Ostraka - Forum di archeologia

L'Imperatore di Giada e Qīxì Jié, il giorno del San Valentino cinese

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view post Posted on 17/10/2019, 07:44
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Ad uso di chi non è pratico di antico folklore cinese.
Per capire quanto seguirà, è utile, se non addirittura necessario, leggere questo racconto https://ostraka.forumfree.it/?t=77032351

Gli antichi erano grandi osservatori della natura che li circondava e ci circonda ancor oggi.
Le loro notti non erano ancora inquinate dalle intense luci che oggi ci impediscono di osservare per bene, ad occhio nudo, i fenomeni celesti, e non avevano a disposizione tv, discoteche, locali notturni vari etc.etc., che contribuiscono a distoglierci da quella attività.
Di conseguenza, passavano le serate, se non proprio le notti intere, osservando il moto apparente delle stelle (a volte, avevano altro da fare…)
Praticamente, tutte le popolazioni elaborarono così racconti mitici legati a questi moti e/o agli asterismi, anche se in maniera differente. Per esempio, pare che le culture peruviane fossero più interessate alle figure che “costruivano” analizzando il “vuoto interstellare”, al contrario di quanti invece hanno “costruito” figure basate sugli asterismi.
Gli abitanti dell’antica Cina non sfuggirono a questo paradigma e legarono il moto apparente di Altair e Vega a un racconto leggendario.
Nella notte del 7° giorno del 7° mese del loro calendario lunare, che come tutti i giorni di quel calendario, è mobile (solo occasionalmente corrisponde al nostro 7 luglio, p. es. quest’anno è caduto il 7 agosto) queste due stelle, che si trovano ai lati opposti della Via Lattea, sembrano avvicinarsi moltissimo.
Da questo fatto è nata la leggenda delle due stelle che si amano, ma possono incontrarsi solo una volta all’anno.


La leggenda di Qīxì Jié, il giorno del San Valentino cinese

Molto tempo fa in una terra lontana viveva un povero pastore di nome Niúláng (in cinese “mandriano”, ndr). Era orfano e trascorreva la sua vita in solitudine, a parte il suo fedele bue, che allevava da quando era un vitello.
Niúláng era solo, ma poteva sempre confidarsi con il suo bue.

Un giorno, mentre stavano sulla riva del Fiume Lungo (in cinese Cháng Jiāng, per noi Yangtze Kiang, ndr) vedendo quanto fosse solo il suo padrone, il bue cominciò a parlare.
"Padrone", cominciò, "Non sono solo un umile bue, io sono la stella Taurus (una stella vicina alla nostra Altair, ndr), bandita dal Cielo e costretta a vivere sulla terra. Vedo che sei solo e ciò mi porta una grande tristezza. Mi hai trattato bene, quindi ti aiuterò. "

Niúláng rimase scioccato ma ascoltò attentamente mentre Taurus parlava.
“Qui vicino c'è uno stagno sacro in cui si bagnano le dee. La dea più bella di tutte, Zhīnǘ (in cinese “tessitrice”, ndr), sarà lì oggi. Se nascondi i suoi vestiti, rimarrà sulla terra e diventerà la tua sposa. "
“Zhīnǘ la Tessitrice? La nipote dell'Imperatore di Giada? ” Esclamò Niúláng. Il bue annuì. La bellezza di Zhīnǘ era famosa quanto la sua reputazione di abile ricamatrice.

Anche se stentava a credere alle parole di Taurus, Niúláng corse allo stagno.
Non appena arrivarono le dee, Niúláng fece come Taurus gli aveva detto. Però, fece frusciare un cespuglio.
Notando Niúláng, le dee gridarono: "Un uomo, un uomo!" E fuggirono.

Zhīnǘ cercò i suoi vestiti ma non riuscì a trovarli. Guardò impotente dall'acqua mentre le altre donne scomparivano.
Niúláng ebbe pietà di lei e si avvicinò alla riva, portando il vestito di Zhīnǘ.
I loro occhi si incontrarono: d’improvviso, il mondo svanì sullo sfondo e tutto si fermò. Niúláng e Zhīnǘ sorrisero timidamente e immediatamente seppero che erano innamorati.

