Ostraka - Forum di archeologia

L'identità dei Bronzi di Riace, una nuova proposta sulla loro origine

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view post Posted on 23/10/2023, 17:28
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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La ringrazio sentitamente per le precisazioni.
Ho ripassato i 5 gli articoli pubblicati in rete che ho letto, mi sono accorto che tutti parlano di agosto, senza precisare il giorno, evidentemente sto battendo in testa...
L'altro errore, molto grave, è farina del mio sacco e me ne scuso ancora una volta.

Attendo con grande curiosità notizie relative agli esami in corso: se confermassero le ipotesi formulate, relativamente all'antichità dell'occhio, sarebbe cosa entusiasmante e le indagini su quei fondali dovrebbero essere riprese al più presto, anche se i reperti e le tracce rilevate fanno risalire a epoca imperiale a nave.
E come Lei ha ben osservato la presenza di una nave di quell'epoca nelle vicinanze dell'altro reperto non implica automaticamente che quest'ultimo abbia a che fare con essa.

Per quanto riguarda la profondità alla quale Lei riesce ancora ad arrivare in immersione, non ne sono minimamente stupito: mio fratello maggiore ha 2 anni più di Lei e ancora riesce a raggiungere i 60 mt senza problemi di sorta. Inoltre, pesca regolarmente in apnea toccando tranquillamente i 20 mt, misurati periodicamente.
 
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view post Posted on 1/11/2023, 09:45

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CITAZIONE (Giuseppe Braghò @ 9/1/2023, 15:11) 
I Bronzi di Riace raffigurano due opliti e dalle terre di fusione estratte dall’interno si è certi che provengano dal bacino del Peloponneso. Non conosciamo Autore/i e i personaggi rappresentati. Si rimanda chi volesse approfondire la reale storia del rinvenimento (suffragata dai documenti ufficiali della Soprintendenza Archeologica di Reggio Calabria) a visitare la pagina Facebook Bronzi di Riace: il vero e il falso - Giuseppe Braghò

Buongiorno sig. Braghò, ho visitato la sua pagina Facebook "Bronzi di Riace: il vero e il falso - Giuseppe Braghò" (avevo in passato gia' letto il suo libro, 'Facce di bronzo', sicuramente interessante).

Tra le altre cose ho letto dell'evento tenutosi a Reggio Calabria poco piu' di un anno fa:

https://www.ilreggino.it/societa/2022/07/1...i-un-dibattito/

evento in cui lei ha proposto all’attenzione del pubblico la registrazione del frammento di una telefonata, ricevuta qualche tempo prima, nella quale l’interlocutore (persona sicuramente qualificata) riferiva cose..

Ho ascoltato il contenuto della telefonata, un audio che si trova in rete:



Le vorrei chiedere, se possibile, se ci sono state novita' in seguito a quella telefonata

grazie
 
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view post Posted on 1/11/2023, 11:32

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Buongiorno. La telefonata - intrigante per molti aspetti - ha attirato l’attenzione della DIA di Reggio Calabria e sono stato, dalla stessa, convocato per relazionare sulla circostanza. Al funzionario preposto e al comandante del Nucleo CC del TPC di Cosenza ho riferito ampiamente quanto in mia conoscenza. Hanno aperto un fascicolo, ovviamente. Le indagini sono in corso, che io sappia. Grazie per l’interesse.
 
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view post Posted on 1/11/2023, 17:19
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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La telefonata dura quasi 15 min e a volte la voce del "testimone" non è chiara, un riassunto del testo, assieme al riassunto di come è stata ricostruita l'intera vicenda dalla stessa magistratura italiana, nella persona del defunto sostituto procuratore Paolo Giorgio Ferri, è disponibile qui

https://www.larotta.it/news2/attualita/867...stro-getty.html

Qui si parla dettagliatamente di quanto trafugato, da Italia, Grecia e altri paesi e acquistato dal Getty Museum e del comportamento delle sue maestranze nei confronti delle sentenze di restituzione e delle richieste di "visitare" i suoi depositi

https://www.ilgiornaledellarte.com/articol...lia/133748.html

Curiosamente la curatrice del Getty dal 1987 al 2005, rinviata a processo in Italia, processo che si è concluso nel 2011 con il proscioglimento dell’imputata per scadenza dei termini, si chiama Marion True: curiosamente perché true in inglese significa "vero"...
Il processo è stato tirato per le lunghe, chissà perché, non ostante le molte testimonianze e prove raccolte dal gruppo di lavoro di Ferri

https://museumsnewspaper.blogspot.com/2011...%20archeologici.
 
