Ostraka - Forum di archeologia

Aiuto compilazione schede US

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view post Posted on 22/8/2022, 14:38
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Ho trovato carne di renna surgelata proveniente dalla Russia (pre operazione speciale) una sola volta in un Discounter presente anche in Italia con le elle all‘inizio e alla fine.

La si trova anche in internet.
 
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view post Posted on 22/8/2022, 15:09
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CITAZIONE (LAVORI ARCHEOLOGICI @ 22/8/2022, 13:49) 
Mi sento un po' obbligato a rispondere.

Non lo avrei fatto, perché ritengo che ci sia un errore metodologico di fondo, ma che provare a sviscerarlo qui non solo non sia di nessun aiuto a chi sta chiedendo, ma potrebbe persino risultare antipatico.

[A costo di suonare tautologico, le Schede di Unità Stratigrafica dovrebbero essere usate per schedare delle Unità Stratigrafiche , non sono uno strumento pensato per provare ad analizzare un monumento o un alzato murario. Oltrettutto io che sono di strettissima fede ed osservanza harrisiana nego con tutte le mie forze che si possa usare legittimamente questo strumento per schedare qualcosa che non abbia la propria superficie completamente esposta (per esempio perché un altro elemento ancora lo copre anche solo parzialmente o gli si appoggia al momento in cui viene preso in considerazione) o che sia fuori da un processo di graduale smontaggio della stratificazione in ordine opposto alla sua originaria deposizione. Per dirla tutta ritengo normalmente illegittima la schedatura come US (e persino la attribuzione di un numero di US) ad una evidenza vista solo in sezione o ad una architettura che non viene gradualmente disassemblata.
Io dico: prima si rimuove documentatamente qualsiai cosa che rappresenti un rapporto stratigrafico superiore e solo dopo si numera la prossima evidenza stratigrafica la cui superficie sia completamente libera da ulteriori rapporti. Lo so che molti utilizzano il sistema per effettuare letture di alzati murari, ma secondo me c'è una stortura in questo.
]

Comunque giusto per non risultare eccessivamente odioso, ammettiamo pure qui fra di noi che lo strumento in sè potrebbe avere una certa flessibilità in campi di applicazione impropri, diciamo "per analogia" alla schedatura stratigrafica.

Bene, allora il mio consiglio è questo:

- osserva se si tratta di pietre distinte e chiediti se le tracce che stai osservando sono riconducibili ad azioni materiali separate (per esempio perché la metopa è o anche solo può essere per quello che si vede eseguita giù d'opera ed il suo blocco collocato o potenzialmente collocato dopo che era stata già scolpita) oppure unitarie (per esempio l'osservazione ti suggerisce che l'azione scultorea possa essere stata eseguita o quantomeno finita dopo e non prima della messa in opera delle pietre;
nel primo caso propenderai per schede (e quindi numeri) separati fra pietra con la sua bella azione scultore a metopa e pietra liscia (forse più un pannello che un architrave, in questo caso, ma è proprio pignoleria).

- Se invece la pietra è una sola, parte decorata e parte no, potresti a tua scelta decidere per una unica scheda oppure per due schede ma non nel senso di distinguere la parte decorata da quella no (posto che entrambe sono state lavorate e nessuna corrisponde ad una superficie naturale priva di azioni antropiche), bensì distinguere con un numero e scheda autonomo l'aspetto superficiale del blocco di pietra finito con una determinata sintassi decorativa e scansione degli spazi più o meno scolpiti o semplicemente lisciati (potresti chiamare questa US "azione di decorazione e finitura superficiale" o qualcosa del genere) dalla materialità intrinseca del blocco (naturale se di pietra o con caratteristiche produttive se di materiale artificiale).

In ogni caso considera che -se davvero c'è un dubbio serio- l'eccesso di distinzione fra US è sempre consigliabile rispetto all'eccesso di accorpamento perché il primo è in sede di revisione facilissimamente correggibile, persino mediante banali annullamenti di numeri, mentre il secondo quasi impossibile da correggere.

