Idolo Anatolico ?

Buongiorno Maccastelli, il regolamento del forum vieta di dare informazioni di questo genere, a meno che non si sia sicuri della assolutamente lecita provenienza della statuetta.

In caso affermativo, si può discutere dell'iconografia e forse anche dell'origine, ma non è una cosa facile né semplice, attualmente non credo ci siano partecipanti nel forum che possano risponderti con vera cognizione di causa.

Per ora, se vuoi e per quanto puoi, rispondi agli interrogativi che sorgono dalla mia introduzione: la statuetta è davvero di provenienza assolutamente lecita? Ne hai documentazione completa e chiara? Quale casa d'aste te l'ha venduta? Se è una casa seria, dovrebbe averti fornito tutta la documentazione in merito, non solo quella riguardante l'ultimo passaggio.
In pratica: qual è la certa o presunta origine dell'oggetto e la storia dei suoi passaggi di mano, dopo il rinvenimento? Vale a dire, dove è stata o si pensa sia stata trovata, da chi, quando, quanti e quali passaggi di proprietà ha avuto...
So bene che non è facile rispondere a questi interrogativi, ma le risposte, almeno relativamente a quanto ti è stato documentato, sono essenziali, anche per dare una risposta alla tua domanda.

Appena ci darai le risposte,in base ad esse ti faremo sapere se possiamo trattare l'argomento e come si fa a caricare una foto.

Mi pare che quanto ha aggiunto dceg la dica lunga...
Il fatto che l'ultimo passaggio sia apparentemente legale, cioè che abbiano emesso regolare fattura, non ti solleva da tutte le responsabilità e il fatto che quella casa d'aste si copra con tutte quelle triangolazioni non depone certo a favore della sua trasparenza.

Tu non hai violato alcuna regola del forum, da questo punto di vista puoi stare tranquillo.
Invece, la anodina risposta che ha dato la casa d'aste, alla tua richiesta di informazioni circa la provenienza dell'oggetto, mi lascia molto perplesso...
In mancanza di ulteriori e chiarissime informazioni, vedi mio intervento precedente con le domande alle quali avrebbero dovuto dare una risposta, non credo che possiamo accettare che tu pubblichi una foto dell'oggetto.

Ecco, Maccastelli, hai usato il termine corretto per definire la situazione in cui potresti essere incappato, cioè "incauto acquisto", che è proprio quello che intendevo scrivendoti che la fattura non ti solleva da tutte le responsabilità.
Nel caso specifico e dato che ormai l'acquisto l'hai fatto, non mi preoccuperei troppo, ma starei molto attento per il futuro.

Il Museo Nazionale di Arte Orientale - MNAO di Roma, intitolato al grande Giuseppe Tucci, un tempo ospitato nel Palazzo Brancacci in via Merulana, nel 2015 è stato accorpato con il Museo dell'Alto Medioevo, il Museo delle Arti e Tradizioni Popolari e il Museo Etnografico Luigi Pigorini. Il tutto ha preso la nuova denominazione di Museo delle Civiltà - Muciv, ospitato nella originale sede del Pigorini, in Piazza G. Marconi, 14, Roma EUR.
Il MNAO è in corso di apertura progressiva, dal novembre 2017. Da più di un anno non vado a Roma, per cui non so attualmente quali sale siano aperte, consulta qui www.museorientale.beniculturali.it/

Studio la lavorazione della giada nella Mesoamerica (Olmechi, Maya, Gran Nicoya...) da molti anni e fatalmente sono arrivato a studiare qualcosa della produzione neolitica cinese di oggetti in giada.
Nella sezione Miti e Leggende, l'ultima nella pagina introduttiva del Forum, troverai la mia elaborazione di alcuni miti e antichi racconti cinesi legati alla giada.
Sulla scrittura non saprei cosa dirti, se non di provare e seguire le indicazioni di dceg.

@ dceg concordo, il palazzo stesso che lo ospitava meritava una visita e le collezioni erano e sono veramente preziose, in quella sede erano un po' sacrificate.

Giuseppe Tucci è stato forse il nostro più grande orientalista, nel 1933 fondò, assieme a Giovanni Gentile, l'ISMeO, Istituto di Studi per il Medio ed Estremo Oriente (oggi, credo abbia preso il nome di IsIAO, Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente) e trascorse numerosi anni in Tibet e in India, oltre che in Iran e Afghanistan, portando in Italia un gran numero di reperti. Eccezionale è la collezione di tanka tibetani.

Ci sono almeno 3 sistemi differenti per caricare immagini, il più semplice è utilizzare il bottone celeste con la scritta FFU che vedi sopra la finestra che si utilizza per scrivere una risposta.

Si tratta del 6° bottone da destra della riga che inizia con l'icona del punto interrogativo, immediatamente sopra la linea che delimita in alto la finestra.

Si apre una finestra di dialogo, clicka su "scegli file", il programma aprirà una cartella sul tuo computer, cambia cartella fino a trovare quella dove hai la foto, entra nella cartella, scegli la foto e conferma.
Poi, attendi qualche secondo, quando l'avrà caricata controlla con il bottone "anteprima" che c'è sotto la finestra della risposta, a fianco di "aggiungi la risposta".

NB: in termini di pixel, c'è un limite alle dimensioni massime della foto che puoi caricare, ma se non è ad altissima risoluzione o di dimensioni fisiche (lunghezza e larghezza) molto grandi, non dovresti avere problemi.