Ostraka - Forum di archeologia

La villa di Poggio del Molino

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icon11  view post Posted on 19/10/2010, 14:40
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- Γνῶθι σεαυτόν -

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Approfitto di questa giornata libera per raccontarvi dello scavo a cui ho partecipato alla fine di settembre. Qui segnalo, per cominciare, l'articolo comparso sul Tirreno, che preannunciava l'arrivo degli studenti fiorentini sul sito (in realtà si menzionano solo quelli di Pisa e Roma Tre, che però lavoravano sull'acropoli):

http://iltirreno.gelocal.it/piombino/crona...-molino-2304379

Come avete potuto leggere, lo scavo è stato (in parte) autofinanziato, per i soliti problemi dell'ateneo... Un inconveniente di poca importanza, comunque, se penso, nel complesso, a quella che è stata l'esperienza (più che positiva) che abbiamo vissuto, e a quanto ci è rimasto di questo luogo, tornando a casa.

A coordinare le operazioni c'erano i membri di Archeodig, un gruppo di giovani archeologi (diretti dalla dott.ssa Carolina Megale), che, forti della supervisione della Soprintendenza e dell'appoggio di Earthwatch, hanno guidato noi e un gruppo di volontari stranieri nello scavo del meraviglioso sito di Poggio del Molino. Si tratta di un'antica villa romana, sepolta all'interno di una pineta, a picco sul mare (dove, peraltro, una parte dell'edificio era già franata in passato). La villa (che potrebbe forse non essere propriamente una "villa") si articola in una serie di ambienti circondati da un possente muro perimetrale, e contiene al suo interno un giardino, alcune cisterne, una fontana (?), un ambiente termale e uno artigianale (forse adibito alla lavorazione del ferro), nonché alcune stanze riccamente mosaicate (in cui è stata rinvenuta anche una sepoltura tarda, ma sulla cui interpretazione, per adesso, non c'è ancora un giudizio definitivo). Il sito mostra comunque una frequentazione già dall'età del Bronzo (anche durante il nostro scavo sono emersi frammenti di ceramica di questo periodo), su cui poi è stato impiantato, nel tempo, questo centro di produzione (che ha continuato a essere frequentato anche dopo l'abbandono, in epoca tarda).

Il settore di cui ci siamo occupati è stato quello dedicato alle attività artigianali. Trattandosi di uno scavo didattico (e non essendo noi particolarmente esperti), i ritmi non erano chiaramente quelli di uno scavo normale. Per quanto mi riguarda, ho partecipato alla rimozione dei vari strati di crollo, all'elaborazione delle schede US, alla stesura del diario di scavo e a un interessante laboratorio sulla ceramica romana (sono anche stato "iniziato" ai misteri della stazione totale!). Lo scavo era aperto dal lunedì al venerdì, mentre nel weekend eravamo liberi; per gli appassionati, c'è stata la possibilità di visitare vari luoghi di interesse archeologico, come il Museo Archeologico di Piombino, la necropoli di San Cerbone e l'acropoli di Populonia (tutti ben curati e molto interessanti). E' stato organizzato anche un laboratorio di archeologia sperimentale (in cui abbiamo realizzato un ago e un filo da cucito con le tecniche utilizzate dai popoli primitivi).

Nel complesso, come ho detto, si è trattato di un'esperienza più che positiva (perfino io, che non sono mai stato molto attratto dall'archeologia "da campo", ho dovuto ricredermi, ammettendo che questo scavo mi ha davvero sorpreso); sono rimasto molto contento, prima di tutto delle persone che ho conosciuto, del rapporto che si è instaurato fra noi e i membri di Archeodig (nonché con i volontari inglesi e americani che ci accompagnavano sul campo) e di quanto sono riuscito a imparare in queste due settimane di lavoro. Un'esperienza da rivivere? Diciamo che non mi precludo questa possibilità (e chi mi conosce sa bene cosa significa questo, detto da me!).
 
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IunoMoneta
view post Posted on 19/10/2010, 15:34




Ti faccio al volo una domanda: perchè pensate alla lavorazione del ferro? Che tipo di evidenze avete? Piani di cottura, colature, scorie?
 
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view post Posted on 19/10/2010, 15:43
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- Γνῶθι σεαυτόν -

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CITAZIONE (IunoMoneta @ 19/10/2010, 16:34)
Ti faccio al volo una domanda: perchè pensate alla lavorazione del ferro? Che tipo di evidenze avete? Piani di cottura, colature, scorie?

Perché c'era una discreta quantità di scorie di lavorazione del ferro (oltre a diversi focolari, anche in altre zone della casa, forse adibiti a questo scopo). Il terreno di Populonia è peraltro molto ricco di ematite (il minerale da cui si estrae il ferro) e la città è sempre stata famosa nella storia per la lavorazione di questo metallo.

Aggiungo comunque che anche l'identificazione dell'ambiente, per il momento (a che io mi ricordi) resta un'ipotesi. L'area era in parte già stata scavata dall'Università di Firenze in passato, ma poi gli scavi erano stati abbandonati e noi abbiamo ripreso praticamente da dove si erano interrotti.
 