La ringrazio tantissimo per la risposta e mi dispiace averla "costretta" a rispondermi, purtroppo mi sono ritrovata in una situazione in cui nessuno dei miei colleghi si è venuto a trovare e oltretutto il mio professore non risponde alle mie email quindi sono senza nessuno a cui poter chiedere una cosa che non ho mai fatto prima d'ora e quindi mi dispiace se la mia domanda possa essere risultata "errata".
Purtroppo sono consapevole che utilizzare la scheda US per un lavoro del genere sia "metodologicamente errato" ma diciamo che sono obbligata in quanto richiesto specificatamente dal mio professore (dice che quello della US in modo specifico è l'unico modello riconosciuto dal ministero quindi solo quello possiamo usare per praticamente tutto :? ), quindi difficilmente è qualcosa che posso andare a cambiare in questo momento, soprattutto perchè non mi risponde.
Volevo farle un'altra domanda. Nonostante credo si tratti di una sola pietra, presupponendo che io compili due schede US per distinguere epistilio (sono quasi sicura non si tratti di un pannello, benchè non sia un'esperta, semplicemente perchè il mio compito essenzialmente era quello di schedare delle evidenze archeologiche che Werner Johannowsky aveva individuato e descritto in un articolo nel 1950 e citandolo in merito a questa evidenza afferma: "...è reimpiegato un frammento di epistilio e fregio dorico in calcare, con le metope superstiti ornate rispettivamente di un bucranio e una rosetta...") e metopa (che ritengo essere fatta nello stesso momento dell'epistilio e poi spostata assieme dopo essere stati separati dal loro contesto originario) come dovrei correlare le due US nella parte riguardante la sequenza fisica? Dovrei riferirmi ai due elementi come USM e dire che la metopa è uguale all'epistilio e che l'epistilio si leghi alla metopa?
Mi dispiace davvero tanto se posso apparire incapace e incompetente a riguardo, ma le ripeto, è la mia prima volta, e nonostante abbia studiato tutto ciò, questa situazione mi sta piuttosto confondendo e il fatto che nessun altro si è trovato nella mia stessa situazione mi mette piuttosto in difficoltà in quanto nemmeno i miei colleghi sono in grado di darmi una mano e non ho davvero nessuno con cui confrontarmi :cry:
La ringrazio in anticipo e mi dispiace per la mega parentesi molto probabilmente piuttosto incomprensibile!

CITAZIONE (dceg @ 22/8/2022, 15:17) 
Chiara Greco Come sempre la risposta di LA è caratterizzata dal suo, lodevolissimo, rigore metodologico. Spero ti sia di aiuto, magari anche sotto questo aspetto.

Sì, è stato molto chiaro vi ringrazio ancora per averlo contattato. <3
 
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view post Posted on 22/8/2022, 18:02

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Ci diamo sempre del tu.

Io direi -senza ripetermi nella sbrodolata metodologica- che se accettiamo di lavorare su un contesto che non possiamo gradualmente smontare (e addirittura non vediamo davvero autopticamente ma solo in fotografia bidimensionale) potrebbe avere senso -annotandolo- distinguere le unità in maniera un po' più minuziosa del solito dicendo espressamente che lo si fa perché non si è potuta accertare la continuità o meno di una evidenza rispetto all'altra e che quindi prudenzialmente si sono considerate evidenze differenti talune cose che ad un esame più accurato avrebbero forse potuto risultare in continuità (però se tu numeri separatamente per prudenza non avendo visto un limite reciproco poi devi dire con onestà che il rapporto stratigrafico non è conosciuto ovvero non c'è, non puoi inventartene uno).
Quindi forse bene optare per numeri diversi e piccola annotazione, anche per precisare che non è stato visto il limite della tal US e che quindi NON E' NOTO il rapporto con la tal altra (non è noto!) ma che per posizione si devono ritenere alla medesima altezza in sequenza matrix e interpretativamente c'è la possibilità (ma è una possibilità interpretativa che soggiace comunque ad un "non ho visto") che ltali unità siano stratigraficamente da eguagliare.

Suggerirei di fare un disegno "di lavoro" a proprio uso e consumo anche non bello esteticamente ma per sforzarsi a ragionare fino in fondo e cogliere più immmediatamente cosa non torna.

Ottimo sarebbe provare a fare un anche solo rudimentale eploso, diciamo "stile manuale IKEA", anche per abituarsi a considerare che la numerazione delle unità serve alla fin fine soprattutto per stabilire in quale ordine le evidenze sono entrate in gioco (prima hanno messo questo, poi ci hanno appoggiato quello da una parte e quello dall'altra, sopora ci hanno steso quell'altro ancora ed alla fine hanno completato il tutto con la tal operazione (che potrebbe anche essere l'inizio di una demolizione).