Anni dopo, Niúláng e Zhīnǘ conducevano una felice vita familiare e avevano due gemelli.
Tuttavia, non tutto andava per il meglio. Un giorno, Taurus chiamò Niúláng.
"Il mio corpo mortale sta morendo" tossì Taurus. “Quando me ne sarò andato, fatti un mantello con la mia pelle. Essa dà all'uomo che la indossa il potere di ascendere al cielo. "

Niúláng era addolorato per la morte di Taurus, ma fece come gli aveva ordinato il suo vecchio amico.
La famiglia continuò per un po'a vivere in pace, ma la cosa non era destinata a durare.
All'imperatore di Giada mancava molto sua nipote e la cercava in lungo e in largo. Alla fine, la trovò che viveva con Niúláng, un mortale. La sua rabbia salì così potente che a momenti lo distruggeva.
"Riportala indietro", comandò l'Imperatore di Giada all'Imperatrice del Cielo.
Al ritorno a casa quella sera, Niúláng trovò i suoi figli che gli raccontarono singhiozzando che una vecchia signora aveva portato via la madre.

Niúláng capì immediatamente cosa era successo e non perse tempo: mise i suoi figli in ceste sopra le spalle, tirò fuori la pelle del bue e salì in Paradiso per trovare il suo vero amore.
L'Imperatrice si guardò indietro e vide Niúláng che la inseguiva. Infuriata, estrasse la forcina che le fermava i capelli con cui squarciò completamente il cielo. Un fiume potente esplose dallo squarcio.
"No!" Urlò Zhīnǘ. Pianse amaramente alla vista di suo marito e dei suoi figli sulla lontana riva del fiume, incapaci di attraversarlo.

L'Imperatore di Giada vide le lacrime di sua nipote e fu profondamente commosso.
Sebbene non fosse appropriato che una dea vivesse sulla terra, né che un mortale dimorasse in cielo, l'Imperatore di Giada ebbe compassione e comandò a uno stormo di gazze di formare un ponte una volta all'anno.
Così, da allora, il settimo giorno del settimo mese, gli amanti potevano riunirsi attraverso il fiume argenteo per condividere un solo giorno di felicità.

Alcuni sostengono che Niúláng il mandriano e Zhīnǘ l’abile tessitrice si siano dissolti per il dolore, lasciando solo le loro anime a forma di stelle. Niúláng è la stella Altair e Zhīnǘ è la stella Vega, separate dalla Via Lattea. Nel frattempo, la stella Taurus brilla nelle vicinanze, continuando a sorvegliare il suo fedele amico mandriano.

Edited by Usékar - 6/11/2019, 07:55
 
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view post Posted on 26/10/2019, 19:32
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Scusami se ti risponzo a singhiozzi, lasciando trascorrere molto tempo prima di farlo. Ma, come ti ho accennato, è un periodaccio per me: sono impegnatissimo in alcune attività che mi piacciono, mi danno anche delle soddisfazioni ma mi portano via un sacco di tempo.
Per farla breve: sono tornato a scuola :B):.

Questo racconto, molto bello e romantico, è anche più accettabile dal punto di vista astronomico. Taurus, infatti, è facilmente riconoscibile nella stella Deneb che, con Vega e Altair, completa il Triangolo Estivo.
Ho la sensazione che questo sia più antico dell'altra versione vhe ci hai fornito precedentemente. In genere, quando i miti si trasmettono oralmente, qualcosa cambia perché non sempre il "relatore" ha affettato il senso originario della storia (in questo caso la spiegazione della presenza di tre stelle particolarmente luminose e vicine) e qualcosa si perde per la strada perché il "relatore" ha dato qui più importanza all'aspetto affettivo-romantico.
E'umano.

E per questo che i miti greci pervenuti fino a noi hanno spesso perso la primitiva connotazione (che forse risale a ben prima del periodo miceneo) per adattare la storia alle esigenze dei committenti, spesso regnanti in cerca di antenati nobili o divini che giustificassero il loro diritto alla corona.
Così a volte un personaggio mitologico si trova ad avere due o tre padri o madri a seconda di chi narra la sua storia.