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IunoMoneta
view post Posted on 19/10/2010, 16:14




Molto interessante. Per caso avete provato a passare una calamita sulla terra dell'area interessata dall'impianto produttivo? Colleghe mi raccontavano che era l'unico modo per recuperare schegge metalliche provenienti dalla battitura del metallo che altrimenti difficilmente avrebbero trovato nel terreno. In questo modo avevano documentato che in un certo sito (non ricordo quale purtroppo.... :( ) avveniva tutto il ciclo di produzione dalla lavorazione del minerale grezzo alla realizzazione di oggetti finiti.
 
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view post Posted on 19/10/2010, 16:56
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CITAZIONE (IunoMoneta @ 19/10/2010, 17:14)
Molto interessante. Per caso avete provato a passare una calamita sulla terra dell'area interessata dall'impianto produttivo?

Quando io ero sullo scavo, mi pare proprio di no. Non so se l'abbiano fatto in precedenza (o se l'avessero già fatto gli archeologi fiorentini che si erano occupati del sito). Le scorie che trovavamo scavando nell'area del crollo erano piuttosto grossolane, e comunque non è detto che fossero tutte pertinenti all'ambiente (perché emergevano anche dal crollo). Il problema è che l'area di Baratti è piena di queste scorie. Ci sono però anche tracce di una specie di canaletta in laterizio, che è stata interpretata come probabilmente funzionale a un ambiente per la lavorazione del ferro, e i molti focolari sparsi per tutta l'area hanno fatto ipotizzare che in quel sito (al di là della funzione che la costruzione può aver effettivamente ricoperto) si sia lavorato il ferro in maniera continuata, fin da epoche molto antiche.
 
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icon13  view post Posted on 19/10/2010, 18:07
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Una precisazione:

CITAZIONE (Perseo87 @ 19/10/2010, 16:43)
CITAZIONE (IunoMoneta @ 19/10/2010, 16:34)
Ti faccio al volo una domanda: perchè pensate alla lavorazione del ferro? Che tipo di evidenze avete? Piani di cottura, colature, scorie?

Perché c'era una discreta quantità di scorie di lavorazione del ferro (oltre a diversi focolari, anche in altre zone della casa, forse adibiti a questo scopo). Il terreno di Populonia è peraltro molto ricco di ematite (il minerale da cui si estrae il ferro) e la città è sempre stata famosa nella storia per la lavorazione di questo metallo.

Scusa Moneta, stavo rileggendo la conversazione e credo di averti tratta in errore (perché, a mia volta, ho frainteso la tua domanda): tu mi avevi chiesto perché pensavamo alla lavorazione del ferro, intendendo "in quel particolare ambiente", mentre io avevo capito in generale, del tipo "perché proprio del ferro e non di un altro materiale": ecco perché ti ho detto delle scorie e dell'ematite... Tu, invece, hai posto la domanda limitatamente al saggio in cui abbiamo scavato (giusto?).

Ti ho già in parte risposto nel precedente commento. Mi sembra che l'interpretazione sia venuta principalmente da queste tracce di canaletta, dalla posizione e dalla forma stessa dell'ambiente e dal fatto che, comunque, i vari focolari sparsi per il sito attestano una lavorazione del ferro - come ho detto - abbastanza continuata nel tempo. Le "scorie" (che noi abbiamo sempre chiamato così, ma che forse sono le tue "colature", in quanto avevano l'aspetto di un liquido solidificato) sono tipiche di tutta l'area di Baratti (nella necropoli di San Cerbone, se osservi il terreno dove cammini, noti più scorie/colature che sassi!), quindi non so quanto possano essere importanti ai fini della determinazione della natura di quelle stanze. Purtroppo non so come siano proseguiti gli scavi del turno successivo al mio, né conosco tutta la documentazione riguardo a quell'area. Ripeto, comunque, che al momento si tratta solo di un'ipotesi (che potrebbe naturalmente mutare sulla base di nuovi rinvenimenti).
 
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IunoMoneta
view post Posted on 19/10/2010, 19:42




Sì, le tue sono colature: gocce di metallo fuso che sono "scappate" dal crogiolo. Le scorie vere e proprie sono grumi di varie dimensioni dall'aspetto poroso (hanno tanti buchi rotondi lasciati dai gasi sfuggiti). In qualche caso hanno un lato concavo e uno convesso perchè si tratta di porzioni del metallo fuso contenente impurità che viene "scremato" e gettato al suolo, in piccole buchette, perchè si raffreddi. Qui trovi qualche dato: http://archeologiamedievale.unisi.it/NewPa...alliglosS1.html
 
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Pretoriano-
view post Posted on 20/10/2010, 18:10




Domanda riguardo lo scavo, avete pagato? Se si quanto? Magari mi regolo per l'anno prossimo :P
 
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view post Posted on 20/10/2010, 21:22
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- Γνῶθι σεαυτόν -