Piuttosto insisto (e in questo c'è la mia non-risposta riguardo alla scheda di USM, scheda che io non utilizzo, che teoricamente non dovrebbe esserci nelle norme ministeriali anche se sapppiamo tutti che alla fine ICCD la ammette e che non so se nel modello da te adottato è concepita quasi come una normale scheda US solo con voci un po' più tecnico-edilizie oppure come scheda di "involucro edilizio" che si occupa di geometrie complessive architettoniche ma che demanda la materialità dell'evidenza ad una o più schede di US riguardanti la medesima struttura) che dovresti mettere a fuoco bene se questo tuo modo di prendere a prestito una tecnica di registrazione di informazioni funziona meglio mettendo insieme nella stessa scheda la materia e la forma (del tipo "metopa costituita di un blocco di marmo del tal tipo squadrato in tal forma e dimensioni e con la superficie rivolta verso la tal direzione decorata mediante azione scultore consistente in etc. etc.") oppure se numerare gli elementi materiali e a parte numerare le azioni decorative, soprattutto avendo fatto mente locale (anche alla luce dei tuoi studi teorici su tendenze riconoscibili in questo genere di contesti crono-culturali) alla importante questione su quanto la superficie decorata sia stata realizzata prima di mettere architettonicamente "in opera" i blocchi oppure in maggiore o minore misura anche dopo (e se tu avessi indizi di finiture realizzate "in opera" avresti il dovere di numerarle separatamente dai blocchi anche per collocare tale azione di finitura in una posizione più adeguata di sequenza stratigrafica rispetto alla costruzione "al grezzo" dell'edificio, secondo me.

Io fossi in te mi intestardirei a cercare spasmodicamente una traccia materiale per quanto minima che costituisca testimonianza materiale di almeno una finitura "in opera" delle parti più tridimensionalmente lavorate allo scopo di giustificare la scelta -anche senza entrare nella questione metodologica- che le superfici scolpite vengono numerate a parte rispetto agli altri elementi. Lo propongo perché secondo me ti semplificherebbe la vita quanto a giustificazione delle scelte.
Come dire: le lavorazioni sulla superficie le numero a parte non per complicate ragioni di metodo (che rimarrebbero insidiosamente da argomentare) ma perché ho visto, anche se da minime tracce, che nel caso in esame tali operazioni furono eseguite o quantomeno finite in un momento successivo rispetto alla posa in opera degli elementi.

Edited by LAVORI ARCHEOLOGICI - 23/8/2022, 07:38
 
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view post Posted on 23/8/2022, 07:07

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CITAZIONE (Chiara Greco @ 22/8/2022, 16:09) 
. . . Nonostante credo si tratti di una sola pietra, presupponendo che io compili due schede US per distinguere epistilio (sono quasi sicura non si tratti di un pannello, benchè non sia un'esperta, semplicemente perchè il mio compito essenzialmente era quello di schedare delle evidenze archeologiche che Werner Johannowsky aveva individuato e descritto in un articolo nel 1950 e citandolo in merito a questa evidenza afferma: "...è reimpiegato un frammento di epistilio e fregio dorico in calcare, con le metope superstiti ornate rispettivamente di un bucranio e una rosetta...") e metopa (che ritengo essere fatta nello stesso momento dell'epistilio e poi spostata assieme dopo essere stati separati dal loro contesto originario) come dovrei correlare le due US nella parte riguardante la sequenza fisica? Dovrei riferirmi ai due elementi come USM e dire che la metopa è uguale all'epistilio e che l'epistilio si leghi alla metopa?

Una folgorazione: io finora avevo inteso che il lavoro di schedatura riguardasse un alzato murario esistente, nella cui tessitura muraria si riconoscevano alcune particolarità riconducibili a testimonianze di varie azioni compiute nel tempo sul medesimo edificio.

Ma rileggendo ora a mente fredda sembrerebbe quasi che il lavoro consista invece nella schedatura di un elemento architettonico di reimpiego che fu a suo tempo rinvenuto entro una struttura muraria, la quale a questo punto mi sorge addirittura il dubbio che -al contrario di quello che mi era inizialmente sembrato di capire- fosse non congrua con l'elemento in esame (non architrave in posizione primaria né riutilizzato come architrave in edificio simile, ma puro e semplice blocco di pietra riutilizzato in posizione generica entro un nuovo edificio, anche se con precedenti decorazioni riconoscibili.

Se è così il nostro ragionamento è tutto da rifare: cosa stiamo schedando in realtà, il muro con una propria sequenza stratigrafica interna o un singolo reperto architettonico?

