Parlando di axis mundi, un esempio è 'el lanzón' di Chavín de Huantár, in Perù
http://www.historiacultural.com/2007/07/1-...o-temprano.htmlwww.arqueologiadelperu.com.ar/chavin2.htmhttp://es.wikipedia.org/wiki/Chav%C3%ADn_de_Hu%C3%A1ntarhttp://en.wikipedia.org/wiki/Chav%C3%ADn_de_HuantarNegli articoli di cui sopra, viene spesso citata la stele Raimondi, chiara rappresentazione totemica tipèica della cultura Chavín
http://it.wikipedia.org/wiki/Cultura_Chav%C3%ADnpersonalmente, non so dirti di più, conosco le culture precolombiane del Perù solo 'a spanne'.
Sempre a proposito di axis mundi, tale era per i Maya quella che noi chiamiamo 'croce', spesso rappresentata nei loro bassorilievi (vedi miei 'trattatelli'
https://ostraka.forumfree.it/?t=57649042 a proposito del bassorilievo che ritrae K'inich Kan Balam II all'interno del Tempio della Croce di Palenque e
https://ostraka.forumfree.it/?t=56147924 a proposito della lastra tombale di Pakal).
Molto spesso, tale axis mundi veniva identificato con la Ceiba, grande e maestoso albero noto anche come Kapok (ceiba pentandra
http://it.wikipedia.org/wiki/Ceiba_pentandra), un albero che cresce in tutta l'America Centrale, può raggiungere i 70 mt di altezza e fornisce la fibra vegetale omonima che è simile al cotone, ma più robusta e leggera.
L'aspetto totemico delle culture centroamericane è rappresentato bene nelle giadeiti costaricensi.
Vedo di precisare meglio.
Per quanto ne so, le culture nordamericane che si espressero anche attraverso i totem sono quelle delle foreste, in particolare della zona nordoccidentale dell'America Settentrionale (perdonami se sbaglio, non sono particolarmente ferrato in materia).
Il totem rappresentava spesso, sempre per quanto ho letto di sfuggita, una specie di 'albero genealogico', la linea di lignaggio, l'lelenco degli antenati, rappresentati attraverso una figura di animale.
In questo senso, le giadeiti del Costarica, create tra il VI sec.a.C. e il VII/VIII d.C., possono essere avvicinate ai totem dei 'pellerossa'.
In realtà, si tratta di oggetti molto piccoli se confrontati ai totem lignei nordamericani, la stragrande maggioranza non raggiunge i 20 cm di lunghezza, rarissimi quelli che arrivano a 25 ed eccezionali quelli che arrivano a 30.
Si pensa rappresentassero grandi personaggi accompagnati dai loro 'alter ego' ed in questo senso sono appunto dei totem, cioè rappresentazioni di più figure 'accovacciate' una sopra l'altra: la figura principale è un essere antropomorfo, interpretato come l'artefice stesso del manufatto, mascherato da essere soprannaturale, che porta sulle spalle o sulla schiena il/i proprio/i 'alter ego'.
Quando attorno al VII/VIII sec. d.C. l'uso della giadeite decadde, monili di significato pressochè identico vennero creati in oro.
Sempre in questo senso, non so se tu abbia mai sentito parlare di 'nagualismo'.
Il vocabolo deriva dal nahuatl 'nagual' o 'nahual', cioè lo spirito guardiano, il compagno di ciascuno di noi che pur essendo immateriale si può materializzare e venire in nostro aiuto se riusciamo a metterci in contatto con lui.
I più 'potenti' tra di noi possiederebbero più di un nagual e non tutti 'inoffensivi' per così dire, alcuni sarebbero dotati di grande aggressività e difficilmente controllabili nel caso venissero richiamati.
Tutte le culture mesoamericane espressero concetti simili a questo, in maniera più o meno chiara, più o meno accentuata (vedi il way dei Maya di cui ho brevemente parlato alla fine di
https://ostraka.forumfree.it/?t=60656089).
Per quanto riguarda i manufatti in giadeite e il loro significato, nella sezione America Centrale del forum troverai numerosi 'trattatelli' al riguardo, corredati da bibliografia.
Per quanto riguarda il nagualismo, se ti interessa dimmelo che cerco riferimenti.