Ostraka - Forum di archeologia

Un quipu di 4500 anni?

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view post Posted on 14/2/2013, 15:34
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Nel 2005 in Perù, nel sito preincaico di Caral, è stato rinvenuto un oggetto che sembra proprio essere un quipu, cioè una di quelle cordicelle annodate che costituiscono una forma di annotazione numerica, ai fini di censimento, ma anche una vera e propria forma di scrittura (vedi discussione relativa, qui nel forum).

L'oggetto è stato datato circa 2000 - 2500 a.C., il che retrodaterebbe di quasi 3000 anni la comparsa di un simile sistema di registrazione, visto che il più antico quipu conosciuto in precedenza è datato 650 d.C.

Foto dell'oggetto www.jigzone.com/p/up/D/AP/A0/1oqq0.jpg
Un po' di collegamenti
http://www.sudamerica.it/portali/struttura...05&cod_sito=001
http://archaeology.about.com/od/ancientwri.../caralquipu.htm (il quipu della foto non è quello di Caral)
http://wiki.sumaqperu.com/es/Caral-Supe

Voglio far notare una cosa.
Sia negli articoli di cui ho citato il collegamento sia in tutti gli altri che ho consultato (e sono molti, alcuni dei quali scritti da "luminari" dell'argomento) non viene fatto alcun accenno ai lavori di Laura Laurencich Minelli sui documenti del Fondo Miccinelli, che ho brevemente illustrato nell'intervento precedentemente dedicato ai quipus https://ostraka.forumfree.it/?t=52208626
La Laurencich Minelli, con il suo lavoro su Blas Valera e la "sconfessione" di Poman de Ayala ha fortemente urtato la "sensibilità" degli archeologi peruviani, i quali hanno deciso di ignorare completamente i suoi studi, seguiti in questo dal tutto il mondo ispanico e anglosassone.
I motivi sono di carattere per così dire razziale: Felipe Guaman Poman de Ayala era un indio diretto discendente degli Incas, di linguamadre quechua, sua madre era figlia di Tupac Yupanqui, l'ultimo Inca, mentre Blas Valera, pur nato in Perù, era figlio di uno degli ufficiali spagnoli di Pizarro, anche se meticcio di lnguamadre aymarà.
Aver tolto a Poman de Ayala la paternità della Nueva Coronica y Buen Gobierno, attribuendone la stesura a Blas Valera, è stato un colpo "basso" non accettato dalla intellighencjia peruviana, pare che la Laurencich sia stata addirittura minacciata di morte per il suo lavoro in merito.

Anche le varie edizioni di Wiki in albionico ed ispanico sui quipus ignorano i lavori dell'italiana, fatta eccezione per le quelle nella nostra lingua, vedi per es. http://it.wikipedia.org/wiki/Felipe_Guaman..._di_Guaman_Poma
 
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view post Posted on 15/2/2013, 11:33
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Riporto, modificati e completati, i testi dei due interventi sui quipus.

I quipus sono rimasti a lungo degli oggetti "misteriosi".
Solo in tempi relativamente recenti si è arrivati alla conclusione che la maggior parte di essi riporti dei calcoli numerici http://it.wikipedia.org/wiki/Quipu

Però, tra il 1984 e il 1986, ad opera di Clara Miccinelli e Carlo Animati, sono venuti alla luce, nell'Archivio Generale della Compagnia di Gesù a Roma e nell'Archivio di Stato di Napoli, una serie di documenti che sembrano gettare nuova luce sia sulle vicende che portarono alla conquista del Perù da parte di Pizarro (l'avvelenamento, prima della battaglia di Cajamarca, di Atahualpa e dei suoi ufficiali facendo loro bere vino moscato, addizionato con veleno ad opera del frate domenicano Johannes Yepes) sia sull'uso dei quipus.

Di questi, esisterebbero almeno 4 tipi diversi: quelli numerici, che sono i più numerosi tra i circa 600 superstiti di cui si ha notizia, quelli che aiutavano a memorizzare delle litanie o dei canti, quelli che registrano avvenimenti storici e successioni dinastiche e quelli che riportavano addirittura poesie o scritti di tipo culturale.