Parlando con il Docente, sulla base di quale considerazione siamo partiti in quarta a ragionare di scheda di US? Non è che magari c'è una incomprensione iniziale all'origine di tutto? La scheda di RA l'avevi presa in considerazione?
Notare che rientra nel medesimo volume di Norme dell'ICCD.
 
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view post Posted on 23/8/2022, 09:43
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Non ho mai fatto una scheda RA in quanto il professore non ce l'ha mai proposta e non so nemmeno come è fatta però sì, il succo è quello, devo fare la schedatura di elemento architettonico di reimpiego che fu a suo tempo rinvenuto entro una struttura muraria e che ora è praticamente a terra utilizzato come reggi vaso. Letteralmente mi è stato solo spiegato come fare una scheda US e mi è stato detto che devo usare solo quella. Nel mio articolo erano presenti altre evidenze per lo più riguardanti strutture murarie ma che al giorno d'oggi risultano completamente assenti, intonacate o gli ambienti in cui situate completamente ridimensionati o all'interno di costruzioni moderne non accessibili. Il mi compito era quello di schedare SOLO le evidenze aniche. Il professore ha risposto unicamente alla prima mia email in cui esposi il problema che con una sola evidenza, perlopiù una metopa, non ne sarebbe uscito niente di buono dal mio elaborato ma lui mi disse che sarebbe andato comunque bene. Purtroppo le altre email non hanno ricevuto risposta. Quindi mi sono trovata con questa sola unica evidenza che non so nemmeno schedare e che dovrò comunque purtroppo schedare da scheda US perchè il tempo che mi è rimasto è poco e non avendo ricevuto alcuna risposta o aiuto sto cercando tristemente di arrangiarmi come meglio posso. Essenzialmente la mia domanda iniziale era questa: "Ho questa metopa e la sua architrave sole a terra all'intero di questo ambiente, non ho la minima idea di come fosse riempiegata prima perchè non ho foto o spiegazioni chiare e l'unica cosa che ora so è che è qui a terra e il suo retro è completamente inglobato dall'arco moderno di un albergo e io non posso vederne altro che la faccia e un pò la parte superiore. Poichè non so minimanete come funziona come schedare un elemento architettonico e mi è stato detto di usare una scheda US per quanto sia sbagliato, dovrei schedare la metopa e l'architarve in due schede diverse o no? Dovrei considerarle due elementi distinti (per quanto mi sembra siano fatti dello stesso materiale e abbiano la stessa ientica consistenza) o due elementi separati?"
Essenzialmente è una domanda sbagliata fin dal principio che per buone ragioni non dovrebbe avere risposta perchè non credo che ragionevolmente una scheda US può essere utilizzata per qualcosa del genere, ma sono qui a doverlo fare per forza e consegnarlo e quindi, purtroppo, sto cercando di aggrapparmi a tutto pur di riuscire a fare anche solo una minima cosa.
Comunque le sue parole sono molto chiare e mi stanno aiutando a capire un pò di più la situazione quindi la ringrazio davvero tanto per essersi impegnato così tanto nelle sue spiegazioni.
 
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view post Posted on 23/8/2022, 11:47

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Che pasticcio.

Prova così:

US1000 - tracce ed informazioni "non stratificate" ricavabili da qualsiasi fonte (orale, fotografica, scritta etc.) ma non più materialmente evidenziabili (compresa una brevissima nota metodologica di non più di una riga circa l'impiego "per analogia" dello strumento scheda US); senza indicazione di rapporti stratigrafici;
US1001 - muro attuale e relativo intonaco (se e in quanto inglobano o coprono il manufatto antico con ciò limitando la completezza dell'apprezzamento autoptico);
US1002 - tracce della giacitura tarda di reimpiego vista negli anni Quaranta/Cinquanta (per esempio piccolissime aderenze di malta o martellinature o scalpellature strane per far aggrappare un vecchio intonaco o altro ancora);
US1003 - tracce di demolizione o crollo dell'edificio originario antico (fratture etc.)
US1004 - tracce di finitura o lavorazione "artistica" sulla superficie del manufatto antico con descrizione della sintassi, della scansione degli spazi, delle tecniche riconoscibili di lavorazione, lisciatura, eventuale preparazione per colore etc. etc. (usa come riferimento quanto a contenuti minimi la scheda di RA e le relative istruzioni nel volume ICCD "Norme per la compliazione della scheda del saggio stratigrafico" e per la terminologia cercati sul web un thesaurus ICCD aggiornato); non farei differenze di numero US per distinguere aspetti stilistici o per marcare la differenza fra rilievi o parti lisce, quello che conta secondo me è che sia riconoscibile la presenza di una superficie intenzionalmente lavorata (è una scelta controversa, a qualcuno non piace, ma secondo me non è malaccio se proprio proprio si vuole distinguere nella medesima ed unitaria US la zona con una certa caratterizzazione da un'altra usare le lettere, per esempio 1004A disegno scolpito, 1004B scanalature, 1004C campitura liscia, etc.)
US1005 - blocco di pietra costituente il manufatto archeologico (escluse le tracce scultoree già trattate prima, che ci stanno sopra) inteso come materiale di substrato alle lavorazioni, con descrizione litologica, cromatica, di consistenza e per quanto possibile dimensionale;
US . . . - ulteriori numeri come da criterio seguito in 1002-1005 qualora si riconoscano più frammenti (cioè sempre distinguendo tracce di precedente giacitura da tracce di demolizione dell'edificio antico, tracce di finitura o lavorazione artistica antica, materialità del blocco di pietra) ; in tal caso userei un "uguale a" meglio che non un "si lega a" per indicare la continuità fra frammenti differenti.
Il mio suggerimento diventa quindi in definitiva di non attribuire numeri differenti a distinzioni puramente di convenzione terminologico-stilistica, ma o a tracce di natura stratigrafica differente oppure a tracce presenti su frammenti staccati l'uno dall'altro -qualora ve ne fossero.

A verbale che comunque un approccio del genere è proprio una forzatura. ;)
 
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view post Posted on 23/8/2022, 18:01

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Secondo me dovrebbe funzionare.

Su 1000 e 1001 vedi tu se accogliere il suggerimento e come declinarlo, ma in buona sostanza la chiave di tutto potrebbe essere l'idea di trattare separatamente eventuali pezzi staccati e per ciascuno (o per l'unico se si trattasse di uno solo) sfruttare le potenzialità dello strumento scheda US per fare quella distinzione che descrivevo fra tracce di precedente giacitura, tracce di demolizione o crollo dell'edificio antico, tracce di finitura o lavorazione artistica antica, materialità del blocco di pietra).
Per il resto, proprio come si farebbe nel descrivere le unità stratigrafiche di un contesto di scavo, no a separazioni troppo perentorie di numero finché la superficie originaria è riferibile ad una antica azione che si presenta accertatamente ininterrotta ed impiego del rapporto "uguale a" per evidenziare una continuità originaria, sebbene oggi interrotta da una frattura o da una lacuna.

Facci sapere se ti ci trovi.
 
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view post Posted on 23/8/2022, 18:13
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La ringrazio davvero infinitamente, sto cercando di costruire le schede US sulla base dei suoi consigli e mi sono davvero tanto ma tanto di aiuto, soprattutto per avermi fatto scoprire uno strumento che nemmeno sapevo esistesse (thesaurus ICCD). È stato davvero molto chiaro nella spiegazione e sono riuscita a capire più cose ora che in tutte le ore di lezione quindi non credo che avrò altri problemi nel fare il progetto. Mi ha salvato, letteralmente. <3 :]
 
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view post Posted on 24/8/2022, 06:36
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Chiara, come hai potuto constatare, in questo forum siamo in pochi, ma buoni.
Il forum ha assoluta necessità di nuova linfa, quindi se e quando ti sarà possibile, ricordati di noi e pubblica qualcosa di tuo.

Non è necessario che tu dia inizio a una discussione, anche se sarebbe cosa molto utile e gradita, puoi contribuire anche andando avanti con altre domande.
Per quanto ci sarà possibile, cercheremo di risponderti.
E magari, segnalalo ai tuoi colleghi, chissà che qualcuno di loro non si faccia vivo.

A presto, spero
 
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view post Posted on 24/8/2022, 07:04
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CITAZIONE (Usékar @ 24/8/2022, 07:36) 
Chiara, come hai potuto constatare, in questo forum siamo in pochi, ma buoni.
Il forum ha assoluta necessità di nuova linfa, quindi se e quando ti sarà possibile, ricordati di noi e pubblica qualcosa di tuo.

Non è necessario che tu dia inizio a una discussione, anche se sarebbe cosa molto utile e gradita, puoi contribuire anche andando avanti con altre domande.
Per quanto ci sarà possibile, cercheremo di risponderti.
E magari, segnalalo ai tuoi colleghi, chissà che qualcuno di loro non si faccia vivo.

