Ostraka - Forum di archeologia

L'identità dei Bronzi di Riace, una nuova proposta sulla loro origine

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view post Posted on 15/12/2020, 06:50
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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@Mario: in verità, ne avevo vagamente sentito parlare, ma non me ne ero mai interessato in precedenza. Mi hai fatto venire la curiosità e mi sono messo a cercare in rete, non ho faticato poi molto a trovare i testi del decreto, della sentenza e degli altri due documenti di cui ho trascritto l'indirizzo.

Circa la cifra che sarebbe stata liquidata a Mariottini, ne parlano in molti, vedi per es. questo lungo post del 2014, pubblicato in un forum della nostra stessa piattaforma, dedicato ai cercatori con metal detector

https://metaldetectoritalia.forumfree.it/?t=69589815

Il post sembra un copia-incolla da un articolo di una nota rivista settimanale, nel quale si parla di una specie di "tariffario" del Ministero e di alcuni contenziosi in essere al momento della stesura dell'articolo in questione. Si parla ancora di ricompense in lire, quindi deve essere molto datato o riferirsi a fatti ben precedenti il 2014.
Ho cercato l'articolo in rete, non sono riuscito a trovarlo, mi sembrano interessanti alcuni passaggi, per es. questo

<<bronzi DI RIACE? TI DO 125 MILIONI
Il tariffario del ministero dei Beni culturali
Non sono più di un centinaio gli italiani che ogni anno denunciano qualche ritrovamento archeologico. E quasi sempre queste denunce sfociano in lunghi contenziosi con le soprintendenze per il cosiddetto premio di ritrovamento. Secondo la legge, infatti, chi si imbatte in un reperto e lo riconsegna allo Stato ha diritto a un massimo di un quarto del valore dell'oggetto. O a un quarto degli oggetti stessi (per esempio, 5 vasi romani su un lotto di 20). Il punto è che le soprintendenze tendono a sottostimare il valore dei beni recuperati e il premio viene rifiutato dal ritrovatore. Si devono così costituire speciali commissioni arbitrali. Insomma, le procedure scoraggiano le denunce spontanee. Tra i pochi ad avere accettato il compenso propostogli, Stefano Mariottini, il sub romano che nel 1972 incassò 125 milioni per avere scoperto i Bronzi di Riace. Per i premi di ritrovamento il ministero dei Beni culturali prevede a bilancio un apposito capitolo di spesa: quest'anno, appena 46 milioni. Di volta in volta, però, la Quarta divisione del ministero, che si occupa di archeologia, provvede all'integrazione con domande al Tesoro: nel 1998 1 miliardo e 755 milioni per 34 premi, quest'anno già 529 milioni per 18 premi.>>

Nel post c'è anche questa affermazione

<< Scilla (Toni Scilla, armatore del peschereccio Capitan Ciccio di Mazara del Vallo, che recuperò la statua bronzea dell'Eolo nel marzo 1998, più precisamente un satiro danzante, ndr), per l'Eolo, non ha ancora visto una lira. E ha un contenzioso aperto con la soprintendenza di Trapani. Il valore della statua è stato stimato in un miliardo e 700 milioni e ai pescatori, secondo la legge, spetterebbe al massimo un quarto di questo valore, poco più di 400 milioni.>>

Per quanto sono riuscito a trovare, https://antoniomurzio.wordpress.com/tag/capitan-ciccio/ , la Regione Sicilia nel 2005, per bocca dell'allora assessore regionale ai beni culturali, assicurò all'equipaggio del peschereccio una ricompensa tra i 4 e i 5 milioni di euro, in base al parere di un perito, il quale avrebbe stimato il valore del satiro 10milioni€ e l'assessore avrebbe pensato di liquidarne il 50% all'equipaggio del peschereccio, cosa errata, dato che la percentuale max da liquidare in questo caso (vedi sentenza e decreto) è del 25%
In ogni caso, si sarebbe trattato di una valutazione ben superiore alla rivalutazione attuale dei 125 milioni liquidati al Mariottini, anche se la effettiva liquidazione del premio annunciato per il satiro non arrivò a tanto.
Pare, infatti, che nel novembre 2011 siano stati liquidati all'equipaggio (5 persone) 800mila€, corrispondenti ad un valore di stima di poco più di 3milioni€, vedi https://www.esplorasicilia.com/notizie-sic...atiro-danzante/ il che, considerato che si tratta di un solo bronzo, oltretutto mutilo, mi sembra in linea con la ricompensa attribuita al Mariottini.
Di conseguenza, mi sembra che ci sia una effettiva prassi seguita: si fa stimare il valore del bene da uno o più periti, che esprimono un parere in base a quanto si suppone sarebbe la valutazione del mercato, poi con chi ha rinvenuto il bene si concorda o si cerca di concordare la effettiva ricompensa, cosa che porta anche a contenziosi, che si trascinano per anni.

Mi sembra interessante leggere, nel forum di cui ho trascritto l'indirizzo all'inizio, anche gli interventi successivi a quello iniziale, nei quali si può leggere l'opinione, a volte sfrontata, a volte decisamente errata dei "cercatori", vedi post di Aplu, nel quale parla dell'Inghilterra, che ha una legislazione in merito ben differente dalla nostra e non è affatto vero che abbia tutta questa disponibilità di fondi.

Piccola aggiunta, un po' OT, ma non tanto.
Ricordo che tempo addietro, in una discussione riguardante il ritrovamento di oggetti lignei in un canale, LA fece presente che gli sembrava che la questione diventasse spinosa da trattare, perché nel testo del decreto che ho riportato non si parla di acque interne.
Ho controllato, in effetti si parla di rinvenimento sul suolo e/o nel sottosuolo e in acque marine, ma non di acque dolci...
 
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view post Posted on 15/12/2020, 13:12

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Veramente ho detto una cosa del genere?
Boh, chissà cosa pensavo. ;)

Forse in quella vecchia discussione si era ventilata l'eventualità di un paradossale caso di acque interne di proprietà catastale totalmente privata.

Comunque che pitocchi questi cercatori di tesori: trovi una cosa che non è tua (e che tra l'altro ti era vietato di cercare) e che sai benissimo di chi è, insomma la restituisci e basta, no? (cosa del resto che a mia esperienza accade quasi sempre nei ritrovamenti veramente casuali, quelli fatti da chi era sul posto veramente solo per caso).
 
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view post Posted on 15/12/2020, 17:02
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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CITAZIONE (LAVORI ARCHEOLOGICI @ 15/12/2020, 13:12) 
Forse in quella vecchia discussione si era ventilata l'eventualità di un paradossale caso di acque interne di proprietà catastale totalmente privata.

Si, è proprio così, la discussione è questa https://ostraka.forumfree.it/?t=73090515 e ne hai accennato nel penultimo intervento della prima pagina.
Nella pagina seguente, il primo intervento è di Iuno Moneta, che precisa che avendo l'Italia ratificato la Convenzione di La Valletta, non esiste più, in forza di questa convenzione, la distinzione tra acque marine o acque interne dolci, si parla solo di "oggetti rinvenuti sott'acqua", per cui...
 
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view post Posted on 18/12/2020, 09:02

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Eh, ma le acque interne, di solito no, tuttavia in casi eccezionalissimi potrebbero effettivamente essere di proprietà totalmente privata e in tale strano caso la faccenda potrebbe assumere un profilo giuridico molto particolare (perché nessuna norma nemmeno internazionale ha secondo me veramente equiparato il sottacqua al sottosuolo; il sottacqua è tutelato in quanto le acque si intendono pubbliche o addirittura internazionali, mentre la provenienza dal sottosuolo è da noi il presupposto per la proprietà demaniale del nuovo ritrovamento).

Però è un po' una contorsione di esegesi normativa riguardo alla quale non metterei la mano sul fuoco fintanto che non ci fossero delle sentenze.
 
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view post Posted on 8/1/2023, 15:25

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Salve a tutti. Sono Giuseppe Braghò, autore dell’inchiesta giornalistica intorno al fumoso rinvenimento dei Bronzi di Riace. Tale indagine è “fiorita” in un libro: “Facce di Bronzo - personaggi & figuranti a Riace” (2008, Editore Pellegrini) che consiglio a quanti volessero approfondire la realtà delle circostanze prima, durante e dopo il ritrovamento. Il volume è corredato da numerosi documenti ufficiali della Soprintendenza Archeologica di Reggio Calabria e, in ragione di ciò, non lascia spazio ad “ipotesi”. Le Iene (piaccia o meno il metodo giornalistico) hanno il merito di aver rappresentato cassa di risonanza intorno al personale lavoro ma, faccio presente, ogni fatto da loro descritto o supportato è unicamente frutto del mio impegno. Nel 2017 ho pubblicato “I Bronzi di Riace nei documenti ufficiali del ritrovamento” (Editore Meligrana) ed ognuno, volendo, potrà giudicare il reale stato di cose. I documenti pubblicati, in quanto tali, non devono essere “interpretati” ma “letti”. Dopo di che potremo argomentare ancora, se lo vorrete.
 
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view post Posted on 8/1/2023, 18:16
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CITAZIONE (Giuseppe Braghò @ 8/1/2023, 15:25) 
Salve a tutti. Sono Giuseppe Braghò, autore dell’inchiesta giornalistica intorno al fumoso rinvenimento dei Bronzi di Riace.

Fumoso o famoso? Ci starebbero bene forse entrambi.
 
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view post Posted on 8/1/2023, 20:26

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“Fumoso” ma ancora poco “famoso”.
Concordo con la sua osservazione, grazie.
 
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view post Posted on 9/1/2023, 13:01
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Io ho sempre saputo che rappresentano due atleti, probabilmente due corridori, visto il fisico muscoloso ma longilineo
 
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view post Posted on 9/1/2023, 15:11

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I Bronzi di Riace raffigurano due opliti e dalle terre di fusione estratte dall’interno si è certi che provengano dal bacino del Peloponneso. Non conosciamo Autore/i e i personaggi rappresentati. Si rimanda chi volesse approfondire la reale storia del rinvenimento (suffragata dai documenti ufficiali della Soprintendenza Archeologica di Reggio Calabria) a visitare la pagina Facebook Bronzi di Riace: il vero e il falso - Giuseppe Braghò
 
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view post Posted on 23/10/2023, 13:43
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Sabato scorso, 21 ottobre, Giuseppe Braghò ha organizzato a Riace una conferenza nel corso della quale ha presentato una serie di reperti da lui rinvenuti il 23 agosto sul fondale del mare di Riace Marina, in prossimità del luogo in cui sono stati trovati i due famosi bronzi: nel corso di alcune immersioni Braghò ha rinvenuto quello che sembra essere uno degli occhi di una antica statua e alcuni chiodi e un rivetto pertinenti a una imbarcazione.
Il tutto è stato consegnato il giorno successivo alle competenti autorità e al momento è "allo studio", ma dato che dopo due mesi non si è avuta alcuna notizia in merito, Braghò ha deciso di darne comunicazione alla stampa.

Di seguito, il resoconto delle conferenza, tratto da un quotidiano calabrese

https://www.reggiotoday.it/cronaca/riace-m...tua-occhio.html

Segue il filmato di una intervista, a cura della locale redazione del tg regionale della tv di Stato, nel quale Braghò si spinge a parlare di possibile appartenenza del presunto occhio a uno dei due bronzi già trovati, probabilmente l'A, o al "famigerato" terzo bronzo e a "datare" l'occhio al V sec. o meglio al periodo tra l'età Severiana e il tardo classico, forse in base alla datazione dei chiodi, definiti di età imperiale da uno dei suoi collaboratori.
L'intervista parte dal min. 13:35 circa

https://www.rainews.it/tgr/calabria/notizi...bd214ec282.html

Dato che lo studio delle terre di fusione ha portato a concludere che i due bronzi già ripescati sono databili al V sec. a.C. mentre dalle parole di Braghò si intende chiaramente V sec. d.C. (l'età Severiana inizia nel 193 d.C.), c'è da pensare che nel momento in cui ha rilasciato l'intervista fosse leggermene confuso, per usare un eufemismo...
 
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view post Posted on 23/10/2023, 13:58
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No, no! Non facciamo più confusione di quanta ce ne sia già: nell'intervista Bragò afferma che i chiodi sono d'epoca imperiale mentre data l'occhio all'epoca dello stile severo o classico. Lo stile severo si situa tra quello arcaico e quello classico, (V secolo a.C., l'epoca a cui i Bronzi di Riace sono datati) e nulla ha a che fare con l'età Severiana!

Cfr.: https://it.wikipedia.org/wiki/Stile_severo

A volte non solo Omero, ma anche gli shamani dormicchiano! ;)
 
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view post Posted on 23/10/2023, 14:09
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Chiedo scusa per l'errore, nel quale mi ha indotto lo stesso Braghò che dice testualmente "una pupilla del V secolo, tra il periodo severo e il classico": parlando di V secolo, senza aggiunte, io intendo dopo Cristo... dovevo stare più attento a quanto seguiva.

Edited by Usékar - 23/10/2023, 15:13
 
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view post Posted on 23/10/2023, 14:12
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Be' nel V secolo d.C. i Severi, gli imperatori, erano passati da un bel po'!

Essendo io più vecchio di te intendo il V scolo come a.C.!

Inoltre l'epoca dei Severi si indica come severiana, non severa. Ad esempio: https://it.wikipedia.org/wiki/Arte_severiana

L'importante non è non fare errori, ma chiarirli!
 
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view post Posted on 23/10/2023, 14:21
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Sì, i Severi erano passati da un bel po', ma io ho commesso l'errore di intendere le sue parole come "tra l'età Severiana e quella tardo-imperiale", quindi tra il 193 e il 476, il V sec. è alla fine... attratto anche dall'affermazione che i chiodi e i resti disfatti dell'imbarcazione sarebbero di età imperiale: mea culpa :worthy.gif:
 
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view post Posted on 23/10/2023, 15:34

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Buon pomeriggio a quanti in commento. Si permettano alcune precisazioni intorno alla circostanza, grazie.
Non “immersioni” ma unica immersione, effettuata nel maturo pomeriggio dello scorso 1 agosto (non il 23) con rientro a terra alle 19:30. Le condizioni del mare erano ottimali sia per luce sia per assenza totale di sospensioni. Una casualità che mi ha stupito e, comprendo, rara ma, come diceva la mia amica archeologa dottoressa Annalisa Zarattini (anch’essa sub), “…il mare nasconde ma non ruba”. Le correnti marine coprono o scoprono il fondale, secondo l’intensità delle stesse. Da Riace Marina - considerando l’orario e la conseguente difficoltà di poter relazionare con le Autorità locali preposte- ho raggiunto Vibo Valentia, dove risiedo. Alle 09:30 del mattino seguente ho allertato il Nucleo TPC dei CC di Cosenza, la Soprintendenza Archeologica della Calabria e il Sottosegretario sen. Lucia Borgonzoni, che conosco. L’indomani (03.08) alle 09:30 i militari del citato Nucleo accompagnati dal funzionario archeologi competente per il territorio si sono portati presso la mia abitazione per la consegna dei reperti, rilasciando regolare e descrittivo verbale: tutto nel pieno rispetto delle norme vigenti. Siamo in attesa di conoscere i risultati delle analisi specialistiche (metalligrafiche, microscopio elettronico, etc) che saranno rese note appena pronte. La circostanza è stata salutata con entusiasmo dagli studiosi e dai cittadini comuni ma, com’è giusto che sia, non sono mancate le polemiche. In tanti si meravigliano che un anziano sia ancora in grado di compiere immersioni. Sono subacqueo da 50 anni e, abituato alle immersioni tecniche con il trimix fino ai 60 mt. compierne una a otto è, per il sottoscritto, una passeggiata distensiva. Altra polemica riguarda la circostanza di avere scorto un reperto così piccolo. Ero in assetto bilanciati e pinneggiavo a 30 cm. dal fondale: in ragione di ciò avrei scorto oggetti ancora più minuscoli. La pupilla di bronzo completa d’iride (calcite, si suppone) misura 1 cm. di diametro e rispetta perfettamente i parametri atti ad essere, la stessa, inserita nella sclera deputata, a sua volta, ad occupare la cavità orbitale di una statua a grandezza naturale o poco più grande. Se vorrete porre domande sono a completa disposizione. Un cordiale saluto a tutti. Giuseppe Braghò
 
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