Intanto, per tornare sul filone principale, ho ripreso in mano il testo della Stella da me precedentemente citato. Senza entrare per ora nel merito specifico della geo-politica egeo-anatolica (per la quale mi ripropongo di consultare il più recente "I Troiani e i popoli limitrofi" di Trevor Brice, del 2006, ed. italiana del 2009), mi sembra interessante annotare queste sue considerazioni relative al catalogo troiano delle navi in Iliade: "La coalizione antiegiziana raccolta intorno al sovrano ittita alla battaglia di Kadesh offre il più cospicuo esempio di così vasta ealleanze a quell'epoca. A fianco di Muwatallis sono schierati, oltre le milizie degli stati siriaci, contingenti di alleati dell'Anatolia occidentale, in parte gli stessi che combattono a Troia. Si possono citare anche la coalizione raccolta contro l'impero ittita da Arzawa [regno dell'Anatolia nord occidentale], e quella, probabilmente molto più antica, di Assuwa che mobilita ventidue stati anatolici."
Le fonti egizie per la battaglia di Kadesh indicano "la presenza di Dardani (drdny) fra i contingenti militari delle forze alleate anatoliche schierate in campo ittito contro l'Egitto" oltre a Masa/Misi, Lukki/Lici, Karkisha/Cari, Pedasa/Pedaso tutti presenti nel catalogo degli alleati dei troiani in Iliade.
Stella ritiene possibile un'esagerazione delle forze antiachee in campo in Iliade, anche inserendo dei paesi per colmare lacune geografiche nell'elenco. A suo avviso si tratterebbe però di amplificazioni "precedenti al nuovo insediamento di colonie greche in Asia Minore fra i secoli IX e VIII", precisando in nota che "altrimenti non si spiegherebbe la mancata menzione di città ioniche dell'importanza di Colofone ed Efeso e di città dell'Eolide". Inoltre a suo avviso i Greci di età omerica "non potevano più avere idea alcuna della possibilità storica di simili coalizioni".
Altre importanti considerazioni, centrate per il tema di questa discussione, sono quelle che Stella fa a livello antropologico: "A mio avviso nell'Iliade il carattere anellenico, ed in definitiva anatolico, del mondo troiano rispetto al mondo "acheo" si rivela, nonostante i travestimenti poetici e la distanza dagli eventi, nell'armatura, nel costume, ma particolarmente nel culto e nel rituale funerario [...]".
Sul costume, sottolinea il ruolo della regina Ecuba, che echeggia "la particolare importanza della regina ittita". "Risponde poi stranamente a prescrizioni del diritto familiare ittita l'offerta di restituire la sposa (Elena) con tutte le ricchezze della sua dote nuziale, e l'imposizione ad Elena stessa di sposare dopo la morte di Paride suo fratello Deifobo." Sostanzialmente il levirato, che impone alla vedova di sposare il fratello del defunto marito, diffuso in vari paesi del Vicino Oriente (attestato presso gli Ittiti).
Sulla religione, sottolinea come il giuramento sugli Dei che precede il duello tra Paride e Menelao viene fatto anche su Sole, Fiumi e Terra, antiche divinità anatoliche chiamate di frequente a testimoni di patti giurati nei trattati ittiti.
Sui rituali funerari, la Stella parla di "testi religiosi da Boghazkoi, che descrivono un complesso rituale funerario ittita di cremazione da celebrarsi in quattordici giorni per il Re, la Regina o altri personaggi della dinastia reale del XIV-XIII secolo a.C." I funerali di Ettore durano 12 giorni. Anche per i funerali dei reali ittiti è previsto il trasporto su un carro trainato da muli, come avviene per Ettore. In entrambi i rituali è prevista la lamentazione delle prefiche con canto e musica per vari giorni presso il letto del defunto. E la musica è con strumenti a corde "in contrasto con l'uso funerario greco." La pira funebre di Ettore viene in entrambi i casi spenta all'alba con vino (con birra e vino viene spento dalle donne all'alba, nel rituale per i reali ittiti). Le ossa del defunto vengono raccolte e avvolte in panni prima di venire raccolte nell'urna (con alcune varianti). Le spoglie vengono poi accompagnate in entrmabi i casi con canti rituali in una tomba reale pre-esistente: una casa di pietra per i reali ittiti e una tomba a fossa chiusa da blocchi di pietra e ricoperta da un tumulo per i reali ittiti.
Per ora mi fermo qui.
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