Ostraka - Forum di archeologia

Informazione e utilità della misteriologia

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view post Posted on 2/10/2017, 07:52
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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In una recente discussione, una deriva OT ci ha portati a parlare di un giornalista e scrittore che negli anni '60/'70 del secolo scorso raggiunse in Italia una notevole notorietà, pubblicando numerosi libri in una collana che si piccava di avere una linea editoriale che trattava, come trascrivo dall'ultima di copertina dei volumi che ho in biblioteca
"tutti gli argomenti inquietanti, ai quali la scienza ufficiale non risponde: la preistoria del nostro pianeta, la nascita dell'Universo, i drammi cosmici, i dischi volanti, i poteri dell'occulto, l'archeologia misteriosa; un vasto e affascinante panorama di ipotesi sulla base di nuovi contributi scientifici."

Nientemeno!

In realtà, nei volumi che ho letto c'è ben poco di scientifico e molto di poco documentato se non addirittura disinformato, quando non volutamente distorto.
In pratica, si tratta di una versione ampliata delle recenti "fake news" che circolano molto sul web, ampliata perché queste pubblicazioni contano ciascuna almeno 200 pagine.

Ricordo che ai tempi i miei coetanei, adolescenti o poco più, ne erano affascinati, io stesso rimasi colpito dall'interpretazione data al bassorilievo scolpito sulla lastra che copriva il sarcofago di Pakal: un astronauta ai comandi della sua navicella spaziale! (ho trattato l'argomento qui https://ostraka.forumfree.it/?t=56147924)
La cosa mi stimolò ad approfondire l'argomento, da lì nacque e a poco a poco si sviluppò il mio interesse per l'archeologia precolombiana, unita anche al fatto che i miei genitori negli anni '50 avevano passato lunghi anni in America Latina e ne erano tornati con molti ricordi e qualche reperto (al tempo, in quei paesi non c'erano ancora leggi a protezione del loro patrimonio culturale...)

Apro questa discussione nella speranza di dar vita a un dibattito circa l'utilità che hanno o meno avuto queste pubblicazioni e che hanno o meno oggi le "fake news" diffuse sul web e non solo.

Personalmente, le ho trovate e le trovo stimolanti, quando leggo qualcosa che ha un "suono" falso (leggere un suono? :rolleyes: ) sono stimolato a svolgere ricerche in merito.
A vole scopro di aver pensato male, più spesso scopro appunto che si tratta di una notizia inventata e/o distorta. Nell'uno e nell'altro caso, le ricerche mi hanno fatto trovare una interessante documentazione.

Che ne pensate? E a proposito della liceità e opportunità di inventarsi notizie? E di suggerire interpretazioni di oggetti e figure senza curarsi/documentarsi del contesto in cui queste sono state create, come nel caso del giornalista di cui parlavo all'inizio?
 
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view post Posted on 2/10/2017, 10:07
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CITAZIONE (Usékar @ 2/10/2017, 08:52) 
...
La cosa mi stimolò ad approfondire l'argomento, da lì nacque e a poco a poco si sviluppò il mio interesse per l'archeologia precolombiana, unita anche al fatto che i miei genitori negli anni '50 avevano passato lunghi anni in America Latina e ne erano tornati con molti ricordi e qualche reperto (al tempo, in quei paesi non c'erano ancora leggi a protezione del loro patrimonio culturale...)

Apro questa discussione nella speranza di dar vita a un dibattito circa l'utilità che hanno o meno avuto queste pubblicazioni e che hanno o meno oggi le "fake news" diffuse sul web e non solo.

Personalmente, le ho trovate e le trovo stimolanti, quando leggo qualcosa che ha un "suono" falso (leggere un suono? :rolleyes: ) sono stimolato a svolgere ricerche in merito.
A vole scopro di aver pensato male, più spesso scopro appunto che si tratta di una notizia inventata e/o distorta. Nell'uno e nell'altro caso, le ricerche mi hanno fatto trovare una interessante documentazione.

