevi il più generiche possibile, che offrano ampie conoscenze dall'Antichità all'Età contemporanea. Questo può anche avere un suo senso... ma non è il caso di mettersi qui a dissertare sulla questione. Anche il corso di laurea triennale in Storia può comunque essere valido. L'importante è tenere a mente che entrambi ti fornirebbero comunque le carte per tenerti aperta la strada dell'insegnamento scolastico (qualora ti interessasse), e che dalla triennale potresti poi fare comunque il passaggio a una magistrale in Archeologia (magari con qualche corso o esame integrativo, non so come funzioni adesso). Considera però anche che la strada dell'archeologo è molto più lunga di quella del classicista o dello storico: i primi due possono infatti già operare con il titolo magistrale; nel nostro settore, invece, per determinati concorsi e incarichi nella PA occorre invece necessariamente avere almeno un dottorato o un diploma di scuola di specializzazione (meglio ancora se li hai entrambi).
Valuta quindi bene... ma con tutta calma e serenità, che il tempo non ti manca
In bocca al lupo!
E se ti va, apri ogni tanto qualche discussione su temi che ti interessano o ti incuriosiscono: io di Medioevo mi intendo molto poco, ma magari qualche spunto lo puoi trovare da altri utenti.