Ostraka - Forum di archeologia

Cosa si intende per Giada nel Mesoamerica

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view post Posted on 29/9/2010, 14:44
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Per capire esattamente di cosa si parla quando si tratta l'argomento 'giada precolombiana nel Mesoamerica' occorre innanzitutto fare chiarezza sulla materia prima di cui si tratta, quel minerale genericamente identificato con il vocabolo 'giada'.


Cosa si intende per Giada

Nel parlare corrente ma anche in gemmolologia, sotto il generico nome di Giada, passano due diverse varietà di silicati, una appartenente alla famiglia degli anfìboli, l'altra a quella dei piròsseni.
La genesi di entrambe è dovuta alla deposizione di cristalli in acque termali sovrassature di sali di silicati.
La differenza sta nella pressione e temperatura alla quale sono sottoposte le acque durante il processo di deposizione: nel caso dell'anfìbolo, queste sono sensibilmente inferiori che nel caso del piròsseno.

Le pietre di entrambe le varietà, quando sono prive di impurità, sono assolutamente bianche.

A causa della presenza di impurità di vario tipo, in genere ossidi metallici, assumono un ampio spettro di colorazioni, la più apprezzata delle quali, in entrambe le varietà, è sempre stata quella verde smeraldo: da ciò è probabilmente nata l'ambiguità nella denominazione.
Poichè, in realtà, le due giade differiscono notevolmente per composizione, struttura dei cristalli, aspetto e distribuzione sulla superficie terrestre, in tempi recenti al fine di distinguerle è invalso l'uso di chiamare l'anfìbolo Giada Nefrite ed il piròsseno Giada Giadeite.

La Giada Nefrite o semplicemente nefrite è un silicato di calcio e magnesio o ferro.
Ha struttura feltrata a doppia catena di cristalli, quando viene ben lucidata assume aspetto untuoso e ceroso, è molto comune e distribuita pressochè ubiquitariamente sulle terre emerse.
Di media durezza, tra 6 e 6.5 nella scala di Mohs, è la pietra naturale più tenace che si conosca (la caratteristica tecnica si chiama resilienza e misura la resistenza agli urti), tanto da essere stata utilizzata sin dal neoltico per costruire parti di strumenti da offesa quali punte di freccia, teste d'ascia e di accetta.
Molto apprezzata in Cina, vi costituì oggetto di accurata lavorazione a partire ameno dal III millennio a.C.
In Oceania fu lavorata dai Maori, che produssero piccoli idoli chiamati Hei Tiki nonchè grandi mazze ed asce di uso cerimoniale e piccoli amuleti di grande suggestione, i cui motivi vengono tutt'ora riprodotti dai moderni artigiani locali.
Fu molto apprezzata anche dai Mongoli che ne introdussero la lavorazione in India, durante il così detto periodo dell'Impero Moghul.
In Europa, invece, al di là degli oggetti neolitici e di quelli importati dalla Cina dopo il 1500, si conoscono pochissimi oggetti antichi di nefrite, tutti lavorati in epoca alessandrina, forse in dipendenza del fatto che i latini consideravano la giada pietra negativa, sfortunata, tanto da non avere nemmeno una specifica parola per denominarla.
Sono noti, inoltre, un solo oggetto di arte assira sicuramente in nefrite, così come un solo oggetto appartenente alla glittica egizia, quest'ultimo ritrovato nel corredo di Tut-ankh-Amon.
Non sono noti esempi nella glittica delle altre antiche civiltà mediterranee o africane.

La Giada Giadeite o semplicemente giadeite è un silicato di sodio ed alluminio o ferro, con aspetto e struttura cristallina granulosi, è molto più rara della nefrite e distribuita sulle terre emerse "ad isole".
La sua presenza è accertata solamente in alcune ben precise zone montuose: nel Moguong (attuale Myammar), in Omi Kotaki (distretto del nord del Giappone), negli Urali Polari (Russia), lungo il fiume Ussuri (confine siberiano tra Russia e Cina), nella valle di Sacramento (California USA), in Liguria (Italia), forse sulle Alpi Svizzere e Liguri e nella valle del Rio Motagua (Guatemala).

Di durezza veramente notevole (forse anche oltre 7.5 gradi nella scala di Mohs), è quasi altrettanto tenace che la nefrite ed è stata usata in Europa, analogamente a questa, sin dal neolitico per realizzare teste di ascia e scalpelli di uso solo rituale.
In pratica, le popolazioni europee del neolitico che utilizzarono questa pietra costruirono con la giadeite teste di ascia non funzionali in quanto tali ma destinate esclusivamente ad un uso cerimoniale, probabilmente a causa della grande difficoltà di lavorazione e dell'aspetto lucente e traslucido che assumeva il materiale correttamente lavorato.
Per quanto riguarda la Cina, la giadeite cominciò ad esservi importata dal Moguong nella I metà del XVIII secolo, divenendovi molto apprezzata sino quasi a sostituire completamente la nefrite nella locale lavorazione.
Nel Mesoamerica fu protagonista, pare, di intensi, estesi e complessi traffici commerciali, in quanto venne fatta oggetto di letterale adorazione da parte delle culture Olmeca, Maya e della Gran Nicoya, con la produzione di oggetti di grandissima bellezza e suggestione, molti dei quali vennero importati in Europa dopo la conquista spagnola.