Se riesco a trovare un numero sufficiente di immagini per farne un Power Point, allora ne preparerò uno per i miei allievi :blush.gif: .
Non ti spiace, vero? Comunque ti citerò come autore o almeno come :worthy.gif: moderno "cantore" di questa favole a sfondo astronomico.
 
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view post Posted on 26/10/2019, 21:04
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Credo che tu ti riferisca a questa seconda versione, che ho trascritto in un'altra discussione.
Per completezza, la aggiungo di seguito.
Sentiti libero di utilizzarla nelle tue lezioni, se ti serve un aiuto per trovare illustrazioni da inserire in una presentazione Powerpoint, fammelo sapere, sono a disposizione.

Ho trovata questa versione del mito in un sito che presumo, dall’inizio dell’indirizzo, appartenga all’Università di Harvard

https://projects.iq.harvard.edu/chinax/blo...ouble-seven-day

Il testo riportato in quella pagina ovviamente è in inglese, la traduzione è mia, non ho aggiunto né tolto alcunché alla storia, comprese le righe iniziali.
Ho solo eliminato alcune ridondanze nei nomi, dato che ogni volta che viene menzionato uno dei protagonisti, accanto al suo nome nella forma tradotta, appariva la sua scrittura in ideogrammi con relativa trascrizione in Pinyin.
Ho conservato questa forma solo la prima volta che ciascun nome appare nel racconto.
Ho aggiunto qualche nota, che appare in questa forma […, ndt ], quanto compara tra ( ) è già così nel testo in inglese.
Nel testo viene sempre nominata la dea Wáng Mǔ: si tratta di una forma abbreviata e moderna, normalmente nei testi vecchi e antichi compare come Xīwángmŭ, lett. Madre che è re in occidente. Tuttavia, il suo nome completo è lunghissimo, rinuncio a trascriverlo.

Mi spiace anche di non riuscire a trovare, nella mappa dei caratteri che ho a disposizione, l'esatta trascrizione pinyin di alcuni di essi, che qui appaiono sdoppiati, la vocale e poi l'accento tonico, come in questo caso Qǐqiǎ.



La festa di Qīxì jié

La festa di Qīxì jié (七夕節), nota anche come Qǐqiǎo jié (乞巧節), cade il settimo giorno del settimo mese lunare e celebra la storia d'amore del Mandriano (牛郎, niúláng) e della Giovane Tessitrice (織女, zhīnǚ.) Il mito del Mandriano e della Tessitrice è considerato uno dei quattro classici del folklore cinese.

La storia inizia in cielo, dove la Giovane Tessitrice (conosciuta anche come la stella Vega) e il Mandriano (conosciuto anche come la stella Altair) erano entrambe stelle celesti.
Si innamorarono profondamente. Tuttavia, questo amore era proibito e quando la Regina Madre dell'Ovest (王母 Wáng Mǔ) lo scoprì, si infuriò, bandendo la stella Mandriano sulla terra, come immortale. La Giovane Tessitrice, sua nipote, venne obbligata a tessere continuamente, con seta celestiale, per formare le nuvole nel cielo.

Sulla terra, la stella Mandriano rinacque in una famiglia di agricoltori. Tuttavia, i suoi genitori morirono quando era ancora giovane, lasciandolo al fratello maggiore e alla moglie del fratello che lo mandò via con solo un vecchio bue. Il Mandriano e il suo bue così si fecero strada nel mondo con solo l'un l'altro per compagnia.

Un giorno un gruppo di fanciulle celesti chiese alla Regina Madre dell'Ovest Wáng Mǔ il permesso di visitare un lago nel regno mortale chiamato Lago Bilian (碧蓮 池, bìlián chí). Essendo di buon umore, la Regina Madre d'Occidente Wáng Mǔ concesse loro il permesso di andare.
Sentendosi dispiaciute per la Giovane Tessitrice, supplicarono la Regina Madre di permettere anche alla Tessitrice di andare anche lei. La Regina Madre d'Occidente, pur con riluttanza, fu d'accordo.

