CITAZIONE (lino85 @ 31/8/2014, 20:30)
Qualcuno di voi sa indicare casi simili di notevole differenza tra storia insegnata nei manuali di scuole superiori e ultimi risultati della ricerca archeologica e storiografica?
Il paragone è difficile e quasi improponibile, ma anche per quanto riguarda la storia della Mesoamerica precolombiana le discrepanze tra "verità archeologica" e insegnamento scolastico sono molto grandi.
Ad es., nei testi prevale ancora l'opinione degli anni '970, diffusa da E.J.S. Thompson, dei Maya paragonati agli Ateniesi dell'antichità, popolo pacifico dedito all'astronomia e alla matematica.
L'immaginario collettivo, invece, è stato travolto dalle idee dei fantacosi prima, von Deniken e Kolosimo in testa (i Maya dscendenti degli alieni e degli Atlantidi), seguiti dai seguaci di Psichedelia (funghetti ed erbette per tutti) e infine da quelli che chiamiamo New-agers (Maya, Hopi, Toltechi etc. depositari di una cultura plurimillenaria in pace con la natura e la Terra-Gea, i 13 teschi di cristallo che si riuniranno per salvare la Terra...).
Non va molto meglio per il Perù, sempre e solo Incaico, quando il nome Inka era quello del loro capo supremo (si potrebbe paragonare al nostro Imperatore) e la relativa cultura si espresse solo a partire dal XIV sec. d.C., mentre pressochè infinite sono le culture che la precedettero, a partire almeno dal IV millennio a.C.
Idem dicasi per le culture della Colombia, citate sempre e solo per l'El Dorado.
Potrei continuare, sia con l'America che con l'Africa Nera (i sopravvalutati Dogon, degli altri nulla...), con le culture del Corno d'Africa (per tutti, i Falasha, neri eritrei di religione ebraica, che si dicono discendenti dall'unione tra Salomone e la regina di Saba...).
Voglio citare ancora le culture cinesi: quanti di noi sanno che i cinesi sono ben altro che una etnia unitaria, quella dei maggioritari Han? Delle mummie del Tarim/Taklamakan (almeno 2000 a.C., tratti caucasici, occhi azzurri, capelli rossi, statura "fuori misura" per l'epoca, a volte oltre i 180 cm, popolazioni già citate da Plinio il Vecchio) alle culture della Mongolia Interna (almeno 5000 a.C.) e del basso Yanzi (o YangTze come mi insegnavano ai suoi tempi, circa 4500 a.C.) cosa ne sappiamo dai testi scolastici? E degli Uyghuri, oggi islamizzati, che abitano la zona del Turkestan, un tempo regno autonomo prima animista poi buddista, oggi chiamata regione Xinjiang Uyghur in piena esplosione autonomista/indipendentista con sanguinosi attentati dinamitardi pressochè giornalieri nei confronti dell'amministrazione centrale diretta dagli Han?
Infine, sempre nell'Estremo Oriente, cosa ci viene detto del fatto che il neolitico e soprattutto la produzione di terracotta nasce tra Siberia, Mongolia Interna, Corea e Giappone e che la attestazione della terracotta in quelle zone data dal 20000 a.C.? E che le più antiche pietre verdi levigate sono state rinvenute in Giappone e hanno la medesima datazione?
Dell'Oceania, si dice qualcosa di Maori e aborigeni australiani, ma quasi nulla.
I motivi sono differenti. E qui, esprimo opinioni del tutto personali.
Nel caso dell'America, forse solo per la zona a nord del Messico esistono ancora motivi ideologico-politici, per l'America Latina il tutto è retaggio delle opinioni diffuse con la seicentesca colonizzazione spagnola e di quelle espresse dai primi archeologi, dalla fine del '700 agli anni '980, condite con quelle dei più recenti fantacosi/psichedelici/new-agers.
Per Africa Nera e Corno d'Africa, credo che il motivo sia da ricercare nel fatto che la cultura occidentale ancora vede quella parte del continente come una fonte di rcchezza da sfruttare, non come una zona da studiare.
Per l'Estremo Oriente, esistono in effetti forti motivi politico-culturali.
Nella zona occupata oggi dalla RPC, c'è ancora il bisogno di affermare la supremazia culturale degli Han e del cinese mandarino, loro lingua principale.
In Giappone, le popolazioni di origine mongolo-cinese che occuparono l'arcipelago a partire probabilmente dal V sec. a.C. hanno avuto la necessità di cancellare anche il ricordo della popolazione dai tratti caucasici che abitava prima del loro arrivo almeno parte delle isole. Restano pochi Ainu, confinati nella più settentrionale delle isole, Hokkaido.
E mi fermo qui, sono tutt'altro che un esperto di antropologia culturale. E magari, ho scritto già qualche fesseria.