Cosa si intende per giada nel Mesoamerica

Determinare l'esatta composizione minerale di molti lavori in pietra dura è alle volte estremamente difficile.
Nel caso della giadeite, questo dipende dal fatto che molto raramente essa si presenta nella forma di un minerale 'puro'.
In genere, viene rinvenuta in associazione con serpentiniti e quarziti: in effetti, gli affioramenti di giadeite sono sempre mescolati a serpentiniti.
E' da notare che sia la nefrite che la giadeite rarissimamente vengono rinvenute sotto la forma di cristalli di dimensioni apprezzabili ad occhio nudo.
In genere, esse vengono rinvenute in ammassi costituiti da cristalli di dimensioni micrometriche, mescolati a cristalli di quarzo e di serpentino della stessa misura.
In particolare, si parla di giadeite quando il minerale contiene cristalli di giadeite per più del 75%, di giadeitite se ne contiene più del 50% e di serpentinite o quarzite giadeitica se la giadeite è comunque presente ma in piccola percentuale.

Per quanto riguarda il Mesoamerica, la questione viene ancor più complicata dall'uso di chiamare 'jade' il materiale dal quale è stato ricavato qualunque oggetto di piccole dimensioni realizzato in pietra che presenti colorazione verde, verde-azzurro e insomma non sia evidentemente in pietra lavica.
L'indagine condotta dall'equipe di F.W.Lange nel 1992-1993 e pubblicata in Precolumbian Jade, University of Utah Press, 1993 su circa 3000 oggetti presenti in varie collezioni, museali e non, ha portato a concludere che meno della metà degli oggetti classificati come 'jade' erano di vera giadeite.
Del resto, gli Olmechi, i Maya e i Nicoyani hanno effettivamente lavorato con le stesse tecniche e le stesse iconografie pietre 'verdi' molto diverse tra loro per durezza, qualità e composizione.
Questo è accaduto molto probabilmente perchè il colore verde aveva per loro un significato importantissimo e la giadeite era relativamente scarsa, mentre le serpentiniti e le quarziti erano ovunque facilmente disponibili.
In effetti, la pietra verde aveva una grande connotazione magico-religiosa e molto probabilmente definiva la posizione, all'interno della sua comunità, dell'individuo che la portava.
Questo fatto ha portato alcuni archeologi, tra cui lo stesso Lange, a coniare il termine di 'giada sociale' per definire l'industria litica in pietra verde del Mesoamerica.



 
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view post Posted on 31/8/2011, 10:53




A proposito della giada, a Chichèn Itzà la nostra guida (in generale molto brava) catalogava come misteriosa la presenza della giada nella cultura Maya in quanto, secondo la sua interpretazione, in quella zona non c'è la giada, che è invece caratteristica della Cina. L'interrogativo era quindi come fosse arrivata la giada in Mesoamerica. C'è un fondamento, è un retaggio di vecchi studi archeologici incompleti o soltanto una leggenda metropolitana?
 
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view post Posted on 31/8/2011, 11:38
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Giada propriamente detta non ce n'è nemmeno in Cina, la giada nefrite lavorata per secoli in Cina a partire almeno dal neolitico proveniva dalle montagne del Turkestan, mentre la giada giadeite, lavorata in Cina a partire dal 1750 circa, proveniva e proviene tutt'ora dal Myanmar.

La tua guida non è particolarmente ferrata sull'argomento, la giada lavorata dai Maya, esclusivamente giadeite, proveniva quasi tutta dalla Valle del Motagua, nell'attuale Guatemala, in pieno territorio controllato da popolazioni Maya, anche se abbastanza lontano da Chichén Itzá.

Le rotte commerciali dell'epoca erano comunque lunghe e attivissime, tanto per fare un esempio le conchiglie di spondylus trovate nelle tombe Maya provenivano, con tutta probabilità, dalla costa dell'Ecuadór.

Leggi questo https://ostraka.forumfree.it/?t=53104617
 
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view post Posted on 31/8/2011, 12:48
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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In questo topic trovi altre indicazioni circa le ipotesi sulla provenienza della giadeite lavorata nel Mesoamerica in tempi precolombiani
https://ostraka.forumfree.it/?t=54794009

La discussione che ho indicato in precedenza è lunga, giova arrivare almeno fino alla fine della prima pagina.
Buona lettura.
 
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3 replies since 29/9/2010, 14:44   648 views
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