Lo stesso giorno, il vecchio bue, che in realtà era la stella Toro d'oro (金牛 星, Jīn niú xīng), improvvisamente parlò, stupendo il Mandriano che non lo aveva mai sentito parlare prima. Il vecchio bue disse al Mandriano: "Devi andare al Lago Bilian oggi. Lì troverai i vestiti di alcune fanciulle celesti vicino alle rocce. Mentre nuotano nel lago devi prendi quello rosso e nascondilo da qualche parte.La proprietaria dei vestiti acconsentirà a diventare tua moglie."

Una volta che il Mandriano riuscì a superare lo shock, fece come il bue aveva ordinato e raccolse la veste rossa dalla pila di vestiti dalle rocce.
Le fanciulle celesti, vedendo l'umano, si gettarono in fretta sui vestiti e fuggirono spaventate nella loro dimora celeste.
Era rimasta solo una fanciulla celeste, la Giovane Tessitrice. Il Mandriano si avvicinò alla Tessitrice e le chiese di essere sua moglie in cambio del suo vestito. Dopo aver visto il Mandriano, ella lo riconobbe come la Stella Mandriano, di cui era ancora profondamente innamorata. Quindi, felicemente accettò di sposarlo.

La Celestiale Fanciulla e il Mandriano furono così felicemente sposati per un bel po'di tempo. Col tempo ebbero due figli, un figlio e una figlia.
Purtroppo, la loro felicità non durò per sempre. Il vecchio bue un giorno morì.
Prima di morire il bue disse al Mandriano di nascondere la propria pelle, che avrebbe permesso al Mandriano di volare in cielo. Con rincrescimento, seppellirono il bue e fecero come esso aveva detto.

Nel frattempo, la Regina Madre dell'Ovest scoprì che la Giovane Tessitrice aveva sposato il Mandriano, rimanendo sulla terra. Ordinò immediatamente alle guardie celesti di riportare la Tessitrice dal mondo mortale.
Le guardie celesti si precipitarono giù e afferrarono la Giovane Tessitrice.
Ella non potè fare altro che andare con loro.

Il Mandriano, ricordando le parole del Bue, afferrò immediatamente i loro due figli e li seguì.
Quando stava per raggiungere la Giovane Tessitrice apparve la Regina Madre dell'Ovest e con un'onda del suo fermacapelli [era a forma di forca, ndt] creò un fiume impenetrabile [la Via Lattea, ndt] tra la Giovane Tessitrice e il Mandriano e i loro figli. Furono costretti a guardarsi a vicenda, impotenti, attraverso la Via Lattea (銀河 yínhé) [yínhé significa Fiume d’Argento, è il nome che i cinesi da sempre danno a quella che noi chiamiamo Via Lattea, ndt.]

Colpiti dal dolore, piansero senza sosta. Alla fine gli dei furono toccati dal loro dolore e alla fine anche la Regina Madre dell'Ovest provò compassione per gli amanti.
Commossa dal loro amore, la Regina Madre d'Occidente accettò di consentire loro di riunirsi una volta all'anno, il settimo giorno del settimo mese lunare.
In questo giorno le gazze avrebbero volato per formare un ponte attraverso la Via Lattea per consentire alla Giovane Tessitrice e al Mandriano (e ai due bambini) di riunirsi per il giorno.

Ancora oggi possiamo vedere nel cielo il fiume come la Via Lattea, la Tessitrice come Vega e il Mandriano come Altair.

Edited by Usékar - 27/10/2019, 11:21
 
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view post Posted on 27/10/2019, 09:24
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CITAZIONE (Usékar @ 26/10/2019, 21:04) 
Sentiti libero di utilizzarla nelle tue lezioni, se ti serve un aiuto per trovare illustrazioni da inserire in una presentazione Powerpoint, fammelo sapere, sono a disposizione.

Te ne sarei grato.
CITAZIONE
Ho trovata questa versione del mito in un sito che presumo, dall’inizio dell’indirizzo, appartenga all’Università di Harvard
https://projects.iq.harvard.edu/chinax/blo...ouble-seven-day

Risposta del web:
L'URL potrebbe non essere corretto o è stato modificato.
CITAZIONE
Nel testo viene sempre nominata la dea Wáng Mǔ: si tratta di una forma abbreviata e moderna, normalmente nei testi vecchi e antichi compare come Xīwángmŭ, lett. Madre che è re in occidente. Tuttavia, il suo nome completo è lunghissimo, rinuncio a trascriverlo.