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CITAZIONE (Pretoriano- @ 20/10/2010, 19:10)
Domanda riguardo lo scavo, avete pagato? Se si quanto? Magari mi regolo per l'anno prossimo

A quanto ho capito, per questo progetto, il costo doveva teoricamente essere coperto dall'Università. Poi, per i soliti problemi dell'ateneo, questo non è stato possibile (se non in parte). Per quest'anno, le persone che si sono preoccupate dell'organizzazione del campo sono riuscite a fissare una quota di 200 euro a studente (tieni in conto che parliamo di due settimane, e che alloggiavamo in un blocco di appartamenti a schiera, con camere doppie, divani letto, bagno e cucinotto). Quindi, il prezzo è stato più che conveniente. L'ideale sarebbe che riuscissero a coprire la spesa per intero... Ma anche così mi pare decisamente ragionevole (ripeto, vista e considerata l'offerta).

Per il resto, non saprei che dirti Pretoriano. Il progetto riguarda l'ateneo fiorentino, quindi, a meno che tu non sia iscritto lì, non credo che tu possa partecipare (o, quantomeno, non credo che tu possa usufruire della copertura dell'Università)... :(

Edited by Perseo87 - 20/10/2010, 22:51
 
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Pretoriano-
view post Posted on 21/10/2010, 15:11




CITAZIONE (Perseo87 @ 20/10/2010, 22:22)
Per quest'anno, le persone che si sono preoccupate dell'organizzazione del campo sono riuscite a fissare una quota di 200 euro a studente (tieni in conto che parliamo di due settimane, e che alloggiavamo in un blocco di appartamenti a schiera, con camere doppie, divani letto, bagno e cucinotto).

Il prezzo mi sembra piu che ragionevole, anche perchè, in altri scavi ho visto certi prezzi.....

CITAZIONE (Perseo87 @ 20/10/2010, 22:22)
Per il resto, non saprei che dirti Pretoriano. Il progetto riguarda l'ateneo fiorentino, quindi, a meno che tu non sia iscritto lì, non credo che tu possa partecipare (o, quantomeno, non credo che tu possa usufruire della copertura dell'Università)... :(

Non credo ci dovrebbero essere problemi, qualche anno fa partecipai ad uno scavo in parte finanziato dall'Università di Siena, e in parte dai partecipanti, cmq domandare non costa nulla. :P

Edited by Pretoriano- - 21/10/2010, 21:16
 
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view post Posted on 21/10/2010, 19:34
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- Γνῶθι σεαυτόν -

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CITAZIONE (Pretoriano- @ 21/10/2010, 16:11)
Non credo ci dovrebbero essere problemi, qualche anno fa partecipai ad uno scavato in parte finanziato dall'Università di Siena, e in parte dai partecipanti, cmq domandare non costa nulla

Infatti, non ce ne sono. :lol:

Ho chiesto direttamente alla dott.ssa Megale per e-mail, e mi ha risposto che lo scavo è aperto agli studenti di tutte le università (italiane e straniere).
 
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*Elli*
view post Posted on 21/10/2010, 20:28




CITAZIONE (Perseo87 @ 20/10/2010, 22:22)
Per il resto, non saprei che dirti Pretoriano. Il progetto riguarda l'ateneo fiorentino, quindi, a meno che tu non sia iscritto lì, non credo che tu possa partecipare (o, quantomeno, non credo che tu possa usufruire della copertura dell'Università)... :(

mi "intrometto" solo per questo aspetto che viene sollevato qui: se ti riferisci alla copertura assicurativa sì, non si è coperti. Credo sia una regola generale: qualche anno fa quando ero studentessa dell'ateneo pisano ho scavato in un'area di cui invece si occupava l'università di Siena e ho dovuto provvedere con una polizza personale.
quest'anno invece come specializzanda ero tutelata (anche se recentemente ci sono state modifiche al regolamento sulla questione), ma altri ragazzi che venivano dalle università di napoli no.

fine OT :)
 
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view post Posted on 18/2/2011, 21:36
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Segnalo la nuova pagina di Wikipedia, realizzata dalla dott.ssa Megale, sui ritrovamenti e la storia degli scavi dell'area archeologica di Poggio del Molino: http://it.wikipedia.org/wiki/Area_archeolo...ggio_del_Molino.

La voce è molto ben curata, chi è interessato può trovarvi molte informazioni. ^_^
 
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Lydos
view post Posted on 15/4/2014, 17:51




Nella prima metà di luglio, se la sorte mi assiste, ovvero se verrò scelto tra le chissà quante domande di partecipazione inviate, parteciperò allo stesso scavo organizzato dall'università di Firenze.
Di fatto ho scoperto questo forum cercando proprio informazioni su Poggio del Molino.
Per adesso ho ricevuto informazioni ufficiali solo riguardanti le date e i costi, poi ho inviato il modulo... e ora sono qui che spero e sogno ad occhi aperti ahahah.
Casomai fossi scelto vi racconterò la mia esperienza =)
 
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view post Posted on 16/4/2014, 09:07
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In bocca al lupo, allora, a te e un pochino anche a noi! ;) :)
 
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