Avevo appena scritto un bel commento, ma c'è stato un problema di connessione ed è saltato tutto...
Vabbè, mi ci rimetto e dico solo l'essenziale: secondo me il Tifone della tomba di Tarquinia non può essere tanto confrontato con raffigurazioni arcaiche di questo stesso soggetto, in quanto la tomba in questione è d'età molto più tarda (II-I secolo a.C.). Purtroppo non ho il LIMC sotto mano (né mi è stato molto d'aiuto il database ceramico dell'Archivio Beazley); ma, a livello di schema iconografico, il Tifone etrusco mi pare molto più inquadrabile all'interno di quella che è la più generica iconografia dei Giganti d'età ellenistica.
Il Tifone dell'età arcaica ha una lunga barba e gambe anguiformi (quando non un'unica coda di serpente); il Tifone di Tarquinia, invece, ha un volto più giovanile, senza barba (almeno, a quello che mi pare di vedere, perché l'affresco è molto danneggiato), capelli ispidi e scompigliati e, soprattutto, non ha gambe anguiformi, ma serpenti che si dipartono dalle ginocchia (mentre la coscia è ancora umana). L'unico confronto che mi viene in mente è quello dell'Alcioneo dell'Ara di Pergamo:
http://it.wikipedia.org/wiki/File:Pergamon...lin_2007017.jpg. Esempi analoghi si ritrovano anche nell'arte romana, seppur generalmente apteri (e talvolta barbati, come in questo mosaico tardoantico):
www.theoi.com/Gallery/Z43.1.html.
Non so cosa di preciso abbia portato a identificare il mostro della tomba di Tarquinia con Tifone (probabilmente, il fatto che riunisce in sé caratteristiche tipiche di un generico Gigante, ma con dettagli - come le ali - che lo rendono in un certo qual modo un tipo "meno comune"). Anche la posizione potrebbe essere indicativa della sua identità: questo schema da "atlante" del soggetto, raffigurato nell'atto di sorreggere la fascia decorativa superiore della tomba, potrebbe essere interpretato come un'allusione al mito stesso di Tifone, che tentò di sollevare la Sicilia contro Zeus e vi rimase schiacchiato sotto (anche se bisogna ricordare che pure i Giganti Encelado e Polibote subirono una sorte analoga nella Gigantomachia).
Infine, per quanto riguarda la presenza di un "proto-Tifone" nelle saghe mitologiche ittite, anch'io avevo sentito parlare di un possibile legame fra il mostro esiodeo e il demoniaco Ullikummi; ma mi pareva che la questione fosse un po' più complicata, e non condivisa unanimemente da tutti gli studiosi (a differenza, per esempio, delle coppie Kumarbi/Crono e Teshub/Zeus). Dovrebbe esserci una piccola appendice in proposito, a conclusione della mia edizione della Teogonia di Esiodo, a cura di Graziano Arrighetti (BUR, 2007); ma confesso che dovrei rileggermela, perché ora non ricordo i termini con precisione... Comunque, in caso di Ittiti, possiamo sempre interrogare anche il nostro Lama su!