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view post Posted on 2/11/2023, 07:54

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CITAZIONE (Giuseppe Braghò @ 1/11/2023, 11:32) 
Buongiorno. La telefonata - intrigante per molti aspetti - ha attirato l’attenzione della DIA di Reggio Calabria e sono stato, dalla stessa, convocato per relazionare sulla circostanza. Al funzionario preposto e al comandante del Nucleo CC del TPC di Cosenza ho riferito ampiamente quanto in mia conoscenza. Hanno aperto un fascicolo, ovviamente. Le indagini sono in corso, che io sappia. Grazie per l’interesse.

Grazie per la risposta. Dal link indicato nel post qui da sopra da Usékar:

www.larotta.it/news2/attualita/867...stro-getty.html

si apprende comunque che la figura principale nella vicenda della telefonata che lei ha ricevuto, l’imprenditore francese Henri Germain Delauze, confidente di chi ha fatto la telefonata, e' deceduto da diversi anni, nel 2012...

un saluto
 
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view post Posted on 2/11/2023, 10:15
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Sottolineo il fatto che se la vicenda raccontata a Braghò dall'anonimo italiano che vive in Inghilterra corrisponde a verità, Deleuze curò tutti gli aspetti della trattativa con la ndrina che rapì Paul Getty III e che portò al "trasferimento" del III bronzo a Malibù, dove si trova la sezione di arte antica del Getty Museum, o più verosimilmente presso l'altra sezione, il Getty Center che si trova su una collina di Los Angeles.

Perciò se il racconto corrisponde a verità, detto bronzo, al pari di molte altre opere citate nell'articolo del Giornale dell'Arte di cui ho trascritto in precedenza l'indirizzo, oggi si troverebbe nei depositi dei due musei situati forse da qualche parte a Los Angeles, chissà se sotto il Getty Center (nb: il Getty Trust controlla anche altre 3 istituzioni...).
Ecco uno dei motivi per cui non ne è mai stata permessa la visita a magistrati stranieri e forse a nessuna persona estranea al personale del museo di più alto grado.

Mi sono sempre chiesto quale possa essere la motivazione che spinge istituzioni museali così famose e importanti a detenere oggetti acquistati illegalmente e talmente noti da non poter essere esposti al pubblico: potrei sforzarmi di capire, senza comunque accettarle, le motivazioni che possono spingere un privato ad ammirare da solo o assieme a pochi fidatissimi intimi oggetti di simile provenienza e impossibili da esporre in pubblico.
Ma una grande istituzione, creata nel 1953 da Jean Paul Getty (non John come molti scrivono) e ha la struttura di un Trust Indenture (A trust indenture is an agreement in a bond contract made between a bond issuer and a trustee that represents the bondholder's interests), inizialmente controllato dallo stesso fondatore,il bondholder, ma dopo la sua morte (1976) amministrato da un consiglio di 13 persone quale interesse può avere a continuare una simile "tradizione"?
 
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view post Posted on 2/11/2023, 11:20

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Delle innumerevoli ipotesi fatte da illustri studiosi sulla datazione, provenienza e artefici dei bronzi, vedasi ad esempio:

https://it.wikipedia.org/wiki/Bronzi_di_Ri...enza_e_artefici

ipotesi a volte piuttosto datate o fantasiose, apprezzo in particolare quella del prof. Castrizio, pur restando sempre nel campo delle ipotesi.

A proposito trovo interessante questo intervento breve ma ricco di spunti fatto alla Camera dei Deputati:

 
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