Non mi è chiaro: significa che il re è di genere femminile (una regina) oppure che il re è colui che genera (madre) le realtà sensibili ?
 
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view post Posted on 27/10/2019, 11:50
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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L'indirizzo che funziona è questo

https://projects.iq.harvard.edu/chinax/blo...ouble-seven-day

ho sbagliato ieri sera, nel copiare dal post presente nell'altra discussione, ora ho modificato l'indirizzo anche in questa.

CITAZIONE (Righel @ 27/10/2019, 09:24) 
CITAZIONE (Usékar @ 26/10/2019, 21:04) 
Nel testo viene sempre nominata la dea Wáng Mǔ: si tratta di una forma abbreviata e moderna, normalmente nei testi vecchi e antichi compare come Xīwángmŭ, lett. Madre che è re in occidente. Tuttavia, il suo nome completo è lunghissimo, rinuncio a trascriverlo.

Non mi è chiaro: significa che il re è di genere femminile (una regina) oppure che il re è colui che genera (madre) le realtà sensibili ?

Come hai ben dedotto tu, questa versione del mito è probabilmente più antica della versione che ho pubblicato in precedenza.
Come in tutte le antiche culture, anche per i cinesi (che ancora però non erano tali, nel senso che probabilmente non avevano ancora formata la consapevolezza di essere un popolo) la divinità primigenia era femmina, era la Grande Madre Terra, la creatrice della vita.
E questa era probabilmente Xīwángmŭ la Regina Madre d'Occidente, benché alcuni commentatori sostengano che questa in origine era una divinità negativa.

In seguito, come succede un po' in tutti i miti cosmologici e cosmogonici, la divinità femminile venne affiancata da una divinità maschile, per costituire la Coppia Primigenia.
Nel nostro caso la divinità maschile è Yù Huáng Shàngdì, il Puro Imperatore di Giada, che inizialmente doveva avere un altro nome, dato che il titolo di Huáng Shàngdì, cioè Puro Imperatore, venne coniato in epoca daoista, quindi dopo il V sec. a.C., forse addirittura nel I sec. d.C.
Come in tutti i miti di questo tipo, all'interno della coppia pian piano la figura maschile prese il sopravvento.

Sebbene la prima versione conosciuta di questo mito risalga al VI sec. a.C., esso viene considerato molto più antico e questa versione probabilmente riporta ancora il vecchio racconto, cioè quello di quando la Grande Madre era la divinità principale.

Di che tipo di illustrazioni hai bisogno? Rappresentazioni della Grande Madre, dell'Imperatore di Giada e dei 2 piccioncini con i figlioletti? O cos'altro?
 
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view post Posted on 28/10/2019, 15:36
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CITAZIONE (Usékar @ 27/10/2019, 11:50) 
Di che tipo di illustrazioni hai bisogno? Rappresentazioni della Grande Madre, dell'Imperatore di Giada e dei 2 piccioncini con i figlioletti? O cos'altro?

Tutto quello che trovi: se devo raccontare una favola (in realtà un mito) ai miei "ragazzi" non posso cavarmela con venti parole e quattro immagini.
Bisogna inserire la storia in un contesto: la Cina di due o tremila anni fa.
Usi e costumi di quella gente, un'immersione nell'antropologia culturale del luogo...
Tra una cosa e l'altra mi hai fornito parecchie informazioni ma vanno illustrate perché ricordo sempre il vecchio detto: "un mediocre disegno resta più impresso di tante belle parole".
 
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Va bene, cercherò di districarmi e di inviarti via mail quanto riesco a trovare.
Mi servirà un po' di tempo, perché oggi e domani sarò preso da faccende urgenti.
 
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Fai con calma, quando trovi tempo da perdere... se lo trovi :cry: .
Tanto anch'io sono impegnato per tutta la settimana.
 
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