Ostraka - Forum di archeologia

Utilizzo del marmo

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Matteus I
view post Posted on 14/2/2014, 20:25




Chiedo a voi, che siete esperti, se è vero, come ad un profano come me pare, che dopo la caduta dell'Impero Romano l'impiego del marmo si è fatto sempre più raro e sopratutto il perchè di questo fenomeno.
Mi viene in mente un largo reimpiego solo in alcune grandi realizzazioni del Barocco ma non certo ai livelli romani
 
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view post Posted on 14/2/2014, 22:11
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A me vengono in mente non poche costruzioni gotiche e poi senza dubbio alcuno il rinascimento, sia nell'architettura che nella statuaria. Comunque si dovrebbero distinguere anche le aree.
 
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view post Posted on 14/2/2014, 22:28
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Certo il marmo, soprattutto dove doveva essere trasportato su distanze lunghe (e in tal caso il trasporto era possibile praticamente solo con natanti), era un materiale costoso, tantè che il riutilizzo fu per lungo tempo pratica comune. Non pochi marmi antichi fiirono però aanche nelle fornaci di calce.
 
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Matteus I
view post Posted on 14/2/2014, 23:23




L'uso che si faceva del marmo sotto l'Impero Romano era, però, veramente massiccio, non mi riferisco soltanto alla città di Roma, penso a Leptis Magna, Efeso, Treviri, Capri...(ma in pratica era onnipresente).
Mi viene in mente che, se non erro, le cave di marmo erano DI PROPRIETA' IMPERIALE. Il che sicuramente riduceva di un bel po' l'impatto economico di un largo impiego di questo materiale.

Certamente, per fare un esempio, lo Stato pontificio dei secoli XVI e XVII non si può neppure mettere a paragone in quanto a disponibilità di pietre di valore a basso costo.
Mi lascia, però, stupito il fatto che anche Nazioni notevolmente più estese ed economicamente assai più rilevanti non abbiano poi ripreso un uso massiccio di questo materiale in età moderna (Sì, ok, i gusti cambiano :B) ).
In Francia mi viene in mente soltanto Versailles (in cui, peraltro, i marmi sono usati solo per gli interni e mai per gli esterni) e qualche piccolo arco di trionfo coevo o quasi.

Di importanti edifici in cui si faccia un ampio uso del marmo in Inghilterra non me ne vengono in mente (sicuramente ignoranza mia). Eppure l'Impero Britannico è stato il più esteso di sempre, e credo, avesse larghe possibilità di attingere a materiali pregiati di questo tipo.

Ma più di tutto, forse, mi lascia sopreso, quello che a me pare un declino dell'edilizia "pubblica".
Intendo dire: le cittadine romane abbastanza importanti avevano tutte il loro anfiteatro, il foro con i luoghi in cui amministrare la giustizia, alcune erano fornite di teatri.
Si può dire qualcosa di simile per le cittadine francesi del XVII secolo? O per quelle inglesi?

Piani così organici non credo si siano visti fino a praticamente l'altro ieri, o mi sbaglio?

CITAZIONE (dceg @ 14/2/2014, 22:11) 
A me vengono in mente non poche costruzioni gotiche e poi senza dubbio alcuno il rinascimento, sia nell'architettura che nella statuaria. Comunque si dovrebbero distinguere anche le aree.

Sì, certamente, una distinzione in aree sarebbe fondamentale come approfondimento, per ora ho lasciato la discussione molto sul generale.
 
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view post Posted on 14/2/2014, 23:39
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CITAZIONE (Matteus I @ 14/2/2014, 23:23) 
Ma più di tutto, forse, mi lascia sopreso, quello che a me pare un declino dell'edilizia "pubblica".
Intendo dire: le cittadine romane abbastanza importanti avevano tutte il loro anfiteatro, il foro con i luoghi in cui amministrare la giustizia, alcune erano fornite di teatri.
Si può dire qualcosa di simile per le cittadine francesi del XVII secolo? O per quelle inglesi?