In questo lavoro del 2006, la prof.ssa Laurencich Minelli riassume tutta la storia degli studi compiuti sui manoscritti Miccinelli, a partire dai prini anni '990
http://amsacta.cib.unibo.it/2350/5/Introduzione.pdf
Qui, un po' di storia, con qualche errore ma nel complesso abbastanza attendibile
la storia "ufficiale" della vita di Blas Valera www.edicolaweb.net/arca035t.htm (qui si dice che parlasse la lingua Quechua, ma da altre parti si dice che la apprese in seguito, la sua linguamadre sarebbe stata l'Aymarà)
i vari plagi di Garcilaso de la Vega www.edicolaweb.net/arca035u.htm www.edicolaweb.net/arca035v.htm
inizia la storia del Fondo Miccinelli www.edicolaweb.net/arca035x.htm
contenuto dei documenti del Fondo www.edicolaweb.net/arca035y.htm
nuove notizie su Blas Valera e sul suo primo vocabolario quechua-spagnolo www.edicolaweb.net/arca035j.htm
come decifrare i quipus non numerici www.edicolaweb.net/arca035k.htm

Tali studi sono stati inizialmente accolti con molto scetticismo se non addirittura ostracizzati dal mondo accademico internazionale, Laurencich Minelli racconta di aver paventato addirittura una sua "cancellazione" da quel mondo.
Come si vede dai racconti riportati, invece, la minuziosa ricerca archivistica ha portato a rintracciare tutta una serie di documenti che confermano la veridicità dell'esistenza di Blas Valera, il 'gesuita fantasma' che firma il documento fondamentale dell'archivio Miccinelli e che in esso si autoproclama autore dell'opera sulla conquista del Perù firmata da Felipe Guamán Poma de Ayala e intitolata Nueva Corónica y Buen Gobierno.
Lo studio dei documenti rintracciati nel corso di questa ricerca ha dato origine a tutta una serie di pubblicazioni riportate nel pdf indicato.

Una volta presentati e pubblicati i risultati di questa ricerca e delle prove di autencità dei documenti, in primis al congresso su Blas Valera, Roma 1999 (in questa lettera la studiosa ne dà conto http://sunsite.utk.edu/math_archives/.http...dec99/0117.html), il mondo accademico non ha potuto fare altro che prenderne atto, ragione per cui ormai molti studiosi non mettono più in dubbio che il manoscritto Miccinelli sui quipus sia un importantissimo ed originale documento attraverso il quale tali strumenti di trasmissione della conoscenza possono essere correttamente interpretati.
Giova ricordare che parte dello stesso manoscritto è scritta in maniera criptata ed il primo passo per poterlo utilizzare è stato il rinvenimento, da parte di Clara Miccinelli e di Carlo Animato, di una lettera scritta da un altro gesuita utilizzando lo stesso codice, a fianco del quale il ricevente ne aveva annotato la traduzione in latino.
Questo ha portato alla decifrazione del testo scritto da Blas Valera e alla possibilità di utilizzarlo per decrittare i quipus.

Resta il fatto che di quipus intergri se ne conoscono pochi, anche se periodicamente ne vengono alla luce nel corso di indagini archeologiche. Il censimento più recente parla di circa 600 reperti, molti dei quali praticamente inaccessibili agli studiosi.

Da pagg. 31 in poi, il lavoro pubblicato nel pdf citato all'inizio delinea alcuni risultati e alcune linee guida per successivi studi.

Gli studi continuano, vedi per es.
http://issuu.com/casaeditriceoedipus/docs/cinziaflorio
www.capitolaretv.it/files/rapcampa/...0135%20SITO.pdf
www.quipus.it/estratto_Abaco%20Inca...i%20Calcolo.pdf

C'è un bell'articolo, a firma della solita prof.ssa Laurencich Minelli, nel numero 7, luglio 2008, della rivista Archeo: in esso viene riassunto lo stato dell'arte delle conoscenze sui quipus, che già 4 anni fa erano ormai sufficienti per decifrare praticamente tutti gli esemplari noti.
Il problema, adesso, si è spostato sul fatto che per capre di che tipo di quipu si tratti e di cosa parli è necessario conoscere il significato della chiave registrata all'inizio del cordoncino "orizzontale".
E qualcuno obietta che quindi non si tratta di un sistema di scrittura vero e proprio, bensi di un sistema di registrazione "mnemonico", atto cioè a consentire a chi ha annodato il quipu non numerico il ricordo di un testo da recitare, dopo averlo imparato a memoria.
E comunque, i lavori della studiosa italiana sono bellamente ignorati in tutta la bibliografia estera che ho consultato, vedi più avanti.
Non sono un linguista, quindi ad altri la sentenza...



