| Premetto che non è mia intenzione generare una lunga discussione sull'argomento, in quanto, questo è un forum di archeologia, anche se in alcune sezioni, come questa, si può anche discutere di argomenti differenti, ma senza esagerare.
Io non sono un filosofo, ma un biologo molecolare. Ho studiato un pò di storia della filosofia al liceo classico, quindi non so di cosa si occupa la filosofia moderna. Per quello che so, nell'antichità, i filosofi greci (nella Grecia classica la filosofia antica raggiunse un livello altissimo) si occupavano di tutto lo scibile umano.
I filosofi greci, tuttavia, erano convinti di capire tutto usando esclusivamente la forza del pensiero. La scienza, come la intendiamo noi, basata sugli esperimenti e/o le osservazioni, nasce verso la fine del 1500 e durante il 1600, con i contributi di Copernico, Keplero, Galileo e Isaac Newton, per citare i più grandi. Anche se, almeno due studiosi dell'antica Grecia, sono stati scienziati nel senso moderno: Archimede ed Eratostene.
Utilizzando solo il pensiero, i filosofi greci hanno contribuito allo sviluppo della logica e della matematica, utilissime per la scienza moderna, ma in generale non hanno fatto grandi progressi nella comprensione della materia e dell'Universo. I filosofi epicurei avevano elaborato una teoria atomica che un pò fa pensare: la materia è costituita da atomi, unità indivisibili, e le proprietà della materia, come il colore, il sapore, la durezza etc. sarebbero dovute alla forma geometrica degli atomi. Non male per l'epoca!
Nell'epoca moderna, lo studio dell'Universo, della materia, degli esseri vivienti etc. è diventato oggetto della ricerca scientifica, e i filosofi si occupano principalmente di etica, morale ed estetica. Ci saranno senz'altro filosofi che ancora si occupano dei massimi sistemi, e qualcuno potrebbe sostenere che la realtà è un illusione, ma in fondo non dimostrano nulla, rimane la loro personale opinione.
Per quel che mi riguarda, dire che la realtà è un'illusione lascia il tempo che trova, ma anche trovo privo di senso affermare che la realtà esiste di per sè. La realtà è ciò che noi percepiamo: questo è il nostro punto di partenza.
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