L'edilizia pubblica è principalmente rappresentata dagli edifici di culto, che spesso avevano anche funzioni legate alla vita civile, ad esempio come luoghi di riunione. cfr Dante, Inf. X,87: "tal orazion fa far nel nostro tempio"
 
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Matteus I
view post Posted on 14/2/2014, 23:52




E' vero, ma pensa appunto alla Firenze di Dante, vi era il Battistero, la cattedrale era ancora l'antica Santa Reparata, Palazzo dei Priori doveva essere costruito (c'era solo qualche pietruzza ancora), molte case torri, e non molto di più.
 
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view post Posted on 15/2/2014, 00:07
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Verissimo, e questo vale non solo per Firenze. Le grandi cattedrali gotiche transalpine in genere non usano il marmo ma pietre locali, spesso arenaria. Il discorso certamente si potrebbe inserire in quello più ampio sui mutamenti economici, demografici, culturali ecc. occorsi nelmedio evo. Un discorso certo complesso e differenziato. Avevo in proposito richiamandomi ad alcuni aspetti aperto anni or sono qui una discussione relativa alla ricezione dell'antichità nel medio evo: https://ostraka.forumfree.it/?t=51781925
 
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Matteus I
view post Posted on 15/2/2014, 00:49




La discussione che hai appena postato è molto interessante.
Guardavo giusto ora qualche dato sul Foro di Traiano e sulla Basilica Ulpia. La pavimentazione della piazza era realizzata totalmente in marmo (circa 3000 lastre, i dati si trovano su Wikipedia e ci sono ottime citazioni bibliografiche). Inoltre questa non era certo un'eccezione...di sicuro era pavimentato in marmo il Campo Marzio e chissà quante aree.

Non posso che essere d'accordo con te quando dici che le cause vadano ricercate in un più ampio contesto di mutamenti economici, sociali e religiosi.
 
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view post Posted on 15/2/2014, 12:49
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Ciao Matteus, benvenuto nel forum!
Se posso dare il mio contributo alla discussione, direi che l'impiego del marmo a Roma prese il sopravvento a partire da Augusto, che iniziò ad utilizzare massicciamente le cave di marmo di Carrara. Il marmo greco, dell'Isola di Paros, assai pregiato ed "esotico" era molto costoso usato per la statuaria, prima dell'introduzione del marmo italico. Lo sfruttamento delle cave di Carrara ha permesso di fare la Roma di marmo come la conosciamo noi.
Il fatto che in ogni città dell'impero vi fossero edifici con elementi di marmo, è spiegabile con l'estensione dell'impero stesso, poichè possedeva gran parte dei territori mediterranei con giacimenti di marmo, non solo bianco ma anche di altre colorazioni: Grecia, Asia Minore e Africa Settentrionale.

Dopo la caduto dell'Impero Romano non vi fu più un utilizzo massiccio di tale materiale, perchè non vi erano più quelle risorse economiche e umane delle epoche precedenti. Questo ha fatto sì che il marmo tornasse ad essere un materiale assai raro e costoso, da utilizzare in chiese e palazzi aristocratici.
Il riutilizzo del marmo antico , poi, nel medioevo ha avuto tendenzialmente due sbocchi. Da un lato templi e palazzi venivano letteralmente smontati per costruirne di nuovi (cave di marmo già sbozzato e facilmente utilizzabile), altre volte il marmo veniva utilizzato per fare la calce.
Concordo con Dceg quando afferma che i materiali da costruzione dipendono da ciò che fornisce il territorio. Ad esempio, dove vivo io è pieno di argille, e la maggior parte dei centri storici costruiti nel medioevo sono completamente in mattoni, leggeri e poco costosi. Anche i romani sapevano questo, tant'è che gli edifici erano costruiti in mattoni e poi ricoperti di marmo.

Per usare il marmo bisogna avere dei giacimenti vicini o comunque non a grandi distanze, perchè altrimenti comporta spese esorbitanti. Spese che dopo la caduta dell'impero in pochi si potevano permettere!

ciao ^_^
 
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view post Posted on 15/2/2014, 12:56
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Non mi intendo molto di archeologia altomedievale, ma ritengo che, almeno in Italia, l'abbandono dell'uso del marmo debba essere imputato soprattutto all'avvicendarsi delle varie ondate di popoli barbari stratificatesi sul substrato romano superstite. A questa motivazione iniziale, poi, potrebbero essere legati anche problemi secondari.