Nel 2005 in Perù, nel sito preincaico di Caral, è stato rinvenuto un oggetto che sembra proprio essere un quipu.
L'oggetto è stato datato circa 2000 - 2500 a.C., il che retrodaterebbe di quasi 3000 anni la comparsa di un simile sistema di registrazione, visto che il più antico quipu conosciuto in precedenza è datato 650 d.C.
Foto dell'oggetto di Caral http://agutie.homestead.com/files/quipu_caral_oldest.jpg http://wiki.sumaqperu.com/es/images/6/6c/Quipu_caral.jpg
É molto difficile, allo stato attuale delle conoscenze, affermare se si tratti di un quipu vero e proprio e, in caso affermativo, di quale tipo.
In genere, le cordicelle che pendono dalla cordicella "base" sono sottili e portano nodi di diverso tipo distanziati tra loro, oltre che annodati con fili di diverso colore, come in questo esempio https://instruct1.cit.cornell.edu/research/quipu/as38.jpg
Non mancano, tuttavia, esempi di quipus con cordicelle pendenti molto "arrotolate", come in questo caso www.explorebyyourself.com/files/quipus1.jpg
Però, dopo un iniziale ingrossamento per arrotolamento, le cordicelle pendenti tornano ad essere sottili e con evidenti e complicati nodi distanziati tra loro.
Nel caso del supposto quipu di Caral, dopo l'ingrossamento per arrotolamento, le cordicelle pendenti sono quasi tutte tronche, però quelle rimaste riportano effettivamente dei nodi.

Se fosse un quipu di tipo numerico, ci troveremmo di fronte al classico esempio di una registrazione contabile di un qualche tipo, censimento, contabilizzazione di qualcosa di immagazzinato etc.
Se invece fosse un quipu del tipo di quelli studiati da Laurencich Minelli, saremmo di fronte al più antico esempio di scrittura americana, molto più antico della supposta scrittura olmeca.



Un po' di collegamenti
www.sudamerica.it/portali/struttura...05&cod_sito=001
http://archaeology.about.com/od/ancientwri.../caralquipu.htm (il quipu della foto non è quello di Caral)
http://wiki.sumaqperu.com/es/Caral-Supe



Torno polemicamente sui lavori di Laurencich Minelli perchè voglio sottolineare una cosa.

Sia negli articoli di cui ho citato il collegamento sia in tutti gli altri che ho consultato (e sono molti, alcuni dei quali scritti da "luminari" dell'argomento) non viene fatto alcun accenno ai lavori di Laura Laurencich Minelli sui documenti del Fondo Miccinelli.
Laurencich Minelli, con il suo lavoro su Blas Valera e la "sconfessione" di Poman de Ayala, ha fortemente urtato la "sensibilità" degli archeologi peruviani, i quali hanno deciso di ignorare completamente i suoi studi, seguiti in questo da tutto il mondo ispanico e anglosassone.
I motivi sono di carattere per così dire razziale: Felipe Guamán Poman de Ayala era un indio diretto discendente degli Incas, di linguamadre quechua, sua madre era figlia di Tupac Yupanqui, l'ultimo Inca, mentre Blas Valera, pur nato in Perù, era figlio di uno degli ufficiali spagnoli di Pizarro, anche se meticcio ma forse di linguamadre aymarà, etnia sottomessa ai Quechua-Incas.
Aver tolto a Poman de Ayala la paternità della Nueva Corónica y Buen Gobierno, attribuendone la stesura a Blas Valera, è stato un colpo "basso" non accettato dalla intellighencjia peruviana, pare che la Laurencich sia stata addirittura minacciata di morte per il suo lavoro in merito.

Anche le varie edizioni di Wiki in albionico ed ispanico sui quipus ignorano i lavori dell'italiana.
Addirittura, anche il lemma di Wiki in italiano che ho riportato proprio all'inizio ignora quei lavori, arrivando persino ad affermare che solo nel 2005, sulla rivista Science, è stato pubblicato un articolo, firmato da Gary Urton e Carry J. Brezine, in cui gli autori affermano di aver identificato la prima parola quechua scritta nei quipus...
L'unica eccezione l'ho trovata qui http://it.wikipedia.org/wiki/Felipe_Guaman..._di_Guaman_Poma
 
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