Hai aperto un argomento alquanto spinoso.
Anch'io (come credo molti di quelli della nostra generazione affetti dal morbo della Curiosità) sono rimasto affascinato, da giovane, da alcune affermazioni di quel giornalista/scrittore che d'ora in poi indicherò con K.
Tanto affascinato da prendere abbastanza sul serio le sue ipotesi da sottoporle ad un'indagine critica.
Certo, mi mancava la necessaria esperienza, questa però non scende dal cielo per magia ma si conquista poco a poco con lo studio (esclusivamente librario, all'epoca) e con il ragionamento.
Da questo confronto apparve subito chiaro che talune ipotesi erano indubbiamente "campate in aria", soprattutto alla luce delle conoscenze di fisica, di astrofisica e di archeologia che già allora cominciavano ad assumere un aspetto "moderno".
Altre invece, assai poche per la verità, continuavano a conservare un vago aspetto di possibile veridicità.

Per cercare di capire il metodo d'indagine che K utilizzava decisi di fare una prova.
Presi una foto, riprodotta e ingigantita nell'antiquarium annesso al tempio extraurbano di Hera a Metaponto, detto "Tavole Palatine", la stampai invertendo la destra con la sinistra e gliela inviai presso l'Editore.
Credo di aver già trattato, qui, quest'argomento ma non ricordo dove e quando.
Il risultato fu quasi immediato: pochi giorni dopo ricevetti una telefonata dal nostro in cui, per almeno dieci minuti, continuò ininterrottamente a complimentarsi con me, entusiasticamente, per aver effettuato, a suo dire, la scoperta del secolo che avrebbe rivoluzionato tutta la storia dell'umanità.

Quando finalmente riuscii ad interrompere quel fiume di parole, gli dissi cautamente che si era trattato di uno scherzo e gli spiegai anche come lo avevo realizzato.
Mi aspettavo una reazione violenta e ricca di insulti per averlo preso in giro, invece dopo qualche lunghissimo secondo di silenzio totale scoppiò in una bella risata e cominciammo a discorrere amabilmente. Col tempo diventammo amici e accettai perfino di collaborare saltuariamente ad una sua rivista e ad un'associazione che si occupava di ricerche sulla Preistoria... a modo mio, ovviamente :hmm.gif: .
CITAZIONE
Che ne pensate? E a proposito della liceità e opportunità di inventarsi notizie? E di suggerire interpretazioni di oggetti e figure senza curarsi/documentarsi del contesto in cui queste sono state create, come nel caso del giornalista di cui parlavo all'inizio?

Direi che quell'esperienza, durata alcuni anni finché non tentò ripetutamente e inutilmente di coinvolgermi in un'avventura politica, mi è stata utilissima.
Ho imparato a non respingere mai alcuna ipotesi, anche la più assurda, senza averla prima sottoposta ad un'attenta critica razionale.
Ho imparato a cercare di vedere con i miei occhi ogni problema senza fidarmi, a priori, delle opinioni altrui, fossero anche di celebri studiosi, rigettando il "Principio di autorità": tutti possiamo sbagliare, in buona o in cattiva fede.
Ora, K, se c'è un "Lassù" da quale mi guardi, accetta i miei sentiti ringraziamenti per aver tentato di prendermi in giro e avermi insegnato, tuo malgrado, la tecnica del dubbio sistematico e anche quella del "non rifiuto" aprioristico.
La storia della Scienza - qualunque scienza - è costellata di ipotesi accettate e poi rifiutate, ritenute inattaccabili e poi corrette o parzialmente modificate.

Homo sum, humani nihil a me alienum puto
(Terenzio... da qualche parte che non rammento.)
 
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view post Posted on 2/10/2017, 11:31
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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CITAZIONE (Righel @ 2/10/2017, 11:07) 
Homo sum, humani nihil a me alienum puto
(Terenzio... da qualche parte che non rammento.)

Ecco già una bella lezioncina per me, i miei ricordi di liceo mi dicevano Plauto, ho controllato, è Terenzio nell'Heautontimorùmenos (Ἑαυτὸν τιμωρούμενος...).
Controllare sempre le fonti, anche e soprattutto se si è "sicuri" della propria memoria...