Penso, in primo luogo, all'ubicazione delle varie cave di marmi colorati.
Se si escludono le cave del marmo bianco di Carrara (o 'lunense'), aperte nell'età di Cesare (circa alla metà del I secolo a.C.), infatti, noterete che tutte le principali cave di marmo impiegate dai Romani si trovavano perlopiù in Oriente: giusto per ricordare i siti principali di estrazione, in Attica c'erano le cave di marmo Pentelico, dall'Eubea giungeva il marmo detto 'cipollino', dal Peloponneso si importavano il marmor Tenarium e il lapis Lacedaemonius; svariati marmi policromi arrivavano anche dalle Cicladi, mentre la Frigia forniva il marmo 'pavonazzetto', l'Egitto offriva vari tipi di granito e porfido e qualcosa arrivava anche dalla Tunisia (il cd. marmo 'giallo antico').

Probabilmente, già con le invasioni longobarde si va un po' perdendo quest'uso massiccio del marmo nell'edilizia, vuoi per una certa 'cultura' del nuovo popolo dominante (non avvezzo a questo tipo di materiali e di gusti decorativi), vuoi anche perché gli eredi dell'Impero d'Oriente, comunque, difficilmente avrebbero concesso scambi commerciali di queste materie prime di grande valore con quegli stessi invasori che si erano impossessati della metà occidentale del loro Impero (e che, a più riprese, diversi imperatori di Bisanzio cercarono di ricacciare fuori dalla penisola italiana).
 
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Matteus I
view post Posted on 15/2/2014, 13:49




Sono in sostanza d'accordo con le vostre analisi e mi fa piacere che qualcuno più esperto di me confermi qualche idea che mi ero fatto.
Non sono molto ben informato su una cosa...da quanto avete detto mi pare di capire che l'Europa "occidentale" al di là delle cave carraresi, sia in realtà assai povera di marmi. E' corretto?

Questo spiegerebbe, in parte, anche perchè le grandi Nazioni europee non hanno fatto un uso tanto massiccio di questa materiale di pregio, sueppur governate da personaggi che certo avevano la stessa volontà di autoglorificarsi degli imperatori romani....

In ogni caso grazie a tutti per la bellissima accoglienza e complimenti per la vostra competenza.
 
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view post Posted on 15/2/2014, 14:22
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CITAZIONE (Matteus I @ 15/2/2014, 13:49) 
Non sono molto ben informato su una cosa...da quanto avete detto mi pare di capire che l'Europa "occidentale" al di là delle cave carraresi, sia in realtà assai povera di marmi. E' corretto?

Questo spiegerebbe, in parte, anche perchè le grandi Nazioni europee non hanno fatto un uso tanto massiccio di questa materiale di pregio, sueppur governate da personaggi che certo avevano la stessa volontà di autoglorificarsi degli imperatori romani....

Su questo non saprei darti informazioni più puntuali.
Se l'Europa e il Mediterraneo Occidentale in generale siano (in passato come oggi) aree geograficamente più 'povere' di cave di marmi, rispetto alla loro controparte orientale, non posso affermarlo con certezza. Che le grandi cave di marmi pregiati, almeno in età imperiale, fossero soprattutto nella parte orientale del Mediterraneo, in ogni caso, è un dato certo (magari potevano esserci anche alcune cave in Europa, rimate sconosciute fino a epoche più recenti, oppure note ma non coltivate intensivamente, per le più svariate motivazioni). Personalmente, nell'area occidentale dell'Impero, io ricordo solo le cave del marmo di Simittus (il già citato 'giallo antico') e quelle del m. lunense (e cioè, di Carrara).

Noto solo ora che, alla voce 'Marmo' della Treccani online (che ti consiglio di scorrere, se ti interessano le varie tipologie di marmo usate dai Romani), si parla anche di cave di marmo aperte in età tarda sui Pirenei, e rimaste attive fino agli inizi dell'età medievale (indice, dunque, che questo materiale, seppur in minor misura, fu utilizzato anche dopo il crollo dell'Impero): http://www.treccani.it/enciclopedia/marmo_...;-Arte-Antica)/.
 
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Matteus I
view post Posted on 15/2/2014, 14:28




Mille grazie Perseo
 
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view post Posted on 15/2/2014, 14:37
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CITAZIONE (Matteus I @ 15/2/2014, 13:49) 
Sono in sostanza d'accordo con le vostre analisi e mi fa piacere che qualcuno più esperto di me confermi qualche idea che mi ero fatto.
Non sono molto ben informato su una cosa...da quanto avete detto mi pare di capire che l'Europa "occidentale" al di là delle cave carraresi, sia in realtà assai povera di marmi. E' corretto?

In Italia di cave di marmo ne abbiamo molte, dalle Alpi alla Sicilia, ma le cave di Carrara sono le più famose, grazie anche al Rinascimento. La statua del Mosè di Michelangelo è stata scolpita su un blocco di marmo di Carrara, per dirne una! :)

Una risposta sicura sulla presenza i cave di Marmo in Europa non te la posso dare, ma ti posso far un esempio del Portogallo. Nella città di Evora c'è un tempio romano costruito in granito, di cui resta una buona parte del colonnato! Noi utilizzavamo il marmo, loro il granito!
La presenza di marmo nel sottosuolo è una questione ancora diversa, poichè si entra nella geologia! L'origine geologica di un determinato territorio, comporta la presenza di determinate tipi di pietre. Per avere il marmo si devono avere giacimenti originari di calcare o dolomia, di natura sedimentaria marina (con depositi di fossili). Il fatto che il territorio italiano in gran parte di origine sedimentaria marina può spiegare la diffusione di questo tipo di materiale. Questo processo di formazione non è avvenuto per il resto d'Europa, poichè accaduto in epoche assai più remote e con forme di vita assai elementari e senza gusci che si fossilizzassero.

;)
 
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view post Posted on 15/2/2014, 15:01
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Il marmo rosso di Verona viene utilizzato da almeno due millenni, l'Arena di Verona ne è un esempio, un altro il Palazzo Ducale di Venezia e Venezia è una città in cui durante il medio evo venne utilizzato molto marmo nelle costruzioni, in questo certamente piu "orientale" che "occidentale". La Basilica di S. Lorenzo a Firenze mostra bene che cosa c'è sotto le facciate di marmo (http://commons.wikimedia.org/wiki/File:San...zo_Facciata.JPG)

In molte regioni italiane si trovano giacimenti di marmo, sia nella zona peninsulare che anche nella regione alpina (Asiago, Trento, Laas in Val Venosta, anche la Pietra di Aurisina viene annoverata tra i marmi). A nord delle Alpi i giacimenti sono meno diffusi ma non del tutto assenti. Mancano marmo e pietre in genere nel Nord della Germania dove si è sviluppata una forma di architettura particolare, il gotico baltico in mattoni (http://it.wikipedia.org/wiki/Gotico_baltico).
Esempi di architettura barocca in mattoni a vista si trovano diffusi a Torino, Palazzo Carignano primo tra molti.

Per quanto riguarda le tecniche di costruzione quanto dice Cerebia è vero. Mentre le costruzioni greche erano di pietra, non sempre di marmo, eventulmente ricoperta di uno strato di intonaco e dipinta, i Romani spesso rivestivano di marmo costruzioni di mattoni o di opus caementicium.
Sulle tecniche di costruzione romane ricordo il volume già citato più volte su questo forum:
Jean-Pierre Adam, L'arte di costruire presso i romani. Materiali e tecniche, 1994, ISBN: 978-8830408555

Sulla politica artistica ed edilizia di Augusto, che a sua detta trovò una città di mattoni e ne lasciò una di marmo, pure giustamente citata da Cerebia:
Paul Zanker, Augusto e il potere delle immagini, 2006, ISBN: 978-8833916873
 
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