A presto, spero

Certamente! Ci avevo già pensato, grazie mille ancora...
Sicuramente ci risentiremo ^_^
 
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view post Posted on 24/8/2022, 13:23
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Lo spero anch‘io!
 
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view post Posted on 12/9/2022, 09:51
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Ciao LAVORI ARCHEOLOGICI , scusa per il disturbo. Mi dispiace averti preso un po' a mentore ma volevo chiederti un altro consiglio. Parto col dire che grazie ai tuoi consigli l'esame è andato una meraviglia! Ne sono davvero contentissima e ti ringrazio davvero infinitamente. Per quanto riguarda la mia nuova richiesta di aiuto, la settimana prossima devo partitre per il mio primo scavo e nel vademecum del cantiere è indicato che debba portare una trowel. Purtroppo non c'è nessuna indicazione su come debba essere, quindi una vale l'altra probabilmente. Mi chiedevo se ci fosse una marca che mi consiglieresti e cosa cambia quando scegliendo sul sito mi viene chiesto se la lama della trowel debba essere affilata o no.
Grazie in anticipio e scusa nuovamente per il disturbo. <3

Edited by Chiara Greco - 12/9/2022, 12:48
 
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view post Posted on 12/9/2022, 11:51

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Ma non c'era una vecchissima discussione su "i ferri del mestiere" o qualcosa del genere?
Tra l'altro non sono sicurissimo che si possa fare pubblicità in questo modo sul Forum.

Se vuoi fare la tua porca figura in qualsiasi parte del mondo tu vada e a qualsiasi livello, presentati con una WHS.

Il marchio credo sia ora di proprietà della Spear&Jackson, ma è persino possibile che ne esistano denominate differentemente. Considera però che la lama è rigida, la sua superficie piccola e il suo bordo non tagliente. Non sono difetti, sono ad ogni modo caratteristiche particolari che inducono ad un movimento di polso altrettanto particolare (di solito non adattissimo a chi avesse la mano decisamente piccola): sulle prime potresti anche non trovarti bene e finire col lisciare o spazzare lo strato invece che scavarlo; soprattutto in molte situazioni di "archeologia meditarranea" con sedimenti quasi sciolti o al contrario molto molto argillosi.
In contesti di NordItalia o centreuropa in presenza di depositi argillosi a consistenza plastica e persino adesiva probabilmente sentiresti la mancanza di una seconda cazzuola, più sottile, leggerissimamente (ma proprio poco!) più grande ed in compenso più tagliente, magari anche con un lato un po' lungo rispetto a quella inglese: mi accontenterei come seconda di una proprio qualsiasi trovata in qualsiasi ferramenta o magazzino di bricolage, magari con gli spigoli il più arrotondati possibile come per esempio questa (da un sito che non vende materiali) https://it.dreamstime.com/immagini-stock-c...a-image39026564, ma potrebbe andare bene anche una stretta e lunga come si usano per finiture edili nel Sud Italia, oppure una piccola triagolare, come se ne trovano un po' dovunque.

Le Marshaltown americane (modello da Archeologo, più o meno flessibili) sono più versatili, potresti forse affidarti ad una sola; diciamo che potrebbe essere una seconda opzione in alternativa a quella più classica.

In definitiva finché non hai trovato una tua gestualità, più che alla lama affilata fai mente locale allo spessore: meno è spessa più è tagliente, ma poco spessa oltre a rischiare di spezzarsi se si sforza troppo, su un contesto per esempio arido e sassoso ha le sue controindicazioni (e si viene subito beccati a lavorare maldestramente per via del rumore clang clang clang . . .)

Contrassegnale prima di portarle in cantiere!
 
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view post Posted on 12/9/2022, 12:01
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Grazie mille per la risposta, avevo puntato inzialmente ad una WHS ma avendo la mano piccola e lavorando in un contesto di archoelogia mediterranea forse mi conviene optare più per le Marshalltown, andrebbe bene uno spessore di punta 1 mm. e di tallone 2 mm?
Inoltre, quindi, per la lama affilata o no cambia poco?
 
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view post Posted on 12/9/2022, 12:23
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La discussione sugli strumenti del mestiere, cui si riferiva LA, è questa: https://ostraka.forumfree.it/?t=68174933

Guarda anche: https://ostraka.forumfree.it/?t=52274763
e
https://ostraka.forumfree.it/?t=56831552
 
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