CITAZIONE (Righel @ 2/10/2017, 11:07) 
Ho imparato a non respingere mai alcuna ipotesi, anche la più assurda, senza averla prima sottoposta ad un'attenta critica razionale.
Ho imparato a cercare di vedere con i miei occhi ogni problema senza fidarmi, a priori, delle opinioni altrui, fossero anche di celebri studiosi, rigettando il "Principio di autorità": tutti possiamo sbagliare, in buona o in cattiva fede.

Concordo, forse non è di Conan Doyle ma è attribuita spesso a lui, lo avrebbe messo in bocca a Sherlock Holmes, in un qualche romanzo della saga:
"Formulate tutte le ipotesi e scartato l'impossibile, ciò che resta, per quanto improbabile, deve essere la verità"...
Cito anche Enrico Fermi:
"Ci sono soltanto due possibili conclusioni: se il risultato conferma le ipotesi, allora hai appena fatto una misura; se il risultato è contrario alle ipotesi, allora hai fatto una scoperta."

Per ora devo fermarmi qui
 
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view post Posted on 2/10/2017, 22:03
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Bellissimi interventi! Certo ogni ipotesi può servire da stimolo a chiarire ed approfondire. Ma qui mi chiedo, quanti lettori di K odi vD o di altri hanno un sano atteggiamento di scetticismo scientifico e colgono l'occasione per svolgere il lavoro che Rigel e Usékar hanno fatto, e quanti al contrario prendono per oro colato le affermazioni dei fantacosi? Gino costoro se i lettori sono critici, attenti e capaci di pensare e cercare. Il pericolo però resta grande.
 
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Laura P
view post Posted on 3/10/2017, 07:56




Ricordo di essermi interessata a questi temi grazie a un libro di K. Per anni l'ho considerato una specie di libro di fantascienza, ma più divertente di quelli di Asimov. In ogni caso erano incredibili tutte le foto di disegni rupestri, monumenti sparsi per il mondo e quelle foto, più che le teorie enunciate, mi hanno ispirata a cercare informazioni più dettagliate e credibili. All'epoca, capitemi, non c'era internet, quindi o andavi di persona sul posto o ti affidavi alle biblioteche!

Il problema, più forte ora che non allora, è che la gente è portata a credere ciecamente a ciò che trova sul web o che vede in televisione.

Io ad esempio, quando stiro, mi guardo le puntate di "Alieni, nuove rivelazioni" e simili trasmissioni che trovo sul canale "scientifico" di Sky... ma so benissimo che sono al 99% voli pindarici di vD e del suo amico greco! ...sempre meglio che guardare Beautiful: quindi li guardo con occhio ben critico, facendomi pure quattro risate e godendomi i panorami di certi luoghi dove so che non potrò mai andare.
Ma quanti guardano quella 'roba' come faccio io?
 
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view post Posted on 3/10/2017, 07:58
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Il problema non esiste solo da quando è nato il web, in realtà credo sia nato con la comunicazione umana stessa.

Pensate ai tanti pamphlet del passato, alla Apokolokýntosis di Seneca, agli epigrammi di Callimaco (per citare un autore che ricordo abbastanza bene), alla romanza "La calunnia è un venticello" e al famoso aforisma "Calunniate, calunniate, qualcosa resterà",
attribuito ora a Jean-Jacques Rousseau, ora a Voltaire, ora ai gesuiti.
In realtà, nella forma "Calunniate, calunniate, ne resterà sempre qualcosa" è di Pierre Augustin Caron de Beaumarchais ne Il Barbiere di Siviglia (1775), ma sembra che il primo a esprimerlo in una forma molto simile sia stato il filosofo inglese Francesco Bacone, in latino "Audacter calumniare, semper aliquid haeret "in De dignitate et augmentis scientiarum (1623), mentre viene attribuito ad Esopo l'aforisma "Un pettegolezzo calunnioso non svanisce mai del tutto, se molti lo ripetono: anche la calunnia è una specie di divinità."

E il grave è che le smentite, per quanto dettagliatamente e accuratamente documentate, servono quasi a nulla. Anzi, c'è chi ha osservato che in realtà servono a dare una patente di autenticità alla notizia falsa, in un certo senso la confermano.

Per prima cosa, un recente studio pubblicato su Plos One ha dimostrato che gli articoli di cosiddetto "debunking", cioè quelli che cercano di contrastare le notizie false, non raggiungono coloro che "credono" in queste notizie.
In secondo luogo, forse scatta in quelle persone il meccanismo per cui sembra che la parte non razionale del nostro cervello, quella che controlla le emozioni e in particolare il piacere, non accetti le negazioni.
Detto sommariamente, la notizia falsa è accattivante, piace, soddisfa e viene memorizzata e impressa fortemente nel sistema limbico. A questo punto, contrastarla con una negazione (non è vero, non crederci), che si rivolge alla parte razionale del cervello, è praticamente impossibile, perché contrasta appunto una emozione piacevole.

Quindi, mettere in giro notizie false o distorte è molto pericoloso, perché è difficile rimuoverle.
Ricordo bene i tempi della mia adolescenza, quando non riuscivo a far capire ai miei amici gli errori contenuti nei testi di misteriologia ai quali ho accennato in precedenza. Ancora oggi ne discuto con uno di questi, convintissimo che le statue dell'Isola di Pasqua, le piramidi di Giza, il sepolcro di Pakal e quant'altro non possano essere opera di umani o dimostrino che gli alieni ci hanno introdotti alla tecnologia.

C'è poi quella forma di pigrizia mentale per cui pochi sono portati a fare indagini, ad interessarsi veramente, la "fake news" è accattivante, colpisce la fantasia, quindi piace, perché mai spendere tempo e risorse mentali per grattare sotto la crosta e cercare di capire? Pensare fa venire il mal di testa... :lol: :angry:
 
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view post Posted on 3/10/2017, 08:19
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@=Usékar,3/10/2017
Aggiungerei alle molte citazioni che ci hai gentilmente fornito un'altra la cui origine è certamente meno illustre: è un aforisma mio, infatti.
"Tutti gli uomini nascono uguali. Col tempo alcuni diventano "polli" ":D
Temo però che sia inopportuna perché rischia di mettere fine alla discussione e questo mi dispiacerebbe: avrei tanto da raccontarvi su alcune bufale che nella mia città sono diventate famose, oltre quarant'anni or sono.
Ma ora non ne ho il tempo.
 
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view post Posted on 3/10/2017, 11:19
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Siamo tutt'orecchi, o meglio, tutt'occhi, Righel. Tanto per cominciare, bella la tua autocitazione.

Per come la vedo io, la differenza sta nell'insegnamento impartito, a partire dall'età prescolare e fino all'adolescenza avanzata, da parte dei genitori e degli insegnanti.
Ho avuto la fortuna che mia madre per prima, mio padre poi (è tornato dal Perù quando ormai stavo per terminare le elementari) e alcuni insegnanti a scuola mi hanno formato una mentalità critica, a volte anche eccessiva, dato che sconfino nel maniacale/ossessivo.

E questo mi ha aiutato molto.
 
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view post Posted on 4/10/2017, 15:23
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E'una storia lunga: ci vorrà pazienza.

Tanti anni fa per qualche tempo sono stato radioamatore, soprattutto mi confrontavo con alcuni cari amici sul canale 5 della "banda cittadina" (11 metri, 27 Mhz).
Eravamo alla fine degli anni'70 e, di concerto con un paio di loro incontrati per l'occasione di persona, decidemmo di mettere alla prova la credulità del pubblico in generale.

Una notte, intorno alle 2, mentre stavamo chiacchierando del più e del meno, improvvisamente interruppi la comunicazione per qualche minuto per poi riprendere con aria allarmata affermando che dalla finestra del mio studio avevo visto, in lontananza una strana luce nel cielo che si muoveva a scatti ma restando sempre nella stessa zona di cielo.
Eravamo in cinque a chiacchierare, ma sapevamo benissimo che ci sarebbero state almeno una cinquantina di altre persone ad ascoltare in incognito: il nostro era un canale molto ascoltato per l'originalità e l'interesse dei temi trattati.
Ovviamente mi chiesero in che direzione era visibile ed io indirizzai i loro sguardi verso occidente, là dove si stava costruendo un viadotto della nascente Tangenziale di Napoli.
Gli altri due che erano in combutta con me esitarono un po', poi cominciarono a descrivere anche loro quello strano oggetto che prendeva una forma ben definita man mano che ce lo inventavamo, adattandoci ognuno alla descrizione dell'altro.
Ne venne fuori un oggetto piatto, discoidale, con tre protuberanze sferiche, al di sotto, ed una dall'aspetto di un basso cilindro sulla faccia superiore.

Qualche "estraneo" al gruppo si intromise per chiedere supplementi di descrizione, qualcun altro disse che dalla posizione in cui si trovava non gli era possibile vederlo.
Non dimenticherò mai una tale Romeo (nome di stazione, oggi si direbbe nick name o avatar) che affermò desolato:
"Io, da via Caravaggio non vedo quella zona: ho davanti un palazzo! Ma distinguo nettamente il rumore!!"
Gli "ascoltatori abituali" del canale 5 erano usi ascoltare su quella frequenza dotte discussioni scientificamente o culturalmente approfondite e non si aspettavano che tre di noi li prendessimo per i fondelli.
Poi qualcuno si ricordò che mi occupavo di astronomia e che una volta avevo affermato di avere a casa un piccolo telescopio. Così mi invitò ad usarlo e a fotografarlo.
E così feci... o almeno dissi di avere fatto.
Nel frattempo l'UFO era atterrato sul tratto in costruzione della Tangenziale ma dopo una decina di minuti decise di ripartire a velocità altissima per scomparire nel buio della notte.

Per molte sere e notti seguenti i miei amici ed io fummo tormentati da continue richieste di ulteriori informazioni e con la pretesa di vedere quella foto.
Così presi il piattino d'argento del portacenere sulla mia scrivania, una scatoletta cilindrica di plastica che conteneva un nastro della macchina da scrivere, tre palline da ping-pong del mio nipotino che abitava due piani sopra il mio appartamento e costruii l'UFO.
Poi, sempre d'accordo con il mio nipotino, legai il tutto con un robusto filo di cotone nero sottratto a mia moglie e lo consegnai al bambino che con cautela lo calò dal suo balcone fino all'altezza del mio.
A questo punto fotografare in piena notte l'UFO sullo sfondo della Tangenziale fu un gioco da ragazzi.
Sceso a piano terra, dove avevo un piccolo laboratorio fotografico (sapeste che cos'altro è uscito da quella camera oscura! :lol: ) sviluppai la pellicola e la stampai.
Finalmente annunziai sul canale 5 che la domenica successiva, alle 11, mi sarei recato in piazza Medaglie d'Oro, davanti al bar Sangiuliano (che non esiste più) perché quello era il luogo dove frequentemente ci incontravamo con quella decina di amici che frequentavamo più spesso e avrei mostrato la famigerata foto.

Ero ancora distante una cinquantina di metri dal luogo dell'appuntamento quando mia moglie, allarmata, pretese di scendere e di proseguire a piedi verso la casa dei miei genitori, poco lontana.
Davanti a noi si stendeva, dal lato opposto della piazza, una marea nera di persone: almeno una cinquantina, ma forse molte di più. Sembravano una riunione del Sindacato prima di iniziare il corteo.
Ma non erano sindacalisti. Erano UFOfili venuti da tutta la città e provincia. Un gruppo proveniva da Bari e un altro da Roma!
Un po' preoccupato ma giovanilmente coraggioso li affrontai.
Ci cascarono tutti, nessuno si accorse del trucco. Qualcuno mi chiese di regalargli la foto ("tanto hai la negativa") ma rifiutai seccamente, con la scusa che dovevo studiare a fondo la situazione prima di esprimere un giudizio definitivo.

Non finì lì. Ancora per due settimane fummo "assaliti" da richieste d'informazioni e di copie della foto, tanto che i miei amici ed io non riuscivamo più a parlare in santa pace dei fatti nostri o a proseguire le nostre discussioni filosofiche.
Un tale Elios affermò che sua madre era una "contattista" ed avuto saputo da fonte sicura che si era trattato di un disco volante che aveva la sua base "dietro il Vesuvio". Aveva avuto un guasto al sistema di propulsione ed era stato costretto ad atterrare per pochi minuti per effettuare le necessarie riparazioni.
Evidentemente la signora riteneva che dietro il Vesuvio ci fosse una landa deserta, recintata e con il cartello "HIC SUNT LEONES". Chissà dov'era finito quel mezzo milione di abitanti che a me risultava risiedesse lì! :P

Quando non ne potemmo più presi una decisione (sempre d'accordo con gli altri due).
Una sera dissi:
"Basta! non chiedete più nulla stasera. Domani, intorno a mezzanotte, ritornate sul 5 e finalmente vi dirò tutto quello che sono riuscito a scoprire"
A mezzanotte precisa chiesi la parola col consueto "break" e con calma, nel silenzio assoluto, spiegai che era stato uno scherzo ma al tempo stesso un interessante esperimento su come si possono diffondere le notizie false. Descrissi come avevo costruito e fotografato l'UFO ed i particolari dell'intera vicenda.
Per le successive settimane, finalmente, potemmo riprendere a parlare del sesso degli angeli e di altre amenità.

FINE

o no?
Ennò!, sarebbe troppo facile!
Il resto alla prossima, emozionante puntata.
 
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view post Posted on 4/10/2017, 15:42
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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CITAZIONE (Righel @ 4/10/2017, 16:23) 
Sceso a piano terra, dove avevo un piccolo laboratorio fotografico (sapeste che cos'altro è uscito da quella camera oscura! :lol: ) sviluppai la pellicola e la stampai.

Non riesco a trovare una faccina simile a quella che faceva Paolo Villaggio, mettendo fuori la lingua da una parte quando vedeva una immagine "piccante"! :lol:

Certo che sei (stato) un vero buontempone! Non vedo l'ora di leggere il seguito.
 
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view post Posted on 4/10/2017, 16:43
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CITAZIONE (Usékar @ 4/10/2017, 16:42) 
Non riesco a trovare una faccina simile a quella che faceva Paolo Villaggio, mettendo fuori la lingua da una parte quando vedeva una immagine "piccante"! :lol:

No, niente di piccante! Solo scherzi innocenti :censored2.gif: . Il problema è che ho dimostrato che una volta conquistato il "principio di autorità" puoi dire o fare quello che ti pare e troverai sempre una vasta porzione di pubblico che ti crederà acriticamente. Non è su
Mi pare che la prima fake news risalga ai tempi di Ottaviano.
CITAZIONE
Certo che sei (stato) un vero buontempone! Non vedo l'ora di leggere il seguito.

Sono stato una peste! altro che buontempone. E talvolta lo sono ancora. :blush.gif:
Il resto della storia è ancora peggio di quanto puoi immaginare, ma devo aspettare che mi passi il mal di schiena.
Forse domani...
 
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view post Posted on 4/10/2017, 17:14
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Stupendo! :worthy.gif:
 
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view post Posted on 4/10/2017, 18:31
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Oltre al mal di schiena, ho l'influenza, 38°... :sick:
 
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Ti auguro di guarire presto, e condivido il mal di schiena!

Ma gli shamano non hanno dei mezzi potentissimi contro questi malanni? ;)
 
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view post Posted on 4/10/2017, 19:15
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Il discorso sui presunti poteri degli shamani è complicato.

Lo shamano è colui che deve risolvere gli squilibri energetici che si verificano all'interno della sua tribù, quindi deve farsi carico di tutti gli stati non equilibrati dei suoi componenti.
E sono gli squilibri energetici a causare quelle che noi chiamiamo "malattie".
Ne consegue che lo shamano raramente gode di buona salute, dato che deve farsi carico degli squilibri energetici